-Raccontami tutto, sono davvero curioso di sapere cos'è successo ieri sera!- mi incita a parlare Fernando. Sono a casa sua sul divano in mezzo a lui e Olalla mentre lei gioca con i bambini e lui legge il giornale; e pensare che avrei dovuto lavorare per lui. Sospiro e inizio a raccontare.
-Ieri sera sono arrivata alla festa e casa sua era piena da cima a fondo di ragazzi e ragazze: alcuni di loro erano già ubriachi nonostante fossero appena le nove e mezza, dato consistentemente rilevante per farti capire il livello di intelligenza delle persone che aveva invitato. Non appena l'ho visto arrivare, ho sentito il cuore battere forte e sono arrossita subito: indossava una camicia di jeans che evidenziava la sua muscolatura e un papillon blu come le scarpe, non portava gli occhiali ed era dannatamente bello. Sono rimasta folgorata dalla sua apparizione, devo essere sincera. Si è diretto verso di me per salutarmi e quando mi ha abbracciata ho sentito un brivido percorrere tutta la mia schiena.
"Sei particolarmente bella questa sera." ha detto. Non sono riuscita ad aprire bocca per almeno un paio di secondi.
"Non é vero, dai. Tu invece sì che stai davvero benissimo." gli ho risposto. Ci siamo fissati intensamente per un bel po' e poi ho dovuto distogliere lo sguardo. Non riuscirò mai a reggerlo molto a lungo, mi risulta davvero difficilissimo farlo.
"Le ragazze sono molto più affascinanti dei ragazzi in proporzione. Ora vado a salutare gli altri, ci vediamo in giro." mi ha congedata. Mi é dispiaciuto dovermi allontanare da lui, ma avevo la necessità di bere qualcosa, altrimenti mi sarei fatta davvero del male e non avrei potuto provarci con lui, sono troppo timida per prendere iniziative di punto in bianco. Mi sono impossessata di un paio di shottini di vodka menta e ho subito sentito l'alcol entrare in circolo facendomi ribollire il sangue nelle vene, era una sensazione piacevole devo dire. Era da tanto che non bevevo, quindi con due bicchierini ero già abbastanza alticcia, ma consapevole di quello che stavo facendo. Ho visto Andrés e avrei voluto chiedergli aiuto, ma solitamente alle feste é abituato a scambiare effusioni con belle ragazze, cosa che non ha evitato nemmeno questa volta, perciò mi sarebbe dispiaciuto interrompere quel suo appuntamento e ho provato ad aggiustarmi da sola per una volta. Non potrò sempre contare sulla presenza di Costanza, Ana o Andrés quando sarò più grande. Ho cercato José per parlargli e perlomeno tentare di stare un po' con lui e l'ho trovato nel suo bagno un po' fuori. Mi sono avvicinata a lui e mi é praticamente caduto addosso. Ok, con gli ubriachi non si dovrebbe nemmeno tentare di approcciarsi, però io avevo bisogno di stringermi a lui e di essere a contatto con lui, di sentire la sua pelle. Ci siamo guardati per parecchi istanti e poi ho lasciato che mi baciasse. Sapeva di alcol, ma poco mi importava: era tutto quello che desideravo da anni. Bacia davvero bene e le sue labbra sono morbidissime. Mi stringeva ma non troppo, come se volesse proteggermi, e accarezzava i miei capelli e le mie guance, ha creato un'atmosfera dolcissima e ha chiuso la porta in modo da farci rimanere un po' soli. Non ho contato le volte in cui mi ha sfiorato la schiena o baciato il collo, perché sarebbero davvero troppe, però so per certo che quelli siano stati i momenti più belli ed emozionanti della mia vita. Siamo stati interrotti da Ana, che ha bussato alla porta per entrare ed assicurarsi che non ci fosse nessuno; quando ci ha visti insieme mentre ci baciavamo, beh... É diventata più rossa di me e ha chiuso la porta. José mi ha abbracciata con dolcezza e mi ha baciata a stampo per poi coccolarmi. É stato dolcissimo, ma ci siamo separati perché doveva andare ad aiutare un paio di amici sull'orlo del disastro. Abbiamo trascorso un'ora e mezza insieme e non mi sembrava neanche vero. Verso le due e mezza sono andati via tutti e José mi ha salutata come un'amica, cosa che mi ha un po' ferita, visto che gli avevo dato la possibilità di baciarmi, di coccolarmi e di toccarmi, cosa che non faccio fare praticamente a nessuno.- concludo il discorso. Fernando é al settimo cielo, lo leggo nei suoi occhi. Eppure non sa che dietro a tutta questa storia c'è un'ombra.
-Che cosa c'è Chelsea? Qualcosa non va?- mi chiede. Si é accorto di tutto senza che glielo dicessi. Era abbastanza evidente che tutto fosse andato troppo bene.
-Stamattina sono andata a scuola a parlare con un professore e l'ho incrociato nel corridoio. Non mi ha neanche salutata ed inizialmente credevo l'avesse fatto per la fretta. Ho girato l'angolo, ho parlato con il professore e, uscendo dall'aula, l'ho visto dalla parte opposta del corridoio, in un angolo, a limonare appassionatamente con una sua compagna di classe, sembrava dovessero mangiarsi tanta era la foga con cui si baciavano. Ho sentito il cuore rompersi in mille pezzi e ho iniziato a piangere. Ha sentito i miei singhiozzi e mi ha rincorsa fino fuori da scuola per scusarsi.
"Chelsea, mi dispiace davvero tantissimo..." ha sussurrato. Era bordeaux e ha dovuto lucidare gli occhiali almeno tre volte.
"Un cazzo, José, UN CAZZO!" ho risposto in un crescendo nei toni. Ero davvero infastidita, arrabbiata e delusa.
"Ieri sera il tempo che ho trascorso con te é stato meraviglioso, ricordo ogni attimo, ogni bacio, ogni carezza che ci siamo scambiati e ho sentito proprio scoccare la scintilla." ha aggiunto. Non potevo credergli, era palese che mi stesse prendendo per i fondelli.
"José, non ti credo. Se così fosse mi avresti cercata, mi avresti scritto. La verità è che non te ne frega niente di me e che mi hai baciata solo perché non sapevi cosa fare ieri sera. Sei una merda." l'ho insultato pesantemente sputandogli addosso tutto quello che pensavo. Si è offeso e ha iniziato a trattarmi male.
"Quando ti sveglierai forse potrò finalmente riconsiderare l'ipotesi di amarti perché, ora come ora, non sono nemmeno più tanto sicura sui miei sentimenti. Torna dalla tua amichetta e sfondale le labbra." ho risposto e me ne sono andata. Sto male ancora adesso.- concludo. Scoppio a piangere e Fernando mi attira verso di sé mentre Olalla fissa a testa bassa il pavimento, consapevole di quanto io stia male al momento.
-Vedrai che capirà di essere stato stupido e farà di tutto per tornare insieme a te, sta tranquilla.- mi abbraccia. Sua moglie sorride e mi fa l'occhiolino. Forse ora dovrei andare a casa.
-Domani pomeriggio ci vediamo allo stadio, poi ti spiegherò meglio cosa fare. Ti converrebbe andare a casa a studiare, so che a breve hai la prova di matematica e non voglio essere la causa del tuo disagio. Mi raccomando, non serve stare male per un ragazzo così. Se non è quello giusto ne troverai molti altri.- mi consola. Tiro su col naso, mi alzo, metto la giacca e torno a casa un po' rincuorata. Che cosa posso fare adesso con il mio cuore spezzato?
***
Mi scuso per non aver aggiornato a distanza di così tanto tempo, ma io avuto due settimane impegnative e anche questa non è da meno in effetti.
Cosa pensate di questo nuovo sviluppo? Secondo voi cosa accadrà nel prossimo capitolo? Quale personaggio vi piace di più?
Spero solo di poter scrivere il prima possibile, quindi a presto! 🌸
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Non sogno mai ciò che potrebbe accadere. Perché? Non accadrebbe.
Fanfiction-Bene, a partire da oggi pomeriggio comincerete lo stage. Durerà un mese e dovrete presentarvi tutti i giorni sul luogo di lavoro per fare almeno quattro ore. Ovviamente sarà la società a decidere quello che dovrete fare.- dice ancora il professore...