Vuoto.
Questo provò Allison alla morte di Kate, sua madre.
Quando le annunciarono la notizia per poco non cadde in ginocchio. Le gambe rischiavano di cederle da un momento all'altro come un fiocco di neve si scioglie una volta toccato il suolo. Un groppo in gola le impedì di parlare.
Vuoto.
Non poteva esistere termine più corretto per quella sensazione di devastazione al petto, quasi fosse un dolore fisico.
Quasi le avessero tirato un pugno, spalancò la bocca boccheggiando in cerca di ossigeno. Dalle sue labbra non uscì alcun suono, solo dei piccoli sbuffi quasi stesse cercando di risalire dal fondo di una piscina troppo profonda, troppo buia, nella quale l'unica fonte da cui trarre speranza è una piccola luce in lontananza, in superficie, nel cielo.
Un dolore lancinante alla bocca dello stomaco la costrinse a sedersi mentre la sua testa vorticava freneticamente su quelle uniche parole che la fecero sprofondare in pochi secondi.
Vuoto.
Il suo cuore ormai era una città appena andata distrutta. Era un cumulo di macerie, di morte e disperazione. Ma non erano quelle sensazioni a spaventarla, se non altro il silenzio che viveva in lei, come se il vento si fosse portato via l'unico soffio di vita rimasto in mezzo a ció che rappresentava la sua quotidianità.
Stava annegando nei suoi stessi incubi.Spazio autrice:
Questo è il prologo della storia che sto scrivendo.
Vi informo che la trama di questa storia è interamente inventata da me, quindi... spero sia di vostro gradimento sia nella traccia sia nel mio modo di scrivere.
STAI LEGGENDO
Annegando negli Incubi
Fantasy«Vuoto. Il suo cuore ormai era una città appena andata distrutta. Era un cumulo di macerie, di morte e disperazione. Ma non erano quelle sensazioni a spaventarla, se non altro il silenzio che viveva in lei, come se il vento si fosse portato via l'un...