Capitolo 2

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Il padre parcheggió la macchina davanti all'entrata del cimitero.
Il cielo era grigio e dei grandi nuvoloni neri prevedevano pioggia.
Allison scese dall'auto con gli occhi gonfi.
Il cielo sembrava in lutto con lei, pensò. Si tirò sù il cappuccio della felpa mentre brividi di freddo la facevano tremare come una foglia.
Era fine aprile mancava poco più di un mese all'arrivo dell'estate e il vento gelido soffiava come se stesse accompagnando una bufera invernale. La ragazza si sentì subito meglio quando il braccio possente del padre le si poggiò sulle spalle emanandole fin da subito il suo calore corporeo. Si guardò attorno: tutto era grigio intorno a lei. Il cielo, i muri di pietra con incisi i nomi dei caduti in guerre lontani anni luce, le statue incredibilmente reali posizionate nei portici accanto a quelle che Allison definiva "container mortuari". Essi non erano altro che grandi lapidi contenenti i corpi di intere famiglie. Ad Allison tutto ciò non faceva altro che rabbrividire. Persino il silenzio, rotto semplicemente dal rumore dei ciottoli calpestati da centinaia di scarpe.
Si fermò davanti ad una fossa profonda vari metri e circondata ai lati da alti cumuli di terra.
Sentì il cuore iniziare a martellarle nel petto quando la bara venne lentamente fatta sprofondare in essa.
— La mamma soffriva di caustrofobia. — pensò ad alta voce riflettendo su quanto, a volte, il destino giocasse brutti scherzi.
Rialzò lo sguardo ormai stravolto dal pianto soltanto quando alcuni uomini iniziarono a coprire la bara di terra. Si voltò dietro di sé mentre le lacrime ricominciavano a pungerle gli occhi. Ma lei era stanca di piangere, sapeva che sua madre ovunque fosse finita la stesse osservando e tal pensiero la consolò tanto da farle diventare quel groppo in gola sopportabile. Nel tentativo di distrarsi decise di concentrarsi sui presenti. Conosceva solo alcune persone, nonché parenti stretti della sua famiglia ristretta, il resto era sicura fossero amici o colleghi di lavoro di entrambi i genitori. Li guardò velocemente uno ad uno tentando in qualche modo di riconoscerne qualcuno. Da bambina capitava spesso che venissero invitati a cena a casa di amici di famiglia, ma si rese conto che forse era troppo piccola per memorizzarne con precisione i volti.
La sua attenzione però cadde qualche metro più in là, quando venne colta da un ragazzo. Era seduto su una lapide in maniera così rilassata che sembrava sapere che nessuno si fosse accorto della sua presenza.
I capelli corvini e ricci gli ricadevano morbidamente sulla fronte coprendogli lievemente gli occhi, ma anche da quella distanza Allison potè accorgersi dello sguardo vago che possedeva. Sembrava guardarsi attorno senza peró memorizzare nulla di tutto ciò che lo circondava, troppo preso dal navigare nei propri pensieri. La ragazza abbassò appena lo sguardo sui suoi vestiti incuriosita.
Perché possedeva un cappotto così pesante? Infondo l'inverno era già finito da un pezzo... Per non parlare della sciarpa rossa e malconcia legata al collo. Era sporca di qualcosa che sembrava terra e non era sicura ma sembrava addirittura bucata.
— C'è freddo, ma non esagerare... — sussurrò inconsapevolmente la ragazza tra sé e sé. Come se il ragazzo l'avesse sentita, volse così velocemente lo sguardo verso di lei che Allison non riuscì a fare a meno di sussultare spaventata. Quest'ultimo la stava fissando con stupore, almeno quanto mostravano le sopracciglia aggrottate, ma lei non riuscì nemmeno a fare in tempo ad accorgersene che il ragazzo aggrottò nuovamente la fronte indurendo lo sguardo quasi volesse rimproverarla. Allison comprendendo l'occhiataccia di fuoco mandatale distolse all'istante lo sguardo abbassandolo sui propri piedi mentre inconsapevolmente un leggero rossore si formava sulle proprie gote. Sentiva il peso dei suoi occhi ancora sopra di sé ma, quando si voltò con la coda dell' occhio verso la sua direzione, schiuse le labbra dallo stupore. Il ragazzo era scomparso. In pochi istanti non aveva lasciato alcuna traccia di sè, quasi non non fosse mai esistito.

Annegando negli IncubiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora