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cappellino di lana, borsa, telefono che non guasta mai, anche se sono consapevole di quanto stia rovinando questa generazione, scendo prendo un succo in frigo al volo che inserisco nella borsa
uscendo vidi chiara già stendermi il casco
<<siamo in ritardo ed è solo il primo giorno>> disse chiara
<<così ci conoscono da subito direi che è perfetto così possiamo saltare la prima fase>> dissi
<<ossia??>> domandò chiara
<<quella dove all'inizio si è tutti gentili solo perchè non ci si conosce>> risposi
arrivati a scuola veniamo fermate da una signora, penso dall'aspetto un pò goffo essere una bidella
<<ehi ehi e voi??>> domandò
<<siamo due alunne del primo college>> risposi
<<siete in ritardo>> disse la bidella
<<si però di neanche otto minuti>> disse chiara controllando l'orario
<<abbiamo anche rischiato la morte per strada per cercare di arrivare in orario>> dissi io
<<potete andare>> disse un'uomo appena arrivato da non so dove di preciso in giacca e cravatta
<<ok se mi dite la sezione vi accompagno>> disse la bidella
<<lezione di infermieristica base>> disse chiara con ancora il telefono in mano
<<magari quello lo spegniamo e mettiamo nella borsa per poi riaccenderlo finite le lezioni>> disse il preside guardando il cellulare di chiara
lo tolse e lo ringraziamo

eravamo davanti all'aula
prima di bussare
<<io sono la bidella del vostro piano piacere teresa>> si presentò la bidella
<<easy>> dissi
<<chiara piacere>> disse chiara
bussanno e dopo il classico <<avanti>> la bidella entrò
<<buongiorno professore sono arrivate due ragazze>> disse teresa
<<certo falle entrare>> disse il professore
entrammo in aula devo dire che fortunatamente molto lunimosa
<<grazie teresa>> disse il professore quando uscì
<<voi dovreste essere easy e chiara>> disse il professore
<<io sono easy>> dissi
<<io chiara scusate per il ritardo>> disse chiara
ci accomodammo al nostro banco fortunatamente due vicini
passò velocemente il nostro primo giorno di scuola, fatto di prima conoscenza, prima prima visto che dissi solo il mio nome, mentre chiara disse anche quanti animali domestici ha
uscimmo da scuola e c'era un gruppo di ragazze affollate da una parte con qualche ragazzo
come stavamo per andare a casa un ragazzo uscì da scuola e ci fermò
<<easy chiara>> disse
<<abbiamo lasciato qualcosa in aula??>> domandò chiara
<<no però volevo dirvi che staserà c'è "l'open college" e volevo domandarvi se venite così vi vendo le prevendite>> disse
chinai la testa per rifiutare in modo educato quando chiara rispose
<<certo grazie edoardo quant'è??>> domandò chiara
io la guardai sà che non sopporto le feste
<<nono gratis vi dò il pass con il mio nome sul retro c'è scritto tutto luogo e orario>> disse il nostro compagno
chiara ringraziò e andammo a casa
chiara stava da me per qualche giorno poichè i suoi erano con la nonna a fare degli accertamenti

entrammo a casa e posammo le cose
mangiammo e ci sedemmo sul divano a gossipare
<<perchè andiamo alla festa??>> domandai
<<per conoscere e farci conoscere>> rispose chiara
<<piacevolissimo colloquiare con dei sconosciuti>> dissi
<<appunto se non li conosciamo saranno sempre dei sconosciuti>> disse chiara
<<dormiamo almeno saremo in forma>> dissi

ci svegliammo e ci iniziammo a preparare
io jeans attilato con una semplicissima camicetta un pò larghina e un paio di stivaletti bassi blu elettrico con il tacco trucco leggero e capelli lisci e mossi alle punte
<<bellissima questa camicetta vedo e non vedo si intravede il brillantino blu all'ombelico>> disse chiara
lei un vestitino anni 50 con un semplicissimo tacco nero e capelli mossi
<<conviene chiamare il taxi>> dissi
<<sta arrivando>> disse chiara

arrivammo e c'era già quasi tutto il college
entrammo nel locale e la musica faceva da padrone
chi mi avesse guardato deduceva che era questo il perchè non sopportavo le feste
andammo dai nostri compagni ci conoscemmo un pò di più
<<eric è bellissimo>> disse chiara all'orecchio
<<quale sarebbe??>> domandai
<<quello davanti>> rispose chiara
pantalone beije attilatti camicia bianca e cardigan grigio scuro con le scarpe del medesimo colore
normale pensai, esteticamente non era un brutto ragazzo ma la cosa fondamentare era la testa
ci invitò a prendere qualcosa e andammo al bancone prendemmo tre mojto
<<fumate??>> domandò
<<qualche volta>> rispondemmo
<<fatemi compagnia così vi faccio conoscere i miei amici>> disse
andammo verso l'ingresso per uscire
<<nono usciamo dal retro>> disse
lo seguimmo e io presi il mio cappottino corto
quando bussammo eric esordì
<<sono io>> disse eric
in effetti non vidi nessuno che andava sul retro
<<wow e chi ci hai portato??>> domandò uno
<<sono mie compagnie di corso quindi non fate i cretini>> disse eric
<<non preoccuparti eric per fare i cretini c'è bisogno che qualcuno dall'altra parte glielo lasci fare>> dissi
dicendo in quel modo vidi che si alzò uno sguardo di un ragazzo che fino a poco prima era incollato al cellulare, il tempo di un secondo e riabbassò lo sguardo e sorrise, per poi riprendere con il cellulare
era appoggiato al muro con i piedi incrociati, con un jeans attillato camicia blu e un giacchettino sopra
<<non siamo solo belle vedo anche belle sveglie>> disse un'altro ragazzo
<<sveglie lo siamo tutte con carattere e intelligenza che non gusta quello non è da tutte>> dissi
<<modesta la ragazza>> disse un'altro ragazzo
<<prima che muoia di freddo ce la fumiamo questa sigaretta??>> disse chiara
<<anche perchè sono le 3 e mezza passate>> dissi
<<non vi piacciono le feste??>> domandò un ragazzo
<<a chiara si io non le sopporto preferisco fare un uscita in pizzeria che stare in un locale con la musica che fa padrone e non si capisce neanche quello che uno si dice>> risposi
mentre fumavamo la sigaretta
<<cristian abbiamo trovato due che ti battono sul ritardo al college>> disse eric
cristian il ragazzo tenebroso dunque si chiamava cristian
sentendo il suo nome alzo il capo e sorrise•••

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