Ciao a tutti!!!
Questa storia sta prendendo una piega al quanto complicata ma non mi sembra che vada così tanto male! Ditemi cosa ne pensate mi farebbe molto piacere!!!
Dopo questo, vi lascio leggere!
~🇺🇸D~«Da quanto sei qui?» mi chiese Margot sedendosi sul banco «4 mesi...» dissi semplicemente «Allora perché non ti ho mai visto?» mi chiese sconcertata «Non lo so...»risposi inerme «Ma...» non fece in tempo a finire che tutti i ragazzi entrarono in classe, e in pochi attimi l'aula d'inglese si riempi completamente e il prof fece la sua entrata dopo di loro «forza ragazzi sedetevi e fate un po' di silenzio!» disse quest'ultimo facendosi sentire alzando la voce
«La sentiamo lo stesso...» disse Cameron passando davanti al banco «signor Dallas faccia poco il simpatico»
Gli disse il professore di rimando e la classe rise
«Shhhhhh!» disse il prof, smisimo tutti di ridere.
Appena la campanella suono, tutti si precipitarono fuori dalla classe
«Fermi tutti questione di vita o di morte fatemi passare!»
Sentii una voce che avevo già sentito così mi girai e vidi Matt venire verso di me facendosi largo fra le persone
«Ciao Matt» gli sorrisi
«America!Margot!» ci saluto lui
«Matt perché sei di corsa?» gli chiese Margot
«Vi stavo cercando...» disse guardandomi
«Stavamo andando a pranzo» gli disse Margot e Matt smise di guardarmi
«Oh, okay possiamo andarci insieme...» esordi lui sorridendoci
«Sono già passate cinque ore?» gli chiesi sbalordita alzandomi dalla sedia prendendo lo zaino
«Anche per me e difficile crederlo!» mi rispose Matt ridacchiando
«Dai andiamo!» ci esordi Margot
Senza aggiungere altro uscimmo dall'aula e andammo nella mensa una grandissima stanza con un centinaio di tavoli lunghissimi quasi tutti pieni di persone
«Andiamo a prendere la roba poi ci possiamo sedere con gli altri» spiego Matt
Io assentii e lo segui a prendere il pranzo e poi a sedere con gli altri ragazzi cioè tutti forche Nash e Cam
«Dove sono Nash e Cam?» chiese Margot a taylor
«Bhe...sono...bho!» alzo le spalle
«Che lezione hai dopo?»mi chiese Matt
«Matematica» gli risposi semplicemente
Non posso capire ma questo ragazzo e sorprendetemente simpatico anche se per come si comporta sembra che sia come dire appiccicoso, non che mi dia fastidio
«America?» mi riporto alla realtà Matt
«Emh,si?» gli chiesi
«Ti eri incantata» ridacchio
«Scusa» dissi arrossendo
Guardai oltre a Matt e vidi Cam e Nash sedersi all'altro capo del tavolo con delle ragazze, li guardai interrogativa, chi erano quelle ragazze
Matt come si mi avesse letto nel pensiero disse
«Non sono proprio le loro fidanzate...sono due loro bhe, conquiste» disse poco convinto
«Perché non si siedono qui con voi?
Dopo tutto siete amici...siete un gruppo...» chiesi
«A noi non piacciono le loro conquiste e bhe loro lo sanno, quindi si tengono lontani da noi...»
«Capito» dissi voltandomi per l'ultima volta verso Nash e Cam per ti concentrarmi sul pranzo.* * *
Mi sedetti in un banco libero nella classe di matematica circa dall'altra parte della classe da quello di Margot che appena mi noto mi saluto.
La lezione era iniziata da si e no un quarto d'ora e Nash e Cam si presentarono alla porta «Ci degnate della vostra presenza mi fa piacere» fece il professore a entrambi, loro dissero un semplice 'Scusi' e si andarono a sedere in due banchi, avevano un'aria molto scocciata quasi infastidita.
Guardai Margot ma lei sembrava tranquilla mentre il ero stra confusa!
Perché erano entrati tardi e che erano quelle facce?!A cosa ti importa li hai appena conosciuti!
La mia testa intervenne come interpellata, e aveva ragione! Li conoscevo da si o no un giorno e già mi facevo delle domande o mi interessavo di loro...che strano effetto che mi fanno questi ragazzi.
* * *
Dopo le ore più snervanti della mia vita passate a parlare con Margot e seguire la lezione. La campanella suono e annuncio la fine della scuola e senza farmelo ripetere due volte uscii da scuola recuperando un libro dall'armadietto. Quando fui fuori mi ricordai di essere a piedi così con una carica di buna volontà mi incamminai verso casa.
Mentre stavo andando a casa, voltando un angolo andai a sbattere contro qualcosa anzi qualcuno e per poco non caddi, perché quel qualcuno a cui ero andata contro mi aveva afferrato per un braccio e per il fianco «Sta più attenta» mi disse con voce ferma quasi arrabbiata, alzai lo sguardo e mi accorsi che era Nash lo stesso che non mi avva mai degnato di uno sguardo e orla averlo li a pochi centimetri mi sembrava veramente strano, i suoi occhi erbai di due tonalità di azzurro ed erano quasi di ghiaccio ma non erano taglienti erano più morbidi,rilassati...e lui era davvero bello...Aspetta cosa?!
«Si.Scusa» gli dissi e lui lascio la presa, lui sorride come soddisfatto, io sorrisi incerta e feci per andarmene
«Aspetta...ti accompagno»mi disse lui affiancandomi con fare quasi autoritario, io rimasi molto sorpresa e senza alzare gli occhi per guardarlo continuai a camminare
La mia testa in pochi secondi riformulo tutto: camminavo calma e tranquilla con Nash, Nash Grier. Lo stesso ragazzo che quando Margot mi aveva 'presentato' in quel suo gruppo di amici dove c'era anche lui presente, lo stesso ragazzo che non si era degnato neanche di alzare lo sguardo dal cellulare per salutarmi o far altro, lo stesso ragazzo che con il suo compare Cameron si erano andati a sedere in un tavolo a parte con le loro conquiste. E ora invece dopo avermi risposto male...mi stava accompagnando a casa come se non fosse nulla...Oh!...è un maniaco che ti vuole stuprare...Oh questo è un sogno
Pensai.
«Ehi, ti sei incantata ti ho fatto una domanda » mi disse lui toccandomi il braccio con una mano con un sorriso beffardo, al suo tocco mi scostai e mi ripresi
«Emh...si, dimmi...» lo guardai in volto, l'errore più grande della mi vita, appena incontrai l'azzurro dei suoi occhi quasi mi ci persi come un bambino in un negozio di giocattoli, erano così azzurri...erano due gocce d'acqua cristallina...era così bello...cavolo, cos'ho detto?!
«Lo hai fatto di nuovo» mi scherni lui
«Scusa...» abbassai lo sguardo
«Ti avevo chiesto...Dove abiti» mi disse lui, senza pensarci troppo gli dissi il numero civico della casa
«Wow...siamo all'incirca vicini, buono a sapersi» alzai lo sguardo e vidi sul suo volto un sorriso che mi faceva pensare a nulla di buono.
Dopo un po' mentre camminavamo a lui arrivò un messaggio e dopo che lo lesse il suo sguardo cambio completamente, così per tutto il tragitto nessuno dei due parlo più.
Come aveva detto, Nash, mi accompagnò fino a casa e poi senza salutare o dirmi nulla aveva attraversato la strada e se ne era andato a casa sua.Nash poteva essere bipolare?
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Mare
Fanfiction-Non ero più America Lewis ai suoi occhi...ora per lui ero solo e soltanto Mare, la sua Mare-