Capitolo 3- La ciurma Hi-Tech

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Il sole era alto in cielo, la nave stava navigando sopra acque più tranquille che mai, il vento soffiava sulla faccia di Tuffy che stava scrutando l'orizzonte a poppa. Frankovic, si trovava al timone con la rotta che puntava dritta verso le Reverse Mountain, l'ingresso per il Grande Blu, mare immenso separato dalla Linea Rossa, una fascia di terra dove abitano i Draghi Celesti, dal Nuovo Mondo. Coccher era intento a studiare ed affinare le sue tecniche nell'ambito medico. Scunji era in cucina a preparare il pranzo per i suoi compagni. Zonera, stava provando nuove tecniche di combattimento con le sue tre katane. Hunter, era nella sua cabina, a scrivere nuovi testi per la ciurma. Usecchia, il più riservato del gruppo, si trovava sull'albero maestro a pensare, quando all'improvviso il cielo si oscurò, nuvole piene di pioggia riempirono il cielo, iniziò a diluviare e a tuonare.
"Come è possibile, fino ad un attimo prima il cielo era così limpido, c'è qualcosa che non va" pensò Usecchia.
Un lampo, più forte degli altri si frastagliò contro le acque. Un immagine surreale videro tutti i membri della ciurma che intanto erano usciti sul ponte. Una nave enorme, era apparsa all'improvviso davanti a loro, sembrava quasi che fosse caduta dal cielo, come un lampo.
Era una nave meccanizzata, le vele erano fatte di ferro, e tutto il corpo della nave in acciaio. Sopra di essa, c'erano alcune centinaia di robot. La nave era di dimensioni vastissime.
"Cosa facciamo?" chiede Coccher spaventato
"Frankovic vai nella stanza del timone e al mio segnale fai partite la modalità "fuga" ok?" disse Tuffy
"Affermativo signore" rispose, e corse verso il timone.
Frankovic era un cyborg, e aveva costruito lui la nave alla ciurma, la nave era dotata di vari gadget meccanici, ideati da quest'ultimo.
"Non vorrai mica scappare!" esclamò Zonera
"No, non voglio scappare, ma guarda quanti sono, non sappiamo che armi possiedono e neanche da chi sono comandati." rispose Tuffy.
All'ultimo quesito la risposta giunse immediatamente. Tre uomini, accompagnati da tre robot avevano fatto irruzione sulla nave.
"Mmmmmh, interessante" disse uno di questi, il capo agli occhi della ciurma.
"Io sono Polipunk, il capitano della ciurma Hi-Tech, la ciurma più temuta del mare settentrionale. Questa nave ora, appartiene a me." disse in tono scontroso.
"Neanche per idea." disse Scunji fermamente.
"Non osare rispondere male al mio padrone." disse un ometto dalla voce  fastidiosa da dietro Polipunk.
"Nessuno può dare contro al mio capitano senza essere punito." quest'ultimo si smaterializzò all'improvviso e torno a comparire dietro Scunji che si trovò subito a terra, gli aveva sferrato un calcio dritto da dietro. A quel punto Zonera con un pugno lo spedi nuovamente dove di trovava prima, con la faccia stampata per terra. Esso si rialzò subito pronto per sferrare un altro colpo quando venne fermato dal terzo uomo. Un uomo mingherlino, con un neo sul mento che, era impossibile da non notare. "Fermati Dek, il capo deve ancora finire di parlare." disse l'uomo.
"Che cosa volete?" disse Tuffy
"Vogliamo la vostra nave, il vostro equipaggio. Vogliamo traformarvi in roboo al mio servizio." rispose com un ghigno.
"Sapete, ho mangiato il frutto Tech-Tech e grazie ad esso posso controllare le frequenze nell'aria. Posso anche creare tempeste di fulmini, grazie alla mia capacità di trasferire tutti gli elettroni che ho intorno in un unico punto." continuò.
"Dek, ha la capacità di smaterializzare il suo corpo a piacimento e teletrasportarsi dove vuole." aggiunse.
Mentre stava riprendendo il discorso una cortina di fumo apparì all'improvviso in mezzo al ponte. Usecchia era rimasto tutto il tempo sull'albero maestro a scrutare cosa stava succedendo e grazie alla sue abilità da cecchino scaglio il colpo.
"Adesso!" ordinò Tuffy.
Il capitano, Zonera e Scunji si avventarono sui nemici, Scunji eliminò con tre calci veloci i tre robot che c'erano. Zonera prese il magro uomo e Tuffy con un pugno ben assestato mise al tappeto Polipunk.  Di Dek non c'era traccia. Tuffy riporto i due, privi di sensi nella loro nave, i cyborg presenti su di essa, erano come, spenti.
Tuffy tornò a grande velocità sulla sua nave e ordinò a Frankovic di partire.
La nave, con un grande scatto sull'acqua si allontanò a grande velocità dalla nave nemica che da lontano, pareva una nave fantasma. La ciurma si tranquillizzò e riprese la rotta prestabilita, inconsapevole che Dek, era nascosto da qualche parte sulla loro nave.

TWO PIECEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora