Capitolo 2-Il frutto del diavolo

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"Bene Tonjiuro,noi siamo la ciurma di capello al contrario, il nostro capitano non è qui ne faccio io le veci, devi aiutarci, abbiano un compagno che sta morendo, tu.. Hai appena detto che qualsiasi cosa che disegni prende vita ?"
"Esattamente signore, immagino che vi abbia accompagnato qui un vecchietto, vedete quel vecchietto li l'ho disegnato tempo fa, fu la mia prima opera dopo che beh, ho mangiato il frutto del mare. Le rovine che avete visto appena arrivati sono mie opere. Voi stavate dicendo che un vostro compagno è ferito gravemente cosa gli manca? Un braccio? Una gamba?"
Quell'uomo agli occhi di tutti sembrava molto pacato e aveva qualcosa di strano nei comportamenti.
"Non proprio signore, beh noi abbiamo bisogno di alcuni... Alcuni bronchi." disse
Tonjiuro stupito disse urlando.: "Bronchi? E cosa sono questi bronchi?"
"Ho capito, Frankovic vai a chiamare Coccher in fretta." disse Zonera
"Affermativo." Frankovic essendo un cyborg uscito dalla reggia si trasformo in un elicottero e andò a prendere Coccher. In un paio di minuti Frankovic torno con Choccer.
"Salve,io sono il medico di bordo, le ho portato uno schizzo dei bronchi che avremo bisogno." Coccher porse il foglio con lo schizzo a Tonjiuro che lo esaminò. "Interessante." disse. Si mise subito al lavoro, prese un foglio bianco e si mise a ricopiare passo per passo il disegno di Coccher. Disegnava e disegnava, fino a quando non disse. "Ecco fatto." con un ghigno stampato in faccia. Prese il foglio e iniziò a sbatterlo fino a quando, come per magia, riusci a tramutare il disegno in realtà. La ciurma restò di incanto dopo ciò. Tonjiuro diede a Coccher i bronchi e quest'ultimo gli esaminò.
"Sono perfetti!" esclamò. "Frankovic accompagnami sulla nave che devo subito operare Scunji. Grazie mille signor Tonjiuro i miei compagni sapranno come ringraziarla." Frankovic e Coccher sparirono giù per le scale.
"Come ha detto Coccher dobbiamo ringraziarla, in che modo?" chiese Usecchia
"Non serve amici, voi siete i primi che giungono in quest'isola e siete i primi veri uomini che vedo da molto tempo, io vi dovrei ringraziare, vivo qui da circa una ventina d'anni con le mie opere." rispose Tonjiuro.
"Quindi potrebbe piacerle l'idea di prendere il mare con noi?"chiese Zonera.
" Sai che non puoi arruolare gente, questo compito spetta solo al capitano." protestò Usecchia.
"Al capitano piacerà fidati, ci sarebbe molto utile uno come lui." ribatté Zonera.
"Pren..Prendere il mare con voi?" disse balbettando.
"Un..Unirmi ad una ciurma di veri uomini?" continuò.
"Sarebbe un sogno che si avvera." disse piangendo. E i suoi lamenti continuarono per un po tra il silenzio dei tre presenti.
Hunter il king del rap come in ogni momento triste che la ciurma passava era pronto ad intonare una delle sue canzoni. Ma tacque. "Grazie mille per l'invito." disse asciugandosi gli occhi.
"Ma non posso lasciare tutte le mie opere qui, da sole, senza una guida, morirebbero e non posso certo portarle con me nella nave, sarebbero solo un peso per voi. Quindi ho preso la mia decisione. Resterò qui." disse convinto. "Non servono ringraziamenti, potete andare, con quell'offerta mi avete fatto risentire vivo." disse
I quattro si salutarono amichevolmente, e Hunter, Zonera e Usecchia tornarono sulla nave.
Sulla nave Scunji era sul ponte. Si era ripreso e si stava accendendo una sigaretta, questa volta guardò attentamente la marca prima di accenderla. Zonera e tutti gli altri festeggiarono cantantando e bevendo Rhum per il ritorno di Scunji. Anche lui era felice di esser tornato e di fumarsi una sigaretta degna dei suoi nuovi bronchi.

La porta della cabina del capitano di spalancò all'improvviso.
Silenzio.
Era Monkey D Tuffy, un giovane ragazzo che portava un cappello logoro portato al contrario. Camminava lungo il pontile mentre gli altri lo guardavano in silenzio.
"Bene ragazzi! L'ho trovato!" esclamò con gioia.
"Cosa capitano?" chiede Zonera.
"Il frutto del mare che tutti cercano, nella nostra precedente isola ho trovato questa mappa e l'ho decifrata, porta in un isola, nel Nuovo Mondo. Dovrebbe trovarsi li."
"Il Nuovo Mondo?!" Esclamò stupito Coccher.
"Non è quel mare dove ci sono i più ricercati, ed è controllato dai 4 imperatori, i pirati più temuti di tutti i mari." Chiese Coccher impaurito.
"Proprio quello. E noi ci andremo, io non ho paura, e nemmeno voi dovreste averne." Esclamò con un ghigno.
"Ora prepariamoci a salpare, non solo noi siamo sulle tracce di quel frutto."
"Sissignore." disserò in coro.
"Scunji, tu vai a fare da mangiare che abbiamo fame!" disse Tuffy
"Certo signore." rispose il cuoco  ridendo.




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