passeggiata notturna _4_

141 27 2
                                    

La prima serata in infermeria trascorse lenta e in solitudine. A farmi compagnia c'erano solo i miei pensieri, che come dissennatori, arrivavano e mi facevano sentire un cencio di tristezza. Sabato e domenica ricevetti altre visite, e i compiti non tardarono a darmi peso in più sulla coscienza. Arrivata la sera, ripresi quello schifo di medicina e dopo un po mi addormentai profondamente. L'immagine dell'infermeria si stampò nei miei sogni. Vidi, entrare la Grenger con un sorriso imbarazzato sul volto. Poi vidi me stesso addormentato con il solito viso bianco e i capelli su gli occhi, lei gironzolò un po per l'infermeria, prima di avvicinarsi al mio capezzale. Si mise a sedere vicino al mio fianco, sporse una mano verso di me e mi accarezzò i capelli. Mi osservava come se mi volesse magiare, mentre io ero ignaro del suo tocco e del suo sguardo. Emisi un leggero mugolio che la fece alzare distrattamente e farla correre fuori dell'infermeria. Quello che ho sognato lo sogna pure lei? Oppure è lei che lo sta sognando...e quindi lo vedo pure io!?
La Granger, uscendo, si mise a coprirsi il volto con le mani e scuotere la testa imbarazzata. Si diresse in sala grande dove Harry e Ron l'attendevano... stranamente mi svegliai con la nausea. Accidenti a questa medicina... mi rigiro nel letto. Le lenzuola si aggrovigliano ed io, ormai scocciato e senza sonno, scendo dal letto. È notte fonda e l'infermiera si è addormentata su una poltrona. Se esco dieci minuti non succederà nulla...
I miei piedi entrano in contatto con la pietra fredda, faccio un passo dopo l'altro nervosamente ed esco nei corridoi infiniti. Stavolta tengo la bacchetta fissa in mano e 《lumos》dico per illuminarmi il percorso. I quadri borbottano infuriati quando gli passo vino, nonostante tenessi la bacchetta puntata in basso, si lamentano lo stesso. 《Spengi quella luce screanzato! 》《fate silenzio mezze cartucce...voglio solo sgranchirmi le gambe》, gira e rigira per angoli e corridoi e scendi e salì su possenti gradinate, mi ritrovo in fine davanti ad un muro in pietra.
Sento dei sospiri e dei passi, un ombra, probabilmete del magonò Gazza, si sta avvicinando ma non ho vie di fuga. O perlomeno, fino a pochi istanti fa. Una porta scura compare sulla parete incorniciata dall' oscurità della notte. Senza rifletterci molto, entro e mi scontro con un qualcosa mi morbido che emette un leggero mugolio di dolore. Con cosa mi sono appena scontroato?! Mi ritrovo in una stanza illuminata, con scaffali riempiti da libri e qualche boccetta con delle pozioni. Questa è la stanza delle necessità...e quell'ombra in mezzo alla sala chi è?
L'ombra si gira spaventata e punta la bacchetta verso di me che mi sto preparando a pronunciare un incantesimo di difesa. Per qualche istante il mondo sembra ghiacciato, la mia bacchetta, una lantera blu appesa al soffitto e la bscchetta del nemico sono le uniche fonti di luce. 《Chi c'è?》 Chiede la sagoma 《chi sei ?》 Chiedo 《...vingardium leviosa!》 disse la sagoma velocemente interrompendo il nostro strano diaolo. In un battito di ciglia, eccomi a fluttuare in mezzo al nulla. 《Cosa vuoi?》 Mi chiese la sagoma. Mi resi conto che chi mi rivolgeva la domanda, era una voce femminile e un po troppo giovane per essere un insegnate. 《Expeliarmus》uluai. La bacchetta della presunta ragazza volò via ed io caddi goffamente. La sagoma si diresse velocemente verso la porta mentre la lanterna della stanza mi fece intravedere un paio di occhi marroni profondi. Provò ad aprirla nervosamente, intato dei raggi di luce si estendevano in ogni angolo. Conoscevo già quello sguardo...quella voce...non poteva essere sempre lei...!?
Sgattaiolai furtivo vicino alla porta, in caso fosse riuscita ad aprirla, sarei volato fuori, ma lei sbuffando di rabbia si girò agghiacciante verso di me 《Malfoy》disse. Puntai di scatto i miei occhi suoi suoi e la vidi tremare appena. Era a piedi nudi come me, con un mantello in mano. Sul serio ancora la Grenger!? Alzai appena il mento in segno di saluto e con ghigno le dissi《lo sai che è contro le regole andare a giro per la scuola di notte? Non sei te quella che segue per filo e per segno la legge come una tassorosso o sbaglio?》《non ti sbagli Malfoy...te invece lo sai che è maleducazione scappare durante un duello?》《Si lo so...ma diciamo che ho cose più importati da fare...che stare a giocare con te》le dissi appoggiando una spalla al muro mentre lei ancora, nonostante mi guardasse severamente, nei suoi occhi aveva sempre quella luce di mangiarmi vivo. 《Lo chiami giocare cruciare una persona?》mi sbraitò avvicinandosi troppo a me 《lo chiamo difensiva》《anche imprigionarmi al muro un po di giorni fa? Quella come lo chiami?》《non ti basta il fatto di essere ancora viva?》《che intendi?》 Mi chiese guardandomi a sfida 《volevi avvicinarti a me portandomi la bacchetta...questo dialogo non mi sembra un buon inizio Greger》《ti ho fatto una domanda Malfoy!》《ed io non posso giocare con te...mezzosangue》aggiunsi con disprezzo prima di darle le spalle e girarle in torno. Dopo poco sentii dentro di me, rabbia e tristezza espandersi nel petto...quei sentimenti non li sentivo del tutto miei...ma sapevo chi fosse il legittimo proprietario. 《Povera Grenger così confusa e arrabbiata...》sussurrai avvicinandomi alla porta per vedere se era sempre bloccata. 《Halomora》sussurrai senza successo 《Ci ho provato due secondi fa Draco...non funziona...la stanza delle necessità ogni tanto fa questi brutti scherzi...》《per ammazzare il tempo...parlami di te...che ci fai qui?》《non riuscivo a dormire...》《perché Wealsy ti entrava sotto le coperte?》《non nominare Ron brutto serpente》《calma felina...si vede dal campo da Quiddich che lui è fuori di testa per te》《non è così...Harry e Ron sono come fratelli per me...te piuttosto hai diverse serpentine che ti tirano frecciate ogni tanto》《guardi le ragazze che mi tirano frecciate? Sei gelosa Grenger?》 Le chiedo avvicinandomi a lei 《Malfoy ho una bacchetta non...》《non ti conviene usarla...pure io ne ho una. Dove eravamo rimasti!? Ha già...i tuoi fratelli acquisiti...》dissi alzando gli occhi al cielo. Lei mi guardò con rabbia e passandomi accanto mi dette una spallata. Provammo ancora ad aprire la porta, ma alla fine ci ritroviamo seduti su un tappeto azzurro in mezzo alla stanza. Mi piace quest' atmosfera...questo nostro dialogare incorniciato da qualche offesa...attinenti al piano Draco. La devi sfruttare molto accuratamente! Sentendomi ancora un po debole, mi sbraiai sul tappeto ed inconsapevolmente, le toccai una gamba. Evidentemente, mentre mi appoggiavo per abbassarmi, ho toccato lei invece del pavimento. A quel lieve contatto mi guarda dubbiosa. 《Hem...tutto bene?》 Mi domanda 《potrei farti la stessa domanda...stai blaterando da secoli ed ora ti sei fermata...》《me lo hai chiesto tu di blaterare...poi pure te hai parlato molto da quando siamo rinchiusi qui...》《non ho alternative...fai tutto quello che ti chiedo? Se ti chiedi di parlare lo fai...se ti chiedo di venire vicino a me lo fai?》《non ho alternative》disse abbassandosi. 《Se ti chiedo di venire più vicino?》 un formicolio estraneo al mio corpo mi affogò del tutto...oh santo Salazar, Greger...provi tutti questi brividi stando vicino a me!?.... una cosa molto buona da sfruttare...

Dramione: La Fenice NeraDove le storie prendono vita. Scoprilo ora