Capitolo 16

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"Camila, calmati e spiegami bene cosa succede." Chiese Normani al telefono, cercando in qualche modo di aiutare la sua amica. La respirazione di Camila non era regolare e si sentiva a disagio.

"Sono una lesbica del cazzo, Dio mio." Piagnucolava dall'altro lato del telefono.

"No, Camz, certo che no. Vuoi dirmi cosa é successo?"

La più piccola cominciò a narrare i fatti, come le sono iniziati ad arrivare messaggi che, inizialmente ignorava, di come la persona dall'altro lato abbia insistito, le loro lunghe chiacchierate che duravano ore ed andavano oltre il sesso, come hanno avuto due incontri e come è stata abbandonata entrambe le volte. E finalmente le rivelò che questa persona era una ragazza.

"Sono sicura che la conosco." La assicurò.

"Bene, tranquilla, non c'è nulla di male se sei attratta da una persona del tuo stesso sesso, è completamente normale, d'accordo? Non viviamo più nel 1800, la gente capisce queste cose, la mente delle persone è aperta."

"Ma... I miei genitori? Mio fratello? Le mie amiche?"

"Guarda, per cominciare, non sei sicura di essere lesbica."

"Non sono lesbica."

"Bene, quindi, non sai sicuramente quale é la tua posizione rispetto a questo, ti attrae solamente ma se si trattasse di altro: lo avete fatto attraverso messaggi, il tuo corpo ha reagito ai suoi stimoli senza sapere se fosse uomo o donna, e neanche hai visto la sua faccia. Non è una cosa che succede tutti i giorni."

"Lo so."

"Quindi, tu non hai nessun problema. Quando la vedrai capirai se realmente ti piace o meno, d'accordo? E se non sarà così, tornerai alla tua normale vita."

"E se invece mi dovesse piacere?"

"Beh, suppongo sia normale, saresti bisessuale. Non ti sembra? Ti piacciono gli uomini ed anche..."

"Sì, lo so. Mi ha fatto veramente bene parlare con te, Normani."

"Vuoi che venga a casa tua così ne parliamo?" Camila sorride al telefono come se la sua amica potesse vederla.

"No, sto bene."

Chiuse la chiamata e bloccò il telefono senza controllare se aveva messaggi da Michelle e camminò lentamente verso il centro commerciale, per cominciare il suo esperimento. Si mise seduta su una panchina, guardando ragazze e ragazzi, cercando qualche tipo di attrazione che le schiarisse i pensieri. Guardò i pantaloni di ogni ragazzo che passava ed il suo corpo reagiva davanti ad essi, ma lo stesso accadeva con i ragazzi. Una ragazza con i capelli rossi e gli occhi verdi riuscì a catturare la sua attenzione, ugualmente una ragazza dalle labbra rosse e capelli biondi. Rimase due ore lì, seduta, con gli occhi addosso a tutti. Quando si alzò aveva la risposta: Sono solo per metà lesbica, disse a se stessa.

Il suo telefono vibrò nella tasca posteriore.

Hai un nuovo messaggio da un numero sconosciuto.

Sconosciuto: Hey, tu!

Camz: Che vuoi?

Sconosciuto: Mi manchi :c

Camz: È uno scherzo?

Sconosciuto: Va bene, mi mancano i tuoi eccitanti pantaloni e voglio vederti di nuovo.

Camz: Per poi lasciarmi nuovamente?

Stop! I'm not gay. #1 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora