parte 8

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MARCO

< dove sei stata?>

Si blocca all istante , guardandomi con aria incuriosita, no che mi freghi qualcosa di dove vada , ma Rita è l unico mezzo che ho per farmi dire come sta quel ragazzo

< penso non siano affari tuoi>

Mi muovo velocemente verso di lei e l afferro per un braccio

< sei impazzito? Lasciami subito, mi fai male >

< dimmi come sta?>

Si allontana bruscamente e scuote la testa

< come fai a sapere dell incidente?>

< ero li quando è successo, ho visto arrivare l ambulanza eh.....>

< ehh...come sarebbe a dire che eri li? Ti sei messo a perseguitare tutta la famiglia? >

Si porta le mani fra i capelli e indietreggia , fino ad arrivare al tavolo della cucina

< dimmi che tu non c'entri nulla con questa storia
Dimmi che non sei tu la causa del malore di quel ragazzino
Dio ha solo 14 anni , come hai potuto>

< non sapevo che avesse già bevuto , le mie intenzioni non erano quelle , e comunque mi sono limitato a passarle qualche spinello , nulla di più >

< no tu sei pazzo , tu sei pazzo , quel ragazzo stava quasi per morire , hai idea del casino che hai combinato? >

Si , certo che c'è lo , questo è proprio quello che voglio , da questi piccoli episodi, nasceranno delle discussioni e naturalmente, litigi, Sofia capirà presto che la sua bella famiglia non esiste più

< ascoltami bene, non voglio assolutamente essere tua complice , l ho già fatto in passato e non immagini quanto io ne sia pentita , quindi ti prego lasciami in pace e trovati un altra casa dove stare>

Sbatto un forte e sonoro pugno sul tavolo e poi vado via
Ho già trovato una nuova casa , non mi serve più, stare qua

Quando varco la soglia di casa mia , vado dritto spedito verso la camera da letto , sposto la tendina della finestra ed eccola li , la mia Sofia , bella ed elegante anche col suo pigiama a righe , arriverà il giorno in cui ci rincontreremo e solo allora capirai quanto io ti ami

Il suono proveniente dal mio cellulare, mi avvisa dell arrivo di un messaggio, lo apro e sorrido

[ ciao che fai? Io sono a casa e avevo voglia di sentirti]

Sorrido per quello che ho letto e vado a prepararmi una tazza di caffè

SOFIA

Federico è uscito dall ospedale ieri , ora sta chiuso in camera sua e non vuole parlare con nessuno

< lascialo stare , magari lo fa perché si vergogna, ha deluso le nostre aspettative ed è normale che stia così>

< Guido qua non si tratta di deludere le nostre aspettative, ma capire il perché una persona, che si è sempre comportata in un certo modo , che non ci ha mai dato problemi, una sera decide di uscire e drogarsi

Anche perché sono sicurissima che quello dell altro ieri è stato un caso isolato , me ne sarei accorta , non sono una sprovveduta
Perché qual'ora invece fosse al contrario , vuol dire che come madre avrei totalmente fallito>

< io capisco le tue preoccupazioni , sono uguali alle mie , ma perché ogni volta devi darti la colpa di tutto , quello che è successo a Fede io la chiamerei solo , curiosità, ha voluto provare cose che i suoi coetanei provano , so che è sbagliato , su questo non ci piove , ma voglio solo farti capire che noi due non centriamo nulla >

< e se volesse riprovare? Se quello che ha assunto gli è piaciuto? Sono queste le mie preoccupazioni >

< vedrai che non è così, stai tranquilla , non appena vorrà, ne parleremo e io gli farò un discorsetto, tu te ne starai buona ad ascoltare , se vorrai>

< ok , non vai a lavoro oggi?>

< si , ho avvisato che avrei fatto tardi , tu stai a casa e cerca di non pensare a nient'altro >

Mi lascia un bacio sulla fronte e poi va via

Più tardi quando finisco di mettere ordine , salgo su verso la camera dei ragazzi

Quella di Fede è ancora chiusa , mentre quella di Viola è leggermente socchiusa
La guardo dalla piccola fessura e la vedo sorridere
Invece di fare l invadente , busso e apro leggermente la porta

< posso? , cosa fai?>

< niente parlavo con delle amiche>

< amiche o amico?>

Mi guarda perplessa è confusa , non sa se dirmi la verità, oppure no

< diciamo che è un amico>

Come immaginavo

< e come si chiama questo tuo amico>

< Marco >

Non appena sento quel nome mi paralizzo all istante, era da tanto che non lo sentivo , e soprattutto era da tanto , che non ci pensavo

< cosa c'è mamma , sei diventata pallida >

< non è nulla tesoro , anche io prima di papà, avevo un amico di nome Marco>

Sposta il suo computer dalle gambe e lo poggia sul comodino

< hai detto il suo nome con una voce strana, secondo me è stato più di un amico>

Sorrido  < si è stato più di un amico , diciamo il mio primo ragazzo >

< perché è finita?>

Gli prendo una mano fra le mie e la porto alla bocca per baciarla

< beh , eravamo troppo diversi, poi io sono cresciuta , sono andata all'università e abbiamo preso starde diverse >

< e poi hai conosciuto papà >

< perfettamente>

Mi allungo verso il comodino e afferro il suo computer

< fammi dare un occhiata a questi messaggi >

Me lo strappa in malo modo dalle mani e lo stringe  al petto

< meglio di no , sono cose mie e mi vergogno e poi  sono semplici saluti, non parliamo tanto>

< Ok come vuoi, tranquilla>

Mi alzo dal letto e vado via , ma prima di uscire mi fermo e mi volto a guardarla

< Viola , stai attenta >

Non so perché le ho appena dato questo avvertimento, ma ho un brutto presentimento, so che sicuramente mi sbaglierò, le mie sono solo preoccupazioni da mamma , ma devo sapere cosa passa nella testa dei miei figli e passerò su ognuno osi anche solo sfiorarli

Un Amore Sbagliato 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora