Senso di colpa.
Ecco cos'era quell'opprimente senso di vuoto che sentiva all'altezza dello stomaco.
Si strinse le ginocchia al petto, la pioggia e le lacrime le bagnavano il viso, lavavano via il sangue, ma soprattutto provavano a lavarle via il dolore.
La schiena era premuta contro il muro di mattoni del vicolo, il freddo le penetrava fino alle ossa, ma tutto ciò che sentiva era il dolore, le mancava già da morire. Gettò la testa all'indietro, urlando per la rabbia, il senso d impotenza, la frustrazione. Si odiava, si odiava con tutta se stessa.
Odiava il suo essere debole, il fatto che la sua autodistruzione abbia distrutto anche tutti quelli accanto a lei.
Resto ferma in quella posizione, con la testa china tra le gambe, a piangere in silenzio, per non so quante ore, e quando uscì da quel vicolo non era più quella ragazza. Jessi Williams era morta, sostituita da un'altra identità, un'altra persona, un'altra vita.
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Point Break
FanfictionAvevano sofferto entrambi la differenza? le loro ferite quella di lui ormai è una cicatrice, visibile, ma indolore quella di lei non smetteva di sanguinare Destiny Moone era una contraddizione vivente. Amava la calma, ma odiava il silenzio. Odiava l...