6.

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Mi sveglio e sono le sette del mattino, ho dormito per tutto il resto del pomeriggio e la notte, non ho fatto neanche cena, perché non mi hanno svegliato? Ho troppa fame. Svogliatamente mi alzo dal letto e mi guardo allo specchio, sono un casino. Mi dirigo in bagno e cerco di darmi una sistemata alla meglio e mi vesto per la scuola, non ho voglia di vedere Zayn, cioè Mr. Malik, mi sento usata perché sono sicura che fa così con tutti, ha ragione sono ingenua. 

Mi guardo allo specchio un ultima volta ed esco dal bagno, dovrei fare lo zaino.. prendo tutto il materiale occorrente, sto per prendere la mia agenda di riserva (visto che Zayn mi ha buttato quella che avevo prima) ma mi fermo, mi avrà anche usata ma ha ragione, devo cambiare, non posso vivere per sempre così. Metto lo zaino in spalla e scendo a fare colazione, ho troppa fame.

-

Ed eccomi qui, davanti l'entrata della sua classe... e se non entro? Mi do malata! 

-Luly ti muovi?- mi dice Jesy prendendomi per un braccio e trascinandomi in classe, Dio no ti prego! Oppongo resistenza ma inutilmente, attraverso la soglia della porta e il suo sguardo incrocia il mio, Dio com'è bello, subito le immagini di ieri invadono la mia mente e un brivido percorre tutto il mio corpo, mi accenna un sorriso ma poi torna subito serio... cosa vuol dire? Voglio piangere. 

-Buon giorno ragazzi- dice alzandosi e andando a chiudere la porta -allora, i compiti non sono riuscito a correggerli ieri pomeriggio- mi guarda per un istante e io abbasso lo sguardo - quindi ve li restituirò domani. Bene, allora dove eravamo rimasti ieri?- domanda poggiandosi sulla cattedra, nessuno risponde così prendo un po' di coraggio e lo faccio io - a-aveva finito di spiegare la "teoria della struttura triangolare dell'odio"- dico con un filo di voce - grazie signorina Richards- afferma per poi iniziare a spiegare. Non riesco a seguire niente di quello che sta dicendo, sono invasa da mille pensieri, su di me.. su di noi. Anche se non c'è nessun noi, non è mica il mio fidanzato e penso che non lo sarà mai. 

Dovrei smetterla di illudermi. 

L'ora finisce e io non ho ascoltato niente, fantastico. Mi schiaffeggio mentalmente mentre vengo richiamata da lui, prendo velocemente le mie cose e mi dirigo alla cattedra, non dice neanche una parola si limita a guardarmi -allora?- chiedo corrugando la fronte - perché hai paura?- domanda -cosa?- non capisco -hai paura di me? Riesco a leggere nel tuo volto la paura - abbasso lo sguardo - non ho paura di te, ho paura di essere stata usata.- rispondo freddamente -fa così con tutte no? Le porta in casa sua e poi se le porta a letto e poi ciao ciao, vero? E io sono una delle sue tante prede. Ora mi scusi ma faccio tardi a lezione.- faccio per andarmene ma lui mi blocca, ho le lacrime agli occhi. -cosa? Ma sei pazza? E' questo quello che pensi? Sai dovresti smetterla di pensare- dice leggermente divertito -sei così adorabile- fa per baciarmi ma io lo blocco -potrebbe vederci qualcuno e poi non sono una puttana, io sono una brava ragazza- lo guardo -ah ieri non mi sembra così- sono sicura che ora sono rossa come un peperone -anche fosse non ho intenzione di sprecare il mio tempo per qualcosa che non ha futuro- 

-e chi lo dice questo?- mi alza il viso in modo da poterlo guardare -cosa?- sussurro senza fiato, non ci posso credere - so che mi vuoi, solo che non lo vuoi ammettere- sussurra al mio orecchio - posso farti provare sensazioni fantastiche- dice lasciandomi un lieve bacio sulle labbra. Vaffanculo ha ragione, che novità, lui ha sempre ragione! Lo bacio ancora, sento una strana sensazione allo stomaco, com'è possibile che conosco quest'uomo da neanche tre giorni e già mi ha stravolto la vita? Neanche una settimana fa non avrei mai fatto queste cose. Si stacca da me e si dirige verso la porta chiudendola a chiave, cosa avrà intenz- oh. Solo ora realizzo cosa vuole. Torna da me e mi stringe a se mettendo le mani sotto la maglietta, trattengo il respiro per un secondo - non dovremmo farlo, e poi io ho lezione- dico in un sussurro -non preoccuparti- mi rassicura baciandomi, e se venissimo scoperti? Il mio cuore sta battendo all'impazzata, il fatto che potremmo venire scoperti rende tutto un po' più eccitante. Mi lascio trasportare e gli sorrido annuendo, ah che cosa mi sta facendo quest'uomo. 

Mi fa poggiare sopra la cattedra e mi sfila lentamente la maglietta, arrossisco rimanendo in reggiseno, sorride vedendo il mio rossore per poi iniziare a mordicchiare la parte scoperta del mio seno, affondo le mani tra i suoi capelli e ansimo -Daddy- sussurro ricordandomi che ieri mi aveva detto di chiamarlo così, appena sussurro quella parola lo sento eccitarsi ancora di più, mi poggia una mano sulla coscia e piano piano la fa salire sempre di più fino ad arrivare al bottone dei miei jeans, lo slaccia e infila la mano - oh come sei bagnata per Daddy- dice soddisfatto, inizia a massaggiarmi facendomi ansimare, improvvisamente si ferma e inizia a cercare qualcosa nella sua borsa dove tiene i libri -cazzo- dice infuriato - che cosa c'è?- domando non capendo quale sia il problema - non ho il preservativo- che palle, cioè prima mi fai eccitare e poi? -rimanderemo a questo pomeriggio- dice sorridente -ora però dovrai usare la tua boccuccia perché non vuoi lasciare il tuo Daddy così vero?-. -ma- ma io non l'ho mai fatto- dico insicura -c'è sempre una prima volta no? Eppoi se è per questo non avevi mai fatto sesso fino a ieri- dice divertito, non c'è niente da ridere.

Daddy, I'm a good girl! [Z.M.]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora