1° - Il Viaggio

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1°- The Princess

"Troppo luminosa, bianco e rosa, è la stanza di una Barby."

***

Aprì gli occhi con grande fatica richiudendoli subito dopo, si sentiva stanchissima e l'unica cosa che avrebbe voluto fare era quella di ritornare a dormire. Ma doveva alzarsi, prendersi un'aspirina e organizzare il party che si sarebbe svolto il giorno seguente.
Pensò al giorno prima, e a quanto doveva aver bevuto, non si ricordava nulla, ma era sicura che fosse stata una serata grandiosa.
Aprì gli occhi con tutta la determinazione di cui era capace ma lo shock glieli fece chiudere nuovamente. Il soffitto non era quello della sua camera, i vestiti che avevo addosso erano di un tessuto troppo scadente anche solo per provare ad essere sul corpo di una principessa ed il letto sul quale è sdraiata è duro, nulla a che vedere con il materasso di piuma d'oca, importatole dalla Indonesia. Si sentì mancare il respiro, ma cercò comunque di analizzare i fatti e gli eventi. La sera prima era un totale buco, ricordava di essere arrivata, di aver salutato il Marchese e di aver bevuto un drink. Che fosse stato corrotto? Non ne era sicura, ma le sembrava la cosa più probabile.

Finalmente riuscì a tenere gli occhi aperti per più di qualche secondo, osservando lo squallore del suo carcere. La stanza era di un bianco che tendeva al grigio, e il letto a una piazza e mezza, poggiato su un muro, occupava un'intera parete, e l'altro muro era più o meno grande come due letti.
Su un muro era appoggiato un armadio sgangherato e lì accanto c'era la porta per uscire. Sul muro restante una finestra rotta che sembrava appartenere a dei secoli molto lontani.
La principessa era combattuta, alzarsi e scatenare una potenziale ira o rimanere a letto finché il suo aggressore non le fosse venuto incontro?
La principessa Cornelia però, non era una ragazza molto paziente. Quindi con calma e determinazione si alzo dal letto, un leggero giramento di testa le fece riconsiderare l'idea di rimettersi a letto, ma voleva capire. Dubita che comunque che sarebbe riuscita a scappare, poiché chiunque l'avesse voluta lì per la notte, non si sarebbe dato troppo disturbo se la voleva solo ospitare.
A piccoli passi raggiunse la porta e girò la maniglia. Quella si mosse e si aprì.
La porta rivelò un corridoio privo di alcunché, ed un altra porta. Presa dal coraggio e dedizione alla causa aprì anche la seconda porta, ma all'interno c'era qualcuno.

<< Si è svegliata vostra maestà >> disse l'uomo sorridendo << Spero abbiate dormito bene >>

La principessa spostò lo sguardo da dove proveniva la voce, una voce maschile che apparteneva ad un uomo, aveva almeno ventotto anni, e Cordelia era molto brava ad identificare una persona alla prima occhiata. Aveva un volto stanco ma felice e trionfate, sotto i suoi occhi c'erano gli evidenti segni di una persona che non dorme da giorni, ma da sotto gli occhiali alla moda si intravedeva il colore bellissimo e raro dei suoi occhi, un colore tendente sia al verde che al blu. Aveva una faccia attraente, squadrata al punto giusto senza risultare troppo, aveva degli arrotondamenti negli zigomi e delle guance morbide. Un corpo abbastanza snello e tono muscolare, che però non veniva allenato da almeno un paio di mesi. Sopracciglia folte e curate, ci teneva ai dettagli. Un leggero naso a patata, che perfetto per il suo viso. Capelli castani chiari, lunghi fino alle orecchie, leggermente ricci. Aveva la mano sinistra sul volto che si massaggiava le guance, e delle dita lunghe e secche. Era molto attraente, si disse la principessa, ma rispose male ugualmente.

<< Avrei dormito meglio nella mia camera, in casa mia. E con i miei vestiti... Ma suppongo di aver dormito bene anche qui, visto il modo in cui mi ci avete costretta >> disse Cornelia acida e risentita.

<< Ma io non ho obbligato nessuno! Le ho offerto un drink che lei ha avuto la buona educazione di accettare >> disse l'uomo sempre più sorridente.

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