2° - L'elettroshock

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2° - The Princess

"Questo non è un romanzo rosa, e sicuramente non ci sarà la sindrome di Stoccolma, almeno da parte mia, perché vedi io so già a cosa aspiro e sicuramente non è il tuo cuore"

***

La principessa era ospite del suo rapitore da qualche ora, ed il ragazzo già non ne poteva più. Il suo continuo lamentarsi gli stava facendo venire voglia di diventare sordo, o in casi estremi di tagliare la lingua della ragazza (nessuno ne avrebbe mai risentito). La prima cosa di cui si era accorto era che le piaceva in modo quasi ossessivo dare ordini. E non le importava il fatto che all'interno della casa ci fosse solo lui, cioè chi avrebbe dovuto dettare legge, in via del tutto ipotetica, ma si aspettava di continuare la sua vita di sempre solo con qualche piccola restrizione.
Aveva già detto la propria sull'arredamento della sua stanza, e ci era andata leggere. Poiché subito dopo aver fatto il suo consueto riposino di bellezza, si era alzata più carica di prima a battagliare sull'arredamento.
Insomma, Adam, mica metteva bocca su come appariva sulle riviste! E ce n'era da dire! L'aveva rapita, certo, ma non perché gli serviva un consulente d'interni. Comunque a lui piacevano così, erano un po' antichi ma gli andavano bene.
Non era la sua vera casa, in realtà l'aveva ereditata quindi andava bene così! Ma poi, perché mai si stesse giustificando, Adam non ne aveva idea, sapeva solo di avere un'inspiegabile voglia di giustificarsi come se fosse sotto esame.

<< Ragazza mia, questa è la casa se non ti piace lì c'è la porta ma tu sei bloccata qui con me, quindi te la farai andare bene! >> ringhiò esasperato dall'ennesima richiesta di rinnovare gli interni, giustificandosi dicendo che "era solo un consiglio amichevole".

<< Cos'è che non ti è chiaro del fatto che non sei in vacanza? Sono sicuro comunque che questa esperienza ti servirà, e che finalmente qualcuno ti dirà di no, se sarò io tanto meglio. Non vedo l'ora di chiuderti quella maledetta boccaccia! >> disse indicando una grande erezione che si notava ad occhio nudo, Adam non sapeva come poteva essere successo, sicuramente non era attratto dai suoi modi altezzosi o dai suoi consigli gratuiti.

La ragazza disgustata, ebbe la decenza di tapparsi la bocca prima di dargli una seria ragione per mettere in pratica le sue minacce.
Non amava fare i pompini, a chi che sia, ma sicuramente non amava farli al suo rapitore, inoltre non le piaceva sentirsi costretta a fare nulla, figurarsi in ambito sensuale.

La principessa girò semplicemente la testa senza replicare ulteriormente, e con grazia si sedette sull'antico – ma a parere suo vecchio - divano.

<< Ti spiego un paio di cose, così poi non caschi dalle nuvole. Questo non è un romanzo rosa, e sicuramente non ci sarà la sindrome di Stoccolma, almeno da parte mia, perché vedi io so già a cosa aspiro e sicuramente non è il tuo cuore. Cosa me ne farei poi, di una ragazza che rompe le scatole ogni parola che dice? Non so cosa ci abbiano trovato i tuoi ex in te, perché io vedo solo una ragazzina viziata, prossima a salire al trono, che oltre al non sapere governare, è anche molto snob.

<< Hai venticinque anni, e tra soli altri cinque anni diventerai regina. Non ho intenzione di oppormi in realtà. Non sei qui perché voglio mettere fine alla monarchia, perché a differenza di altri io ho studiato, e so cosa succede se cade un tiranno, e al suo posto si crea una democrazia. Al popolo viene dato il contentino, e quelli ai vertici decidono cosa fare di tutti gli altri. E chi non è lì a spartirsi assieme a loro le vincite di guerra, non ottiene nulla.

<< I tiranni, non sono mai ben voluti, sono volubili e irrazionali, per questo non durano mai molto. Pensano che tutto quello che fanno sia lecito perché sono al potere. Non parlo solo di sovrani, ovviamente, parlo di ogni genere di persona che sia mai salita al potere, se ci pensi nessuno fa mai gli interessi delle persone che rappresenta. Penso, però, che i sovrani siano i peggiori di tutti, poiché credono di essere investiti o se preferisci chiamati alla causa da chissà chi. Beh se Dio esiste, tesoro, sicuramente non ci voleva mettere te al comando.
Non te ne sto facendo una colpa sei figlia di questa politica, e figlia dello stesso Re, quello che voglio fare in realtà è plasmarti così che quando salirai al trono, tu sia la faccia del mio governo. Così che quando il tuo popolo ti odierà a morte per quello che farai, quello che io ti farò fare, io sarò lì a ridare la speranza ad una popolazione che aveva creduto in una ragazza, una ragazza che però li ha traditi, la stessa ragazza che ha giurato di proteggerli davanti a Dio stesso. >> Adam chiuse il discorso con un sfumatura drammatica, credeva da sempre di essere un meraviglioso oratore << e ovviamente sei qui anche per succhiami l'uccello, ma questo era evidente >>

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jan 07, 2017 ⏰

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