P.s della scrittrice: I puntini (...) significano che riprendono la frase dopo un po'; mentre i trattini (-) subito dopo che l'hanno interrotta.
Pov. Marinette
Prima di varcare la soglia della porta della pasticceria decisi che era meglio andare al parco così salii un attimo in camera mia per trasformarmi dato che speravo che i miei compagni non mi notassero grazie al fatto che volerei sopra di loro con il mio yo-yo.
Una volta essermi trasformata in Lady Bug andai verso il parco dove mi ritrasformai dietro un cespuglio successivemente mi sedetti su una panchina.
Stavo per mettermi a piangere ma la pioggia ci pensò al posto mio, una goccia di pioggia si posò sulla mia guancia facendola sembrare una lacrima poi una seconda, una terza e una quarta ma stavolta non era la pioggia ma io.
Pov. Adrien
A metà strada da casa decisi che era meglio andare al parco anche se aveva cominciato a piovere da una decina di minuti; così superai la mia abitazione e mi diressi verso il parco dove una volta arrivato mi sedetti su una panchina e ripensando a quelle parole: "Abbiamo anche avuto una figlia Marinette Angreste o come la conoscete voi Marinette Dupain - Cheng; scoppiai a piangere.
La ragazza che amavo non era altri che la mia sorellastra.
Pov. MarinetteFinalmente smisi di piangere a differenza della pioggia che continuava a cadere su di me sulla panchina su tutta Parigi.
Cominciai a guardare il parco vuoto come i miei occhi o meglio QUASI come i miei occhi perché nonostante stesse diluviando nel parco c'era ancora un ragazzo seduto su una panchina con lo sguardo basso.
Decisi di alzarmi dalla panchina e andare verso quel ragazzo bagnato fradicio quanto me.Appena la distanza si ridusse da metri a centimetri capii subito, dall' abbigliamento; che quel ragazzo era Adrien.
Così decisi di sedermi accanto a lui ma prima che potessi farlo lui alzò lo sguardo ma non era lo stesso sguardo che mi rapí il cuore un anno fa, no lo sguardo che stavo ancora guardando era vuoto, spento, senza voglia di vivere ma nonostante fosse così vuoto era pieno di disperazione e dolore
Marinette: Adrien...?
Dissi con voce preoccupata
Pov. Marinette
Adrien si alzò di scatto e mi abbracciò.
Si staccò e cominciò a guardarmi negli occhi in modo molto profondo.
Il classico sguardo che dice: QUANTO LA VORREI BACIARE!Anch' io lo vorrei fare ma del resto si tratta di mio fratello.
Senza accorgermene cominciai a guardarlo come lui guardava me e cominciai ad avvicinarmi.Sapevo cosa stavo per fare ma una vocina mi diceva: Tanto non c'è nessuno quindi bacialo e punto!
E l'altra invece diceva il contrario: No, non farlo Marinette ricordati che si tratta di tuo fratello!
Le classiche voci che una ti dice di fare una cosa e l' altra ti dice il contrario.
In poche parole il classico che si vede nei cartoni o nei telefilm quando sei indeciso e cioè, Marinette Angelo e Marinette Diavolo.
Anche se mi sembrava che i ruoli si fossero invertiti.
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Verità Svelate.
FanfictionI genitori di Marinette e Adrien sono delusi dal fatto che arrivano sempre in ritardo a scuola e spariscono misteriosamente e così un giorno i genitori dei due eroi parigini dicono ad entrambi la stessa orribile e dolorosissima frase: ESSERE INUTILE...