La mattina seguente tutta la famiglia fu svegliata dal suono della sveglia. Maxine stranamente non si alzò subito, di solito aveva sempre voglia di andare a scuola per stare con i suoi amichetti.
Il padre andò in cucina a preparare la colazione, mentre la madre si avvicinò alla figlia e, molto dolcemente tentò di svegliarla. Si stese vicino alla bambina e iniziò ad accarezzarle il viso dicendo parole dolci, dopo una decina di secondi Maxine pigramente aprì gli occhi, stupendo la madre, solitamente non era così. La piccola si alzò dal letto sbadigliando e lentamente si diresse verso il bagno per poi andare in cucina a fare colazione. Il padre andò dalla moglie, appena entrò nella stanza si scambiarono uno sguardo preoccupato, ieri notte non riuscirono a capire bene cosa fosse successo. Iniziarono a parlare per tentare di capire cosa stesse succedendo alla loro bambina. Avevano paura di quella situazione, avevano paura che stesse succedendo qualcosa di grave, ma la loro più grande preoccupazione era che loro figlia avesse qualche malattia mentale. Soltanto questo pensiero li distruggeva, se fosse stato così Maxine potrebbe avere problemi in futuro, e loro volevano il meglio per lei. Una lacrima scese sul volto della madre, mentre il padre tentava di tenere dentro le sue emozioni, anche se questo pensiero distruggeva anche lui. Maxine quella mattina era particolarmente silenziosa, e questo impauriva i suoi genitori, perchè significava che stava accadendo qualcosa di sbagliato, cercarono di non pensarci, portarono la piccola a scuola e andarono entrambi a lavoro.
Nessuno dei due aveva la minima idea di quello che sarebbe successo alla loro bambina...-Heyyy scusate per il ritardo, ma ho avuto un sacco di impegni, anyway sto pensando di cambiare un po' lo stile di questa storia, probabilmente questo cambiamento inizierà dal prossimo capitolo :)
Come al solito spero che questo capitolo vi sia piaciuto! Ci vediamo al prossimo :)-
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Dollhouse
HorrorIn un piccolo quartiere a Dallas viveva una bambina di nome Maxine. Lei era proprio come tutti i bimbi della sua età, sempre felice, sorridente e con tanta voglia di giocare. Tutto era perfetto... se non fosse per un piccolo dettaglio... lei era ter...