capitolo 1

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"Candice per la miseria vieni qui!!"
"Mamma non posso sto facendo una cosa importante!!"
"Candice Elizabeth Smith, vieni subito qui ho detto!!"
Sbuffo rumorosamente e scendo le scale andando da mia madre all'entrata.
"Questo ragazzo ti cercava" dice incenerendomi con lo sguardo.
Sposto velocemente lo sguardo sulla figura difronte a me e lo sposto dopo un paio di secondi.
"Mamma puoi tornare di là, qui faccio io tranquilla" le sorrido e lei torna in cucina.
"Non sei il benvenuto qui, Josh" sputo acida non appena mia madre supera la porta in legno della stanza. Ho sempre odiato i ragazzi snob e arroganti come lui, che si crede il più figo della scuola.
"Frena la lingua bambola, sono venuto qui per darti un avvertimento" dice ghignando e alzando gli occhi al cielo.
"Non fidarti di Aiden, lui vuole solo portarti a letto per una scommessa"
E se ne va. Se ne va così, senza darmi spiegazioni e lasciandomi a bocca aperta come una stupida difronte alla porta d'entrata. Il mio ragazzo non farebbe mai una cosa del genere, idiota che non sei altro.
Mi risveglio dalla mia trance momentanea e torno velocemente nella mia stanza. Devo assolutamente ripitturarla ora che ci penso.
Questo verde sbiadito non mi è mai piaciuto. E poi anche i mobili in legno d'acero non sono un granché. Diciamo semplicemente che questa non sembra la camera di una diciassettenne. Prendo il mio cellulare da sopra il letto a baldacchino e compongo velocemente il numero di Sybil, la mia migliore amica.

"Pronto bitch dimmi tutto"
Alzo gli occhi al cielo e ridacchio.
"Indovina chi è appena venuto a bussare alla mia porta?" chiedo ironica.
"Mh, fammici pensare...Babbo natale vestito di nero con un forcone in mano?"
Scoppio a ridere rumorosamente e inizio a non respirare più dalle troppo risate. Mi calmo e rispondo.
"No cara mia, ha bussato alla mia porta Josh Mikaelson per darmi un avvertimento su indovina un po', su Aiden!"
"Non ci credo!! Quel figo sa dove abiti?! Woooo!!"
Alzo gli occhi al cielo per l'ennesima volta.
"Siamo vicini di casa, Sybil. Se volessi potrei anche guardarlo nella sua camera mentre si veste, cosa che non voglio assolutamente"
Ridacchia e dice velocemente che deve scappare altrimenti farà tardi al lavoro.

Mi butto a mo di sacco di patate sul letto e comincio a leggere per quella che sarà l'ennesima volta Orgoglio e Pregiudizio.
E addio vita sociale per le prossime due ore!!

Dopo due ore passate a leggere e mangiare, decido di andare nella camera di mia sorella per farla giocare un po'.
"Cloe, vieni qui!" dico standole dietro correndo lentamente per darle il tempo di scappare.
"Tanto non mi plendi Candy!!"
"A no? Ora ti faccio vedere io furbacchiona!"
La prendo in un attimo e vado in cucina correndo e urlando con lei in braccio "Chi vuole un sacco di patate?! Chi vuole un sacco di patate!!"
Lei ride e comincia a tirarmi dei piccoli e leggeri pugni sulla schiena.
"Vai a giocare stupidina" le dico tirandole le guanciotte. Lei ride e va piano nella sua stanza, ed io nella mia. Proprio nel mentre stavo andando a fare una doccia il mio cellulare vibra da sopra il comodino.
Lo prendo e leggo velocemente, è da uno sconosciuto.

Sconosciuto:
Io ti ho avvertita, bambola ;) -J

Sbuffo e lancio con la delicatezza di un elefante il cellulare sul letto, e più arrabbiata che mai vado sul balcone della mia camera che è praticamente a neanche otto metri di distanza da quello di Josh.
Prendo una pietra dal vaso e la lancio alla sua finestra, e lui arriva dopo un paio di secondi, mentre io ero girata.
"Cosa c'è, bambola?" mi giro non appena sento la sua voce pronta e dirgliene quattro ma le parole mi si fermano in gola.
"Metti una maglietta!" dico girandomi di nuovo e coprendomi gli occhi.
"Sono appena uscito dalla doccia e sono ancora bagnato" dice ridacchiando e lanciandomi una piccola pietra sulla spalla per farmi girare.
"Anche io dovevo farmi la doccia, ma per colpa tua e del tuo stupido messaggio non ho potuto!!" dico sbuffando e alzando gli occhi al cielo.
"Peccato, se lo sapevo prima ti avrei chiesto di fare la doccia insieme" dice facendomi l'occhiolino.
Che schifo.

UN AMORE CHE CI LEGADove le storie prendono vita. Scoprilo ora