capitolo 6

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"Dove devo portarti?" mi chiede tenendo gli occhi sulla strada.
"In centro" sbuffo mettendo una mano sotto al mento guardando fuori dal finestrino.
Le auto che lasciano una scia rossa dietro di loro, proprio come le persone, che lasciano una scia rossa che con il passare del tempo si affievolisce sempre di più. Lo vedo annuire dalla specchietto ed accelera approfittando del poco traffico.
Il viaggio è stato silenzioso ed imbarazzante ma per fortuna siamo arrivati, così senza dargli il tempo di parlare scendo dall'auto e sbatto la portiera andando verso l'entrata.
Sento una portiera chiudersi e dei passi dietro di me. Mi volto e gli poggio una mano sul petto spingendolo.
"Tu non verrai con me, Josh" dico seria guardandolo negli occhi.
"E invece sì perché ti riaccompagnerò a casa, bambola" Madonna quanto odio questo fottuto soprannome.
Sbuffo e velocizzo il passo entrando e confondendomi tra la folla entrando nel primo negozio che vedo. H&M. Perfetto, qui potrei comprare un maglione per mia cugina Annabelle.
Il primo che vedo è color persca ed è lungo fino a metà coscia, e ciò mi fa impazzire e poi è stupendo quindi decido di prenderlo e provarlo anche per me.
Vado verso i camerini ed aspetto che se ne liberi uno per poi entrare e togliere il mio maglione per misurare quello nuovo.
Devo ammetterlo, non per vantarmi, ma questo maglione mi sta da Dio. Rimetto il mio maglione e faccio per uscire dal camerino quando vedo Josh cercarmi a pochi metri da qui. Richiudo velocemente la tendina e respiro profondamente.

Esci da questo fottuto camerino e digliene quattro stupida!
Ma che cavolo dici? Aspetterò che lui esca e poi andrò a pagare e scapperò in un altro negozio.
Così sembrarai una deficiente!

Sbuffo rumorosamente e sposto di pochi millimetri la tendina per controllare che Josh sia andato via.
Per mia fortuna, non c'è traccia di Josh così esco tranquilla dal camerino con i due maglioni e vado a pagare. Appena esco lancio un urletto trovandomi davanti Josh. Cazzo.

"Pensavi davvero che non ti avrei trovata?" il suo sguardo è carico di odio. Odio nei miei confronti.
Per un momento mi ha anche fatto paura.
Senza aspettare una mia risposta mi prende per il polso e mi trascina fuori dal centro commerciale. Gemetti dal dolore per la forte stretta sul mio polso e a quel suono lui mi lasciò andare.
Non lo guardo neanche e mi incammino per andare via, ma lui mi raggiunge e mi ferma per la strada.
"I-io..mi dispiace" dice sospirando grattandosi la nuca.
"Le tue scuse non mi servono a nulla Josh, ma accetterei volentieri un passaggio fino a casa" mi sposto e vado velocemente verso la sua auto entrando dentro. Entra anche lui e partiamo.

"Mi dispiace davvero, Candice, per tutto" dice dopo cinque minuti rompendo il silenzio.
"Non so di cosa stai parlando" rispondo, e lo vedo girarsi verso di me.
"Sul serio, sono consapevole del fatto che non mi sopporti" continua a guardarmi negli occhi.
"Josh dovresti guardare la str.." un'auto si schianta sul lato della macchina dove sono seduta io ed io sbatto la testa al vetro chiudendo gli occhi. L'ultima cosa che sento è la voce di Josh urlare il mio nome e poi tutto buio.

UN AMORE CHE CI LEGADove le storie prendono vita. Scoprilo ora