La donna

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lunedì, 12 ottobre 2015

Leggo un buon libro seduta su questa panchina. La mia panchina. È la cosa che più amo fare. Si trova in cima a una collinetta nel bosco di Coydon. Da qua vedo anche la mia casa e tutto il bosco, mi da un senso di maestosità anche se penso non si trovi troppo in alto.

Da quando è morto mio marito vengo sempre qui. Quest'aria fa bene a i miei polmoni e poi è sempre meglio che stare chiusi in casa da soli, oppure, come fanno le mie coetanee che vanno dal parrucchiere e sparlano su qualsiasi cosa. A me invece non è mai piaciuto sparlare. Mi sono sempre fatta i fatti miei. "Non cregliamoci problemi" diceva sempre mio marito Robert. Parole saggie quelle.

Alzo lo sguardo dal mio libro e guardo il cielo. Stando su questa collina mi sembra di essere più vicina al mio Robert.

Sento l'aria accarezzare la pelle rugosa del mio viso ed un senso di tranquillità che mi pervade dalla testa a i piedi. Sono nel mio posto preferito a leggere il mio libro preferito da sola. Da sola. Ed ecco che il senso di tranquillità viene sostituito da malinconia.

In questo momento lascio spazio a i ricordi. Robert che mi sorride. Robert che mi bacia. Robert che mi chiede di sposarlo. Robert che mi rincorre...

"Sa dove si trova un nascondiglio?" una voce femminile mi riscuote da i miei pensieri. Mi giro per vedere chi sta parlando e subito mi trovo davanti una ragazza davvero molto carina, minuta, giovane. D'istinto mi spunta un sorriso, assomiglia a me ai miei tempi.

"Come mai me lo chiedi bella?" le chiedo subito. È impaziente.

"Ecco... Sto scappando" mi risponde. Si guarda alle spalle per poi fissare lo sguardo ancora su di me.

"Nel bosco cara, è grandissimo e puoi nasconderti ovunque"

Mi sorride.

Mormora un "grazie" per poi svanire lentamente nella fitta boscaglia.

Le sorrido ancora anche se lei, ormai, non mi può più vedere e mi metto di nuovo a leggere.

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