Prologo

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L'uomo era in fuga.

Aveva lasciato tutto, messo qualche vestito in una borsa ed era andato via.

Il dolore per ciò che aveva perso gli bruciava nel petto; sapeva però che aveva fatto la scelta giusta per coloro a cui voleva bene.

Ora, in quel bus sporco diretto chissà dove rifletteva sulle cose che era stato. Un giovane presuntuoso. Un capo. Aveva perso tutto e poi se l'era ripreso con le unghie e con i denti. Aveva condotto per secoli un testa a testa con il destino, sapendo bene che sarebbe stato impossibile vincere.

Ci era arrivato vicino però: la sua esistenza era stata felice, era stato padre, marito, amico... ma aveva infranto il suo Geis e queste erano le conseguenze: sarebbe vissuto ramingo fino alla fine della sua vita, ma non se ne sarebbe andato via molto facilmente.

L'uomo sorrise a quel pensiero, un sorriso al contempo giovane e vecchio di millenni.

No, Loki, il signore delle malefatte e degli inganni, colui che aveva ingannato pure Gwyn ap Nudd della caccia selvaggia, non si sarebbe arreso.

Così, mentre fuggiva nel freddo della notte lanciò una tacita sfida a Maeve, a Auber, alla Morrigan, persino al Destino stesso: lui non sarebbe morto e avrebbe fatto luce su tutto.

Black  magic - il lato oscuro delle fate ( sospesa)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora