capitolo 1

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Levi pov's

Sento quell'odioso suono della sveglia. La spengo, mi alzo con un sonoro sbuffo dirigendomi in bagno per una doccia.

Finito tutto mi dirigo verso l'armadio per scegliere i vestiti. Oggi anche se non devo andare in ufficio devo comunque lavorare sul computer.......il lavoro mi perseguiterà a vita.

Scendo le scale e mi dirigo verso la porta d'uscita.

Durante il tragitto avverto un brontolio dello stomaco. Giustamente non avendo fatto colazione ho fame.

Penso e ripenso dove posso andare fino a quando non mi torna in mente quel maid-caffè.

Oh andamo, chi voglio prendere in giro, più che quel maid-caffè, mi ritorna in mente quel ragazzo.

Quel ragazzo, occhi verde come la giada più preziosa, la sua pelle leggermente abbronzata che lo rende veramente, ma veramente sensuale, per non parlare delle labbra, carnose, perfette che ti fanno venire la malsana voglia di morderle a sangue. Quel suo fisico asciutto con un leggero accenno di muscoli che lo rendono mozzafiato. Tutto di lui ti manda in tilt il cervello. È impossibile non pensare a cose oscene con quel ragazzo perfetto, un dono dal cielo sceso sulla terra, sicuramente per me. Quel ragazzo che ti fa salire l'istinto di sbatterlo in qualunque posto.

Okay Levi.....calma e sangue freddo. È minorenne, è un fottuto minorenne, se gli fai vedere questa parte non scoprirai mai niente su di lui.

Con questi pensieri mi diressi verso il locale.

Apro la porta che fece il solito suono del campanello.

Ed è proprio li che rivedi le sue bellissime gemme.

Non so perché ma questo ragazzo mi infonde tranquillità.

Si dovrebbe chiamare eren, dal nome che c'è scritto sul grembiule.

Mi accomodo e dopo qualche secondo lo vedo arrivare verso di me conun leggero rossore sulle gote.

- b-buongiorno, cosa vuole che le porti?- mi chiede imbarazzato.

Sono felice di fargli quest'effetto.

- il solito tè nero amaro- rispondo io con nonchalance.

Scrive tutto è va in cucina con passo avanzato, con il mio sguardo che ancora cade su quel bel culleto che si ritrova.

Non mi stancherò mai di guardarlo, e non mi riferisco solo al suo bel sedere tondo e sodo. Ma a tutto lui. Sembra così dolce.

Dopo qualche minuto vedo il moccioso portarmi il tè nero.

Farduglio un grazie e lui un prego sconnesso.

Mi piacciono troppo le reazioni che ha con me.

Timide e impacciate.

Sarà un perfetto uke, ne sono sicuro.

Diamine quel moccioso attiva in me tutte le lussuose annidate e chiuse dentro al cassetto.

Eren pov's

Stento il campanello della porta suonare e mi trovo davanti quegli occhi grigio metallico che mi hanno attirato sin dal primo secondo che li ho visti.

Non mi aspettavo che venisse qui. E non mi aspettavo di essere tanto felice che lui sia divenuto qui.....cosa diamine mi sta succedendo.

Lo conosco da ieri, eppure quegli occhi mi hanno completamente stregato.

Mi dirigo verso di lui per prendere l'ordine

- b-buongiorno, cosa vuole che le porti?- gli chiedo imbarazzato con, sicuramente, le gote rosse.

Quando c'è lui sento le famose "farfalle nello stomaco". Però lo conosco solo da ieri.

- il solito tè nero amaro- risponde.

Segno velocemente l'ordine e vado a prepararlo.

Quei suoi occhi, sembrano scaverti l'anima.

Dopo qualche minuto il tè è pronto e lo porto al corvino.

Glielo porgo e sto lì fermo davanti a lui. Fermo, non so cosa mi aspetto da lui, ma rimango li fissato in quel punto del pavimento.

Vorrei tanto sapere come si chiama, ma.....mi vergogno ecco.

Alla fine prendo un pò di coraggio, anche perché....un buon batterista si deve ricordare del nome del cliente, giusto?......giusto!!

Gli chiedo il nome solo perché questo, solo per essere un bravo barrista, niente di più...........

....Ma chi voglio prendere in giro, voglio sapere più su di lui.

Voglio conoscerlo, sapere il suo nome, il lavoro che fa, i suoi hobby, se è libero o impegnato, se è vergin.......cazzo Eren no, calma.

Alla fine prendo coraggio e gli chiedo io suo dannatissimo nome.

- s-scusa.....q-qual è il tuo n-nome?-

- perché mai vorresti saperlo?- mi risponde lui.

Ed è qui che inizioad agitarmi. Sul perché voglio sapere il suo nome.

-beh....ecco, io....- non so cosa dire....e sicuramente starò facendo la figura dell'idiota.

- tzk, Levi, mi chiamo Levi Ackerman- mi risponde alla fine.

Sorrido involontariamente, cin un rossore perenne sulle gote.

Appena finisce prendo la tazzina, gli do il resto e vado, continuando il mio lavoro con un sorriso stampato in faccia come se avessi trovato l'oro.

Levi pov's

Mentre bevo il tè il moccioso mi fissa come a chiedermi qualcosa.

Ad un certo punto mi chiede
- S-scusa......q-qual è il tuo n-nome?-

Oddio veramente vuole saperlo?

Mi sento stranamente felice. È incredibile che una cosa tanto piccola mi rendesse così felice.

Ma ovviamente non posso fargli vedere che effetto ha avuto questa domanda su di me, perciò gli rispondo.

- perché mai vorresti saperlo?-

Il suo rosso sulle guamce si accentua ancora di più.

Ghigno mentalmente alla reazione che ha avuto.

- tzk, Levi, mi chiamo LeviAckerman- rispondo in modo possibilmente freddo.

Dopo questa frase vedo un sorriso quel gli attraversa il viso (ahaha ho fatto pure rimmaaa.........okay basta😂😅).

Quel sorriso......mannaggia a lui e a quel sorriso che farebbero innamorare chiunque.

Giro la testa verso la tazza per non dargli a vedere il leggero e inevitabile rossore che mi è spuntato sulle gote.

Farfuglio un "ciao" e me ne vado perché se sarei rimasto per lì ancora per poco gli sarei saltato addosso.

Con questo ragazzo nella mente me ne ritorno a casa per lavorare al computer.

~☆~☆~☆~☆~☆~☆~☆~☆~☆

Angolo yaoistaaaaaaa

Saaaalve ragazzi, l'avevo detto ad una di voi, non rigido chi sorratemi 😅 che oggi avrei aggiornato sia questa storia che "amore illegale". Amore illegale l'aggiorno più tardi tranquille. E niente, baci, abbracci e noi ci sentiamo al prossimo capitolo

Shiaooooooo 💟🎀



Quel maid-caffè EreRi/RiRenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora