Perché indugi in malinconie inessenziali?
Si conobbero. Lui conobbe lei e se stesso, perché in verità non s'era mai saputo. E lei conobbe lui e se stessa, perché pur essendosi saputa sempre mai s'era potuta riconoscere così.
Il fatto che mi basti poco per essere felice non significa che mi accontenti delle briciole. Altrimenti sarei un criceto.
Quando lui restava solo un velo di malinconia passava sul suo viso, come le nuvole passano sul sole.
Quei due, così come sono, sono reciprocamente necessari. Ecco, questo modo d'essere é l'amore.
Quando due hanno dormito insieme é un'altra cosa, ci si ritrova al mattino a riaffiorare dallo stesso sogno, si è pari.
M'accorgo che correndo verso la Y ciò che più desidero non è trovare Y al termine della mia corsa: voglio che sia Y a correre verso di me, é questa la risposta di cui ho bisogno, cioè ho bisogno che lei sappia che io sto correndo verso di lei ma nello stesso tempo ho bisogno di sapere che lei sta correndo verso di me.
- E ti sentivi solo?
- Mi mancavi tu.Che pena. Sperare, intendo. É la pena di chi non sa rinunciare.
Sei uno che per principio non si aspetta più niente da niente. Ci sono tanti, più giovani di te o meno giovani, che vivono in attesa di esperienze straordinarie; dai libri, dalle persone, dai viaggi, dagli avvertimenti, da quello che il domani tiene in serbo. Tu no. Tu sia che il meglio che ci si può aspettare é di evitare il peggio.
Vorrei portarti con me.
Resisteresti poco al freddo senza l'afa estiva ma sarebbe un'esperienza diversa, no? Poi ti riporterei indietro, com'é giusto che sa. Ma per un po' ti porterei con me.Ti racconterò le cose che non avrò il tempo di finire di dirti. Solo per quello, per trovare il modo che duri di più. Ti farei guardare il mare freddo, così apprezzeresti il tuo. Ti farei una foto e la lascerei nel cassetto per le volte che avrò voglia di guardarti con i capelli scompigliati e il sorriso accennato. Mangeremmo e dormiremmo poco perché non ci sarebbe il tempo; tutto quello che vorresti cercherei di dartelo. Ti farei esprimere un desiderio e lo esaudirei. Solo uno, perché tre non sarei capace. Ti farei almeno un paio di domande scomode, perché così ti fideresti di me, perché così, se ti telefonassi almeno una volta, sussulteresti un pochino e quando deciderai di andare via, ci sarà almeno una volta in cui vorrai tornare. Vorrei che ti fossi innamorata di me, per chiedermi di restare. Ma forse tu impieghi tanto per innamorarti e allora è per questo che vorrei portarti con me: per farti innamorare. Verresti?
Ora ci rincorriamo, giochiamo a denti stretti. L'amore, ecco l'amore uno dell'altra, una voglia di graffi e morsi l'uno dell'altra, pugni anche, sulle spalle, poi un bacio stanchissimo: l'amore.
Pareva la sola che riuscisse ad accettarlo com'era, forse perché non tentava di darsene una spiegazione.
Era l'amore tanto atteso e adesso inaspettatamente giunto, e così bello da non capire come mai lo si potesse immaginare bello prima.
Alle volte uno si sente incompleto ed è soltanto giovane.
Se alzi un muro, pensa a cosa lasci fuori.
Chi ama vuole l'amore, anche a costo del dolore.
Forse non era il momento. Forse io e te abbiamo un altro tempo.
Sono un pessimo romantico, lo ammetto. É per questo che non sono riuscito a farti innamorare. Lo so che è così. Ho immaginato che potessi bastare io, coi miei modi normali e l'aria spavalda. Fintamente sicura. E del tempo, per spiegarti quello che manca, per farti vedere che ne sarebbe valsa la pena, alla fine. Ho provato, che dire, a farmi scegliere. Ho sperato. Dovevo. Era una possibilità, capisci? Come fare a metterla via, dimenticarla? Forse aspettando, forse non era il momento. Forse io e te abbiamo un altro tempo.
Potremmo essere in giro a passeggiare in una città qualunque, col caldo. Mano nella mano e io dovrei accorgermi del tuo sorriso triste e allora darti un bacio o prenderti il viso e farti fare una smorfia che mimi la gioia. Sorrideresti e il mio desiderio di felicità per te sarebbe compiuto. La verità é che i tuoi sorrisi tristi a me piacciono perché a te stanno bene, perché li sai trattare, li sia adoperare e mettere in fila senza che rompano le righe.
A me é successo questo: non sono riuscito a fare finte di niente, non volevo in fondo. Non potevo far altro che cercare di portarti con me, dal profondo, per egoismo quasi, per farmi stare bene. Anche se sapevo di non potere. Anche se era rischioso. Anche se tu non vuoi, anche se, infine, la tua felicità non dipende da me. E non posso fare a meno di chiedertelo di nuovo. Solo per essere sicuro. Verresti?