1. Il primo giorno..

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15 settembre: inizio della scuola superiore.
Vorrei poter dire di essere contenta, e forse effettivamente lo sono, ma non poi così tanto. Sono pensierosa, ma non ho paura, la paura è una debolezza e io non sono debole.
"Giusy svegliati, farai tardi" dice mia madre.
Mia madre è nata in un bel paesino in provincia di Napoli, e qui ha conosciuto mio padre anche lui napoletano; loro sono nati lo stesso giorno di anni diversi, compiono il compleanno il 25 maggio, diciamo che in comune hanno solo quello stupido numero. Mia madre è abbastanza alta, occhi verde scuro e capelli ricci e color rame.
"Arrivo mamma" urlo io cercando di realizzare che oggi è il primo giorno di un lunghissimo anno di scuola.
Mi alzo e mi guardo allo specchio, oggi sembro più attiva che mai; guardandomi vedo una ragazza abbastanza alta con un fisico non proprio da modella: gambe lunghe ma non finissime e fianchi abbastanza larghi. Guardandomi penso che forse, un po' di paura di non piacere a nessuno, mi sta venendo. I miei capelli sono scuri, quasi tutti credono siano neri, lisci come degli spaghetti e non molto lunghi. Il viso non è molto allungato, ma neanche troppo tondo con qualche brufolo, stamattina stranamente ce ne sono meno del solito, gli occhi marroni tendenti al verde e le labbra molto carnose.

Sono davanti all'armadio e cerco qualcosa che copra i miei orribili difetti. Scelgo un jeans non molto chiaro con una t-shirt nera di uno dei miei gruppi preferiti; il tutto coperto da una felpa con la zip di un colore tendente al rosso che abbino ad un paio di Nike blazer dello stesso colore. La decisione dei vestiti è presa, manca da scegliere cosa fare con capelli e trucco.
I capelli li lascerò sciolti con la speranza che non mi vadano ogni tre secondi davanti agli occhi. La speranza è l'ultima a morire
Per il trucco non mi applico più di tanto, metterò giusto un po' di mascara e la matita sotto l'occhio.

Dopo aver deciso tutto, mi faccio una breve doccia e in meno di venti minuti sono pronta.

Mia madre mi accompagna a scuola in macchina. Ci siamo.
Descrizione del primo giorno?
Riassumo con una parola: ANSIA.
Entro nel cortile della scuola con le cuffiette nelle orecchie, volume al massimo, ho bisogno di calmare i miei nervi; entrando ho l'impressione che tutti mi guardino, questo mi infastidisce. Chissà cosa pensano di me...

Suona la campanella e entriamo tutti nell'atrio; veniamo chiamati uno ad uno per nome e saliamo su per le scale.

Ovviamente, fortuna vuole che ci mettano ad uno dei piani più bassi, almeno questo..

La scuola è molto bella, le aule sono molto grandi e nella mia classe siamo 25 alunni. I professori non sembrano male, ci parlano delle regole della scuola, delle loro regole personali, dei telefoni, del bullismo e blablabla.
I compagni sembrano simpatici; i maschi non sono molti.. ma alcuni sono davvero carini.
Mi manca stare con le mie migliori amiche Nina e Alexia. Loro sono le mie ancore di salvezza.

Alexia la conosco da anni,è una ragazza solare, timida e bellissima. È bionda con i capelli ricci, ha gli occhi verde chiarissimo e porta gli occhiali neri, quasi uguali ai miei. Non è molto alta, quindi mi diverto a stuzzicarla prendendola in giro. Con lei mi diverto tantissimo anche perchè sarebbe impossibile non divertirsi quando si è in sua compagnia. Mi è stata vicina nei momenti di difficoltà. Siamo cresciute insieme ed è stata davvero una salvezza.

Nina, lei è la mia scema. È una ragazza molto alta, con un bel fisico. Ha i capelli color rame, occhi scuri più dei miei anche lei porta gli occhiali e anche lei è stata una delle mie prime amiche. È una ragazza divertente e allegra. Sa come farmi stare meglio e mi appoggia in tutto.
Entrambe sono la mia vita, so di potermi fidare davvero di loro.

Mi fa strano non vederle più ogni mattina, o meglio non vedere Alexia perchè Nina prende il mio stesso autobus quindi ci incontriamo più spesso.

Quando suona l'ultima campanella tutti quanti usciamo correndo e salutandoci con sorrisi finti. Forse non sono così simpatici come sembrava...
Tipo fuori dalla tasca del mio jeans il mio adorato telefono per controllare se mi sono arrivati messaggi e guardando le chat apro per prima quella di mia madre.
"Ehi piccolina, buona giornata💘 "
Mia madre è dolce quando vuole.
Poi apro la chat di Alexia che mi scrive "Devi assolutamente raccontarmi ogni cosa." io le rispondo "Ci vediamo con Nina oggi pomeriggio?" lei mi risponde immediatamente con un "CERTO❤️" io sorrido e mi avvio verso la stazione dove Nina mi aspetta e mi dice la stessa identica cosa di Ale.. Mi sembra quasi una ripetizione ahahah, io le rispondo proponendole di vederci oggi pomeriggio e lei risponde di si con meno entusiasmo di quanto mi sarei aspettata.

Quando siamo sull'autobus vedo Nina molto pensierosa, è quasi triste. Sto iniziando a preoccuparmi ma non voglio romperle i coglioni, quindi non le dico niente.
Non sono una cattiva amica, ma la conosco e quando sta così è meglio lasciare che prima si calmi.

Mentre facevo un tratto a piedi sento il telefono suonare, è una notifica.
La pigrizia mi dice "Dai vedrai dopo il messaggio" ma la curiosità mi dice "Che aspetti, dai, apri quel messaggio"
La curiosità vince e..
"Ehi scema, ho bisogno di parlarti urgentemente. Oggi pomeriggio in centro, non accetto un 'no' come risposta.❤️

Spazio Autrice:
Siamo giunti alla fine di questo capitolo, non è successo molto. Abbiamo conosciuto alcuni personaggi ma viavia li conosceremo sempre meglio. Il messaggio letto può essere di chiunque, per scoprire tutto dovete aspettare domani😌❤️
Spero che questa storia vi abbia incuriosito, andando avanti le cose si complicheranno un pochino, quindi tranquilli non vi annoierà (almeno spero.. AHAHAH)
Detto questo, al prossimo capitolo..

Solo un numeroWhere stories live. Discover now