2. La cioccolata più amara di sempre

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Odio dire di no alle mie amiche, ma questa volta sono obbligata a farlo.

Il messaggio è di Giulia.
Lei è una mia amica, cioè più di una semplice amica... Non la conosco da molto, è la figlia di mio padre, la mia sorellastra. Le voglio bene e credo che anche lei me ne voglia.
Non ci sentiamo spesso ma quando usciamo per fare un giro ci divertiamo sempre molto.

Nina e Alexia sanno di tutta questa storia, non mi odieranno se per una volta dico loro che non posso, quindi scrivo ad entrambe di non potere spiegando brevemente la situazione. Loro mi rispondono di non preoccuparmi, le adoro, riescono sempre a capirmi.

NINA POV'S
Non so se dovrei dirle tutto, l'ho scoperto per sbaglio ed è stato orribile. Voglio parlarne con Ale per vedere cosa ne pensa.

La chiamo e ci mettiamo d'accordo. Fissiamo per le 16:30 nel solito posto: un bel localino dove ci siamo incontrate tutte e tre per la prima volta.
Lei si è accorta che c'è qualcosa che non va, la sento  preoccupata appena le dico che devo raccontarle una cosa.

Penso ad un modo per dirle tutto, ero talmento immersa nei miei pensieri che ho totalmente perso la cognizione del tempo; sono le 16 e io devo ancora fare la doccia.
Sarò in ritardo, come sempre d'altra parte.

Sono le 16:45 e sono quasi arrivata. Ho cercato di sbrigarmi perchè ho davvero bisogno di parlare con Ale, non ce la faccio a tenere tutto dentro.

Arrivata ci salutiamo con un abbraccio e lei mi chiede immediatamente cosa fosse successo. Tiro un sospiro dopo aver raccontato tutto.
Stiamo piangendo entrambe.
"Non posso crederci" singhiozza Ale
"Eppure è così" rispondo io
"Come hai fatto a nasconderlo?" mi chiede
"Non ne ho idea, ma ho ritenuto fosse la cosa migliore. Penso che non sia giusto dirlo a Giusy. Almeno fin quando non ne abbiamo la certezza." le rispondo
Lei annuisce.

Mi dispiace averle rovinato la giornata, quindi cerco di farmi perdonare offrendole una cioccolata calda.

Chiamo il cameriere, lo conosciamo bene, è un bel ragazzo, si chiama Giuseppe e Alexia è stracotta di lui.

Ha 16 anni è abbastanza alto; moro con gli occhi scuri. È un ragazzo simpaticissimo ma un po' troppo sicuro di sè. Ogni volta che veniamo gioca al cane e il gatto con Ale, ma non sono mai usciti insieme.
Penso che starebbero bene insieme ma Giuseppe non deve fare lo stronzo.

"Ehi Peppe, il solito grazie" dico io.
Ale non fa che guardarlo, quindi la provoco urlando "Dai su, fagli una foto. Magari dura di più"
Lei diventa tutta rossa ma è troppo triste anche per rispondermi.

Lui porta le cioccolate e sussurra qualcosa all'orecchio di Ale. Lei sorride, si guardano e sorridono entrambi. Adoro vedere Ale sorridere.

Credo che Alexia abbia gradito più le parole di Giuseppe sussurrate al suo orecchio rispetto alla cioccolata, per entrambe è stata la cioccolata più amara di sempre.

Io la guardo con aria perplessa, ma quando stiamo per uscire capisco che Giuseppe ha chiesto ad Alexia di parlare.
Lei rimane con lui mentre io me me vado a casa mandando un messaggio ad Ale con scritto "ESIGO DI SAPERE TUTTO💘" sorrido mentre camminando ascolto la musica.

ALEXIA POV'S
"Ehi mocciosa"
"Non ho la testa per litigare, Giuseppe" gli rispondo
"Cosa è successo?" mi chiede con aria preoccupata
"Niente di importante, o meglio niente di cui voglia parlare!" dico con tono quasi aggressivo
"Mocciosetta non ti scaldare, se non vuoi parlarne va tutto bene. Quando vorrai io sono qui!" dice sorridendo
È così bello quando sorride.
"Scusa ma credo di dover proprio andare" dico io
"Dai piccola, resta ancora un po'" mi dice prendendomi la mano, sento un brivido.
"Mi dispiace davvero, ma devo scappare" gli rispondo guardandolo dritto in quei suoi occhi meravigliosi
"Dammi il tuo numero" mi dice
"Sembra quasi un ordine" rispondo ridendo
"Lo è" dice ridendo a sua volta

Dopo avergli dato il numero mi saluta con un bacio sulla guancia, io ricambio ed esco.

INTANTO
"Finalmente, da quanto tempo" dice Giulia che mi si avvicina
Sono contenta di vederla quindi la abbraccio. Il nostro abbraccio dura un po'.

"Cosa c'è di così importante?" le domando curiosa
"Niente di che" dice con una vocina strana.
Io le faccio il verso dicendole di dirmi immediatamente cosa fosse successo.
Lei inizia "Beh.."
"Su forzaa, non farmi aspettare." le dico spazientita
"Mi sono fidanzataa" urla facendomi vedere una collana.
"Questa gliel'ho rubata. Mi piaceva davvero tanto e lui non mi ha mai chiesto di ridargliela, la considero un regalo" ride, e rido con lei.
Eppure quella collana mi è familiare, l'ho già vista da qualche parte...

Lei è più grande di me, di due anni e non è una ragazza bellissima, è carina, non lo nego, ma non è 'sto granchè.
Andiamo a farci un giro poi mi riaccompagna in motorino a casa. Lei se ne va verso l'appartamento che condivide con la sua migliore amica Jessica, una ragazza veramente brutta.

Appena arrivata a casa non aspetto a chiamare sia Ale che Nina per chiedere loro come hanno passato la giornata.
Mentre ci raccontiamo tutto, ripenso alla faccia di Nina questa mattina.

Parliamo per quasi tre ore, siamo talmente concentrata a raccontare tutto che non ceniamo neanche.

Quando Ale mi racconta di Peppe tiro un urletto, sono contenta per lei. Davvero.

Parliamo di tutto ma non viene neanche accennato il perchè dello star male di Nina. Tutto ciò mi sembra strano, stranissimo.
Solitamente non ci nascondiamo niente, anche perchè mi sentirei in colpa se non dicessi loro qualche cosa. Forse è solo una giornata no. Infondo capita a tutti, no?

Si è fatto davvero tardi. Decido che è meglio mettersi a dormire. Mando la buonanotte ad Ale e a Nina e mi addormento quasi subito.

Solo un numeroWhere stories live. Discover now