N-buongiorno tesoro, io per tre giorni sono a casa di zia, vuoi venire o te la cavi da sola?
Io- si nonna tranquilla.
Tre giorni di casa libera
WOW
Avrei fatto quello che avrei voluto.
Mi preparo veloce e vado a scuola accendendomi un sigaretta.
Vedo Evan seduto e cammino verso di lui, mi avvicino e vedo vicino a lui una ragazza che gli tiene la mano, ora si stanno abbracciando.
Evan su gira e mi vede. Mi metto a correre.
E- Mel aspetta
Corro ma non riesco a trattenere le lacrime. Arrivo a casa e per sbaglio lascio la porta socchiusa.
Vado in camera e prendo la lama. Taglio, taglio, taglio. Il sangue sgorga dalle mie braccia, vado per terra. Mi fa tutto male, non avevo mai fatto così tanti tagli, non così profondi.
Cado per terra, intorno a me si crea una piccola pozza di sangue.
Evan's pov
Corro più veloce che posso, entro nel portone e trovo la porta di casa di Melanie socchiusa, entro e giro tutta la casa cercandola, vedo una porta con tanti poster, entro. Non posso credere ai miei occhi.
È ricoperta di sangue, piange, piange tantissimo. Mi abbasso e la prendo in braccio.
M- lasciamo stare
Lo dice con un filo di voce
Io- se ti lascio stare non so che fine potresti fare
La porto in bagno e la Poggio nella vasca da bagno. Le prendo il braccio e comincio a piangere anche io, ma in questo momento devo pensare a curarla, sta perdendo troppo sangue.
Apro tutti i cassetti per cercare disinfettante e bende. Li trovo finalmente. Le disinfetto il braccio con l'acqua ossigenata, lei grida dal dolore. Prendo un asciugamano e le asciugo il braccio. Ora io sangue esce in quantità minori, quasi per niente. Prendo delle bende e gliele lego intorno al braccio. La riprendo in braccio e la porto in camera.
Mel's pov
Mi sento male, le ferite non fanno male, ma ho il cuore in mille pezzi, tutto ciò fa schifo. Doveva farmi morire.
E- perché l'hai fatto
Io- mi hai tradita.
Lui mi abbraccia.
E- è una mia amica che si è trasferita in questa città, non la vedevo da tanto.
Mi metto a piangere e lo abbraccio.
Evan mi guarda, prima negli occhi e poi fossa le mie labbra, mi bacia, io gli mordo il labbro e lui mette la lingua.
Alla fine non siamo andati a scuola, siamo stati tutto il tempo a parlare e a baciarci. Sono così felice con lui.Eilà gente, nel prossimo capitolo farò la continuazione della giornata, vi piace questa storia ?
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I miei polsi urlano aiuto
Ficção AdolescenteMi chiamo Melanie Rose, abito a Milano e ho 14 anni. La mia vita non è affatto invidiabile, la felicità non esiste, l'oscurità è la mia casa. Mio padre è morto e mia madre mi ha abbandonata, vivo con mia nonna. A scuola non vengo accettata da nessun...