il primo giorno 2/2 (a scuola)

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La professoressa di matematica assegna degli esercizi (per me impossibili) e chiedo spiegazioni a Cody che sembrava tranquillo nel svolgerli, ci perdiamo in chiacchere senza accorgercene e la professoressa ci riprende "parlate troppo voi ragazzi, facciamo così: Cody vai al posto di Oscar, adesso e niente storie!" Cody sbruffa un po' e si sposta. 

Poco dopo il mio nuovo compagno di banco si gira e mi guarda."Ciao" dice. "benvenuta. Sarah giusto?" domanda.

"Sarah" rispondo "e tu Oscar.." dico a mia volta. 

"Io sono Oscar Evans" si presenta "piacere". 

Entra un'altra prof e poi ci sorridiamo, sottovoce gli parlo "Che materia insegna questa?" domando sussurrando.

"Italiano" risponde a sua volta sottovoce "trova un difetto per ogni cosa" dice facendomi ridere. 

"Ogni cosa? In che senso?" gli chiedo sorridendo.

"Lo vedrai..tanto si lamenta sempre, vediamo oggi.." ride Oscar.

Durante l'ora posso decisamente affermare l'idea che ha lui su questa professoressa.

Durante un cambio dell'ora Oscar mi accenna di una festa, inizio a girovagare con la testa di feste all'americana, bere come non mai, tv, balli e cose varie che si vedono solo nei film ma poi lui mi sveglia da questo 'sogno'.

"Non pensare che grande festa." Mi dice ridendo "Saremmo io, te, il tizio con i capelli blu..come si chiama..." ci pensa un po' su e poi finisce la frase con "Luke ecco, Cody e altre due o tre persone."

"No tranquillo...non ero con la testa in america nono..." risi.

Quando usciamo da scuola andiamo alla mensa dove c'è tutto l'istituto in due sale molto grandi, le ragazze e i ragazzi non sono divisi come nei dormitori quindi potevo mettermi vicino a chi volevo anche se molte ragazze mi guardavano male (forse anche giustamente) perchè ero circondata dai ragazzi, ma che ci potevo fare se conoscevo solo loro? Avevo conosciuto altre due ragazze però non le vedevo, considerando che 'tutto l'istituto' non è un piccolo numero.

Mi si piazza davanti Luke che mi fa cenno con la testa di seguirlo, usciamo fuori e lui inizia a fumare.

"Sei strana" dice dopo aver cacciato il fumo dalla bocca per poi fissarmi.

"Perchè strana? Che intendi?" Chiesi.

"Non lo so, sei strana."

Mi girai per rientrare e poi lui ricomincia a parlare "Strana non vuol dire sbagliata, vuol dire semplicemente che sei diversa dalle altre e le cose diverse danno curiosità a chi ti 'osserva' se così posso dire, di solito questa parola è usata per un significato spiacevole ma è la gente che lo da così brutto, anche io sono strano e la trovo una delle cose più belle.."

"Quindi..è positivo? E' questo che vuoi dirmi?" chiesi perplessa.

Fece un sorriso sghembo e poi spense la sigaretta e andandosene dice "ah, poi lo scoprirai.."

A cosa era dovuto tutto quel mistero? Che fosse collegato al fatto che sono biologicamente un maschio? No, non puo' averlo capito. 

Inizio a pensare a tutti i gesti o cose che abbia potuto dare segno della mia situazione ma non avendo niente in mente tornai dentro e andai al mio tavolo a mangiare.


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⏰ Ultimo aggiornamento: Mar 11, 2017 ⏰

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