ore 7:25
Giorno del primo contatto
Una corsa veloce ed eccomi di nuovo su quest'autobus. I soliti odori, le solite persone e il solito fastidioso rumore dei finestrini mal chiusi che sbattono. Guardo oltre il vetro sporco, il mondo cambiato dal tempo e comincio a pensare; È un flagello il tempo, siamo destinati a svanire, a retrocedere, ogni vita persa è un passo indietro fatto dall'evoluzione umana, è per questo che bisogna lasciare qualcosa che faccia sì che il resto del mondo possa proseguire la strada da te percorsa. I miei pensieri mi allontanano poco a poco dalla realtà, fino a quando Federico mi fa tornare sulla terra dicendomi che dobbiamo scendere, che farei senza di lui o senza le mie cugine Silvana e Lavinia. Scendiamo tutti e quattro dall'autobus e ci ritroviamo davanti alla scuola alberghiera. La via Salvo D'acquisto ha una schiera di scuole superiori: Il classico che contiene le succursali dello psicopedagogico e del linguistico, poi c'è l'alberghiero, lo scientifico e infine la nostra scuola, lo scientifico delle scienze applicate. Una scuola a dir poco interessante direi. Ci facciamo una lunga camminata in salita prima di arrivarci e una volta attraversato il cancello, ci ritroviamo davanti al grande parcheggio dell'edificio, con due giardini laterali ed alberi che si allineano dirigendosi verso l'entrata. La scuola ha una pianta a T e ha tre piani con enormi finestre che durante la lezione permettono di distaccarti un poco dalla monotonia, lasciandoti scrutare ogni singola nuvola bianca del periodo invernale. Il colore della scuola è di un turchese acceso, con dei contorni bianchi. All'entrata ci sono due grosse bandiere Italiane, che come delle parentesi racchiudono il nome della scuola "G. Vallauri". Sempre più vicini, Lavinia mi prende per mano, mi guarda con il suo solito volto allegro e mi domanda.
- Che ore sono Flavio? Speriamo di avere un po' di tempo per fare colazione al bar.-
- Sono le 7:50, abbiamo quindici minuti -
- Ah menomale... non posso passare l'intera mattinata senza aver fatto colazione. -
D'un tratto si avvicina Silvana e dice con tono ironico.
- Se non ti fossi dimenticata di mettere la sveglia ieri, non avremmo dovuto vestici di fretta e uscire di casa senza fare colazione per prendere l'ultimo autobus. - sogghignando.
- Scherza, scherza... La prossima volta la mette Flavio la sveglia. - Risponde prontamente Lavinia.
Loro sono due ragazze veramente adorabili, siamo cresciuti insieme dopo che mio zio si è trasferito dal Piemonte ed ha trovato casa vicino a noi quando avevo solo due anni. Le mie cugine avevano ancora pochi mesi ed è impressionante come da piccolo mi sia legato cosi tanto a loro, sono come delle sorelle. Tutti e tre condividiamo la nostra passione per il cinema e molto spesso rimangono a dormire da me per vedere qualche film o criticare i nuovi horror, che ormai di horror hanno solo il nome. Entrambe eccellono a scuola ed hanno una passione per la musica, frequentano addirittura una scuola di canto. Numerose volte mi hanno chiesto di andare con loro per via della mia voce melodiosa, ma sinceramente io canto soltanto quando sono felice o non ho niente da fare.
Entriamo a scuola e davanti, il bar ci attende. Cornetti, panini, tramezzini, frutta e chi più ne ha più ne metta. Ogni giorno il profumo proveniente dal bar, quasi costringendoci, ci fa venire fame. Ci avviciniamo al bancone e Lavinia inizia a ordinare.- Un latte macchiato ed un cornetto semplice grazie. -
Si gira e ci chiede.
- Voi cosa ordinate? -
- Io lo stesso che hai preso te. -
Risponde Silvana.
- Io un cappuccino ed un cornetto con marmellata ai frutti di bosco. -
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La storia delle tre anime
Gizem / GerilimFlavio è un ragazzo di diciotto anni con il massimo dei voti a scuola, una famiglia che lo adora ed un migliore amico e due cugine di sedici anni con cui passa la maggior parte del tempo. Ogni mattina è costretto a sentire le solite assillanti conve...