Diego vedendomi girata guardò nella mia direzione e lo riconobbe.
Si mise di fronte a me e mi strinse forte a sè, quasi come per proteggermi, così io scoppiai in un pianto liberatorio stringendomi forte a lui.Mi portò fuori e mi accese una sigaretta mettendomela poi tra le labbra.
Io tenni la testa bassa senza dire una parola, e mi abbracciò di nuovo: -"Ti prego basta piangere, non riesco a vederti così! Lascia perdere quel coglione, non merita nemmeno le tue lacrime!"- mi rassicurò asciugandomi le lacrime.
Io annuii imbarazzata nonostante lui mi avesse visto addirittura in condizioni peggiori.
Lasciai finire la mia sigaretta a lui, rimanendo tra le sue braccia e dopo poco entrammo nel locale di nuovo.
-"Dai vai a sciacquarti la faccia in bagno e torna qui, ti aspetto e beviamo qualcosa io e te, ok?"- mi disse stampandomi un bacio in fronte.
Andai in bagno e fortunatamente era vuoto; andai a chiudermi in uno dei bagni sudici e aprii la borsa: presi svariati antidolorifici dato che la testa mi stava esplodendo, li mandai giù senza acqua e successivamente andai a risciacquarmi il viso.Tornai da Diego al bancone del bar, facendomi spazio tra la folla di gente.
-"Stai meglio? Vieni qui."- mi abbracciò ancora una volta per poi sorridermi.
Il suo sorriso era contagioso, quindi non potei fare a meno di sorridere anche io con lui.Bevemmo un bel pò, tanto che mi invitò a ballare pur di non vedermi giù di morale: Diego che ballava era la svolta, lui solitamente stava sui divanetti a guardare noi che ballavamo.
Dopo poco iniziai a barcollare, non capivo più nulla di cosa stesse succedendo, e successe tutto in pochi secondi.
Mi tenne su finchè andò a cercare gli altri per avvisarli che mi avrebbe portata a casa, mi prese in braccio e una volta fuori mi caricò in macchina.
-"Sei ubriaca fradicia, andiamo a casa."- mi prese la mano e me la tenne per tutto il viaggio mentre io mi addormentai.***
DIEGO POV'S.Arrivammo a casa e mi accorsi che si era addormentata, dovetti dunque prenderla in braccio prendendo anche la sua borsa.
Entrai e la misi a letto e quando andai per mettere la sua borsa sulla scrivania, notai all'interno di essa delle medicine aperte: erano dei semplici antidolorifici ma che in passato l'avevano rovinata.
Pensai che potesse averne presi abbastanza da ridursi in questo stato, cosí andai a svegliarla e la portai in bagno per farla vomitare.-"Ti preg.....ti prego no! Non voglio!"- intuí quello che stavo per farle, l'avevo sempre fatto in passato, doveva espellere tutta quella merda che aveva ingerito.
-"Devo! Stai da schifo! Sei una cretina a prendere quella roba!"- le legai i capelli e le infilai delicatamente due dita in gola facendola vomitare.
Mi girai dall'altra parte per non rimettere anche io e le accarezzai la schiena.
Dopo alcuni minuti finí, era una cosa rivoltante ma ormai ci ero abituato da anni.
La feci cambiare nonostante fosse devastata e la portai con me in cucina dandole alcuni rimedi per farle passare la sbornia, e dopo un pò si riprese: -"Stanotte dormi con me, non voglio stare sola."- mi disse quasi con le lacrime agli occhi.
-"Starò con te, va bene, ma basta fare stronzate! Veramente, ti prego!"- la strinsi a me accarezzandole i capelli.
Lei annuì e ci diressimo in camera.
Spensi la luce, ci infilammo sotto al piumone e subito mi strinse a sè: mi accorsi che aveva il respiro affannoso.
-"Cos'hai?"- chiesi preoccupato. -"Nulla, sto bene."- disse con la voce tremolante.
La strinsi, capìì subito che stava piangendo di nuovo.
-"Basta piangere, ci sono io con te, non ti lascio. Supereremo tutto come abbiamo sempre fatto."- le baciai ripetutamente la fronte per rassicularla mentre le accarezzai i capelli con le mani.
-"Grazie, ti voglio un bene infinito. Sei la mia forza."- sospirò e si tirò le coperte al viso.
Alla fine, mi accarezzò il viso e si posò sul mio petto per addormentarsi poco dopo mentre io la strinsi a me.Stranamente quel silenzio mi trasmetteva tranquillitá, nulla di negativo perchè sapevo che per lei ci sarei stato fino alla fine, nel bene e nel male, come lei per me.
Mi addormentai anche io qualche istante dopo, continuando a stringerla a me.
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I Refuse To Sink • Diego Fainello.
FanfictionUn'amicizia nata anni fa, da quando praticamente lei nacque. Lui 29 anni, lei 21. Lui musicista, componente del duo dei Sonohra, vincitori di Sanremo giovani nel 2008. Lei ragazza piena di passioni, con una vita estremamente complicata, il contrario...