Un nuovo inizio.

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LOLLY POV'S.

Venni svegliata nuovamente dal temporale e spaventata mi girai e mi strinsi a Diego.
-"Ehi"- mi strinse a sua volta e mi stampò un bacio sulla fronte con gli occhi ancora chiusi.
-"Ciao"- mi accoccolai al suo petto.
-"Come stai? Ti sei ripresa?"- aprí gli occhi per guardarmi e mi alzò il viso con la mano.
-"Certo, mi sei stato vicino. Comunque sono in debito, perdonami solo se a volte sono come sono, prima o poi crescerò anche io."- abbassai lo sguardo.
-"Non scusarti, ti conosco bene e so come sei. Lo sai che non ho mai avuto problemi a starti vicino quando avevi momenti del genere e di certo non me ne faccio ora. Anzi, sai che voglio aiutarti a stare bene, e devi ancora riprenderti del tutto."- mi accarezzò il viso guardandomi con il suo sguardo rassicurante, in quegli occhi nocciola potevi perdertici, e qualsiasi cosa ti dicesse mentre ti guardava cosí, poteva risultare rassicurante e vera.
-"Dai andiamo a fare colazione, il mio stomaco sta protestando!"- disse alzandosi e scendendo dal letto mentre io mugugnai coprendomi e sprofondando con il viso nel cuscino.
-"Daiiiii, alzati!"- mi prese per le braccia e mi tirò giù dal letto.
-"Dai che palle, ma fa freddo!"- misi il muso e sbuffai. Lui mi tirò per un braccio e mi portò in cucina.
Accesi la televisione su un canale musicale ed iniziai a preparare latte e caffè mentre lui mise le cose in tavola.
Mi sedetti sul bancone della cucina per aspettare che fosse pronto il caffè e mentre guardavo verso la tv Diego si mise davanti a me.
Quasi confusa mi girai e vidi che mi stava guardando in modo strano, ma non capivo esattamente come.
-"Ma che fai?"- dissi immobile.
-"Eh.....le.."- sbattè le palpebre nervosamente guardandomi.
-"Ou ma che hai?! Si può sapere?"- allungai una mano per scompigliargli i capelli.
Si avvicinò ancora e mi guardò le gambe, notai che ancora rintontita dal sonno non avevo messo i pantaloni e mi immobilizzai.
-"Dai ma non è la prima volta che mi vedi cosí insomma...... Non è roba nuova......"- dissi in imbarazzo.
-"Dovevo solo prendere le tazze...."- si ricompose e si avvicinò ancora di più quasi appoggiandosi. Questa volta i nostri visi erano a dieci millimetri di distanza, accorgendomene ebbi un sussulto al cuore.
Non parlammo più, mise le mani sul bancone e mi guardò intensamente negli occhi appoggiando il suo naso al mio.
Il suo sguardo cercò approvazione per alcuni secondi, mi morsi il labbro inferiore e mi baciò mettendomi una mano sulla nuca, io feci lo stesso avvinghiando le mie gambe ai suoi fianchi.

Quel bacio diventò sempre più intenso, ed ebbi quella strana sensazione allo stomaco come se avessi aspettato questo bacio tutta la vita.

Mise le sue mani sulle mie gambe e a poco a poco salì andando sotto la felpa, facendomi rabbrividire ad ogni carezza mentre con le mie andai a stringere le sue possenti spalle scendendo ad accarezzare le sue braccia.

Si staccò dal bacio, mi guardò intensamente negli occhi per poi volgere lo sguardo verso il fornello.
-"Il caffè è pronto...."- mi baciò nuovamente e mi accarezzò le labbra con il pollice.
-"Si andiamo...."- mi morsi il labbro inferiore guardandolo, scesi dal bancone rimanendo sotto al suo sguardo per la mia scarsa altezza e mi sedetti a tavola.
Lui prese le tazze e ci versò il caffè andando poi a sedersi.
-"Io ti voglio qui però, vieni?"- mi fece segno di sedermi sulle sue gambe e senza esitare mi alzai, presi la tazza e andai a sedermi su di lui.

Mi prese la mano e me la strinse, e fecimo colazione così, in silenzio guardando la tv, godendoci quel momento.
Credo che momento migliore non sia potuta esistere, mi sentivo veramente felice, perchè sentivo che questa sarebbe stata una svolta nella mia vita.

-"Devi proprio studiare oggi?"- disse stringendomi a sè con il braccio con cui stava tenendo la mia mano.
-"Mah, dovrei in teoria, ma nulla di tanto importante"- mi girai per guardarlo e gli sorrisi -"come mai?"- domandai.
-"Volevo passare il pomeriggio appiccicato a te, me lo permetti?"- rise stringendo la mia mano.
-"Può essere, chissá."- sorrisi baciandogli la punta del naso.
Finimmo di fare colazione, e una volta sistemato tutto andai verso la camera.
-"Dove vai?"- disse lui afferrandomi il braccio.
-"A lavarmi, che dici?"- risposi ridendo.
-"Allora vengo a farti compagnia!"- si avviò verso il bagno ridendo ed andò a sedersi sulla finestra.
Io lo seguii e mi tolsi la felpa entrando in doccia, -"Ma il resto non lo togli?"- mi chiese curioso.
-"Si"- uscii con la testa dalla doccia, buttai a terra il resto guardandolo e chiusi la porta -"Ma dai, cosí non è giusto!"- rise.

I Refuse To Sink • Diego Fainello.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora