~CAP.1~

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Tick,tick,tick.
La mia matita che picchietta a ritmo sul banco.
Anche la quinta ora è passata,ora cerco di soppravvivere alla noia e alla paura di un interrogazione a cui naturalmente non ho studiato.
Ah si certo,sono Lidia,e sono in seconda superiore anche se in teoria a quest'ora dovrei essere in terza.
GRAZIE DEBITI.
Vivo con i miei genitori anche se non si può proprio usare il verbo "vivere" con loro.
Mi sfruttano come una sottospecie di schiavetta personale e questa cosa mi fa letteralmente andare su di giri.
Certe volte vorrei urlare,prendere e andarmene ma poi ci ripenso e mi viene in mente mio fratello Dan.
Lui ha 19 anni ed è messo come me,se non peggio.
L'unica cosa positiva è che ha un lavoro e lo pagano abbastanza per mantenere anche me.
Mia madre è una sottospecie di drogata,mentre mio padre è un alcolizzato.
Io e Dan quando quei due individui iniziano a litigare prendiamo e andiamo nel nostro rifugio,una piccola casa in mezzo al bosco che costruimmo con mio nonno,l'unica persona della mia famiglia che davvero mi manca e che ho sempre apprezzato.
Tornando ad oggi.
Mi sta fissando la prof e io,a mia volta,inizio a fissarla.
Senza accorgermene inzio a masticare la cicca che avevo in bocca dall'inizio della prima ora.
"Signirina Duncan,sputi la cicca."
Perchè mi da del lei.
Non vede che ho sedici anni e non settanta?
Senza fare troppe storie mi alzo e vado a buttare l'aggeggio ormai senza sapore che si stava sciogliendo sotto la mia lingua.
"Non si sente meglio ora?"
"Mi sentirò meglio quando lei se ne andrà a fanculo"gli sorrido in faccia.
"Ops l'ho detto ad alta voce?"dico subito dopo mettendomi la mano davanti alla bocca con una faccia da finta dispiaciuta e facendo alzare delle risatine da tutti gli angoli della classe.
"Fili subito in presidenza!"urla la professoressa a disagio.
"Prof tranquilla puoi darmi del tu,ormai sono tre anni che ci conosciamo"dico prima di uscire.
Inzio a camminare in modo lento per il corridoio finche non incontro mio fratello.
"Che hai fatto?"mi chiede lui mettendomi le mani suelle spalle.
"In poche parole ho mandato a fanculo la professoressa di scienze...ops.
Tu?"
"Niente..devo andare in bagno"dice prima di abbandonarmi.
"Si ciao anche a te eh..stronzo"
"Ti ho sentito"sento urlare dal bagno.
Sorrido tra me e me e torno a percorrere il tragitto per arrivare dal preside.
Busso alla porta in attesa che qualcuno si faccia vivo.
Finalmente viene ad aprirmi una segretaria.
"Cazzo alleluja stavo diventando il sosia di thutankamon a stare la"dico.
Appena entro nella stanza trovo un ragazzo seduto davanti al signor Smith.
"Ahh,Lidia quale buon vento ti porta qui oggi?"
Guardo il ragazzo mal capitato con un occhio nero e le nocche rosse e tagliate.
Aveva i capelli mori,un po' scompigliati e gli occhi...beh l'occhio ancora sano di un azzurro intenso.
Rimango a fissarlo fino a quando non mi indica la sedia,e a quel punto,dopo essermi assicurata di aver fatto una bella figura di merda,mi siedo.
"Cos'hai fatto Duncan"mi chiede il preside sporgendosi in avanti.
"Beh,vuole che glielo dico a modo mio o in modo delicato?"
"Non mi interessa basta che me lo dici"
"Ok..ho gentilmente mandato a fanculo la professoressa Tyler.
Ma non volevo offenderla eh"
"A quanto pare l'hai offesa.
Senti Duncan è già la terza volta questa settimana che finisci in presidenza.
Vuoi essere ribocciata?"
"Beh..."
"Non rispondere.
Cambia atteggiamento o finisce male,ora tutti e due,fuori dal mio ufficio e non fatevi più vedere"
Mi alzai e uscì per prima.
"Che hai fatto alla mano?"dico senza pensarci.
Il ragazzo mi squadra dalla testa ai piedi senza rispondermi.
"Ehi,non parlare troppo eh.
Non è che ti ho chiesto se hai la mamma troia."dico andando al mio armadietto.
Sento una risatina e quando mi rigiro mi trovo la sua mano puntata verso di me.
"Scott"dice.
"Lidia"stringo la mano del ragazzo.
"Quindi che hai fatto"
"Rissa,con alcuni ragazzi,niente di che."
Mentre mi parlava vidi mio fratello uscire dalla classe e farmi cenno con la testa di raggiungerlo.
"Senti Scott è stato un piacere ci vediamo,ciao."
Prendo lo zaino e corro dietro Dan.
"Che succede"chiedo con il fiatone.
"Mamma e papà hanno fatto un incidente"dice senza guardarmi in faccia.
"Come stanno."
Chiedo.
"Dan,come stanno!"mio fratello continua a guardare in basso senza dare segni positivi.
"No...NO!"
mi prendo i capelli tra le mani e inizio a singhiozzare,fino a quando le lacrime non scendono come cascate.
"Shh stai tranquilla Lidia"mi abbraccia.
"E adesso come faccio...con chi sto.."
"Ci sono io Lidia,ci sono io."dice baciandomi la testa.
Torniamo a casa e stiamo tutto il pomeriggio sul letto a guardare programmi noiosi e senza senso sulla tv fino a quando le palpebre non si fanno pesanti e non riesco più a tenerle aperte.

Allora.
Sono martina.
Sono una fangirl alquanto accanita.
Shippo la newtmas come se non ci fosse un domani e anche la destiel(chi segue supernatural capirà)
Ascolto metal,scream e certe volte rap americano.
Ho inziato a scrivere questa storia(basata su cavalli anche se ancora non se ne accenna ancora ma vabb)grazie/a causa de _la_ladra_di_libri,dipende tutto da come andrà la storia.
Buona lettura😊

A Lifetime To Ride.Where stories live. Discover now