Beast (1/2)

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Raven's Point Of Vision (pov)

Sto passeggiando nei corridoi della Torre. C'è una strana atmosfera, una strana aura nell'aria. Non so cosa sia.
Arrivo davanti la camera di Beastboy, sento degli strani suoni, forse singhiozzi. Mi dispiace tantissimo, ma probbabilmente sono stata proprio io a farlo soffrire. Ho esagerato questa volta, non se lo meritava, una lacrima percorre le mie guance.
Continuo a camminare, sono quasi arrivata alla sala comune, quando un frastuono seguito da un urlo, mi fanno girare di scatto. Mi metto in posizione di combattimento, pronta a colpire. Ma non ne ho il tempo. Un ombra. Un colpo netto. Poi il buio totale.

Mi risveglio, dove sono? non capisco... è tutto così, confuso...

Vedo luci, colori strani, non c'è niente intorno a me, mi alzo, non sento il mio corpo, eppure sento un dolore alla testa, non un normale mal di testa, ma neanche il dolore che si prova quando si riceve una botta, è indescrivibile

A un certo punto il posto intorno a me comincia cambiare. Si forma un tunnel, alla fine vedo una luce, e così strana, invitante, viene voglia di raggiungerla, toccarla, e farsi avvolgere da essa. Comincio a camminare, voglio poterla toccare,capire queste strane sensazioni.

Quella luce mi attrae così tanto... tanto...

Continuo a camminare, sempre più felice, sempre più decisa, lasciandomi alle spalle lo strano mal di testa, è una luce bianca, pura.

È così bella e calmante, manca così poco, l'ho quasi raggiunta, non vedo l'ora, sembra come se sto per compiere il mio ruolo, raggiungere il mio scopo, poi, poi crollo a terra,  sempre se quella possa essere definita terra... infine, il buio...

Beastboy'sPOV
Sta succedendo di nuovo, no, non posso! continuare così non posso! non voglio... Rischio di fare male a qualcuno... Di fare male a lei.
NO! non a lei! no! non voglio! non posso! non ancora! no!

M-Maledetto Adonis! perché mi hai fatto questo?! Se non era per te, per quella stupida lotta, per quella stupida rapina, quelle sostanze chimiche, quella confusione, quel dolore... no basta! mi fa male ricordarlo! rischio di perdere il controllo... Ancora...

Eppure se non fosse stato per quella notte sarei ancora normale, beh, più o meno, sarei ancora verde, con le zanne e gli artigli... ma avrei non avuto problemi! con la rabbia, con la bestia, col controllo, con gli istinti primordiali...

Oggi lei si è arrabbiata più del solito con me, ha scatenato la sua parte demoniaca, mi ha picchiato e scaraventato fuori dalla finestra, sono finito in acqua, ancora, ormai non sento più il dolore fisico. Purtroppo sento ancora quello interiore, però la amo, la amo troppo, però so che lei non potrà mai ricambiare.
Come può una dea come lei, abbassarsi al livello di un buffone, che è costretto a comportarsi sempre in modo infantile e immaturo? io, io, non sono veramente così lo faccio per nascondere il dolore, ognuno ha reazioni diverse al dolore, lei supera il dolore meditando, io non ci riesco, io per controllare il dolore, lo devo nascondere dietro un sorriso.

Però anche se la amo, la Bestia cerca di uscire, vendicarsi.
Io non riesco più a contenerla, sta diventando più forte di me, non ce la faccio più, comincio a piangere, tanto.
Mi ero promesso di non farlo più, ma, beh, a quanto pare non so neanche mantenere una promessa.

Sento dei passi nel corridoio, poi un odore, un profumo, è lei. Mi asciugo le lacrime con il dorso della mano ma continuo a singhiozzare, la sento fermarsi, poi riprende a camminare. Ecco la prova che non mi ama, non si preoccupa per me, e a stento pensa a me come un amico.
Fa male, no! ce la sta, ce l'ha, ce l'ha quasi fatta! no! no! no! sta per uscire... non ce la faccio... no... ti prego non farle niente...

Sento le mie ossa modificarsi, non ce l'ho fatta... poi, il buiom
Quando la Bestia si ritira, mi ritrovo davanti uno spettacolo a dir poco terrificante, una Raven svenuta e piena di sangue a terra, comincio a gridare disperato, cado in ginocchio e la abbraccio.

Perché, no, perché mi hai fatto questo? no, non è giusto.

L'hanno portata in ospedale, la stanno curando, io ho così tanta paura di andarla a vedere, così paura, è solo colpa mia, mia! mia perché l'ho amata, mia perché non sono riuscito a trattenere la Bestia da farle del male, per un motivo così futile poi... un amore a senzo unico.

Sono un mostro, lei una volta mi disse che saper controllare quella bestia, sapere quando tirarla fuori, mi avrebbe reso un uomo, beh a quanto pare non sono e non riuscirò riuscirò mai a divenire un uomo.
Sto piangendo. Tantissimo, più di quanto abbia mai fatto.
Sono chiuso in camera da tre giorni, da quando me lo hanno detto, non esco neanche per mangiare.
Cyborg, Cyborg viene spesso a bussare alla mia porta cercando di tirarmi su il morale, di farmi mangiare qualcosa, ma non ho fame.
Non potrei mai mangiare sapendo che lei, lei per colpa mia è, è in coma. ..
Sono tre giorni che è in coma, tre maledetti giorni, non posso.
No, non posso continuare così, mi manca troppo, forse domani la andrò a trovare, ma mi fa troppo male anche solo pensare di vederla su quel lettino, in quella stanza bianca su un letto bianco, e sono così, così, ancora, la mia mente ancora non ci può credere, è solo colpa mia.
Oggi Star mi è venuta a chiamare, voleva andare a trovare Raven... ho detto si, mi sono preparato, per la prima volta in quattro giorni, sono uscito dalla stanza. Purtroppo oggi non accettavano visite.
Star, Star ha cercato di farmi mangiare il suo budino della tristezza. Gli altri non mi capiscono non capiscono come mi sento solo lei poteva veramente capirmi eppure proprio lei è in coma per colpa mia. .. Perché io non l'ho saputa proteggere, perché ho perso il controllo. Mi manca troppo, mi alzo dal letto, apro la finestra e comincio a volare, non mi importa cosa dicono i medici, la devo vedere.

Sono dovuto atterrare, l'ospedale è troppo distante per le mie ali, devo fermarmi, andrò a piedi.

Non riesco più a correre, mi fanno male i fianchi, le gambe, i piedi... troppo tempo senza muoversi per uno che è abituato ad allenarsi tutti i giorni, per uno che è abituato a correre avanti e indietro per i corridoi della torre, ridendo e scherzando... già...

Finalmente sono arrivato davanti all'ospedale, non ce la faccio più, inizio a sentirmi male, la testa pulsa, svengo.

Forse Un Giorno...Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora