6 Capitolo

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NATASHA POV
Mi sveglio verso sera sentendo dei rumori, non ci faccio caso e sveglio anche Dylan. È proprio un bel ragazzo.
"Buonasera piccola"
"Ei Dylan"
"Hai fame?"
"Un po"
"Dai allora scendiamo a cenare". Non me lo faccio dire due volte che subito sono già giù con lui.
All'improvviso arriva una chiamata, non è il mio telefono bensì quello di Dylan ma è quello di casa.
"Pronto?" Dice
"Si... ok... sisi, no... ok, si grazie.. no, ok, ok, si ho capito" inizia a spazientirsi
"Ah si ok. Ok. No.. non lo so. Ok salve.. okok buonaserata" chiude la chiamata e si gira sorridente verso di me "hem... tutto ok?" Dico
E lui "per due settimane non c'è scuola!" Insieme ci mettiamo a saltare per la goia

*DOPO 1 SETTIMANA*
Io e Dylan abbiamo passato la settimana vedendoci sempre. Al mattino mi svegliavo alle 9, mi vestivo, facevo colazione, mi portavo avanti con la scuola, pranzavo e correvo a casa di del mio ormai ragazzo. Ebbene si, il mio bullo è il mio ragazzo. Sono vittima del MIO bullo.

Oggi c'è un processo contro Dylan. I genitori di Robert l'hanno denunciato.  Io e Dylan siamo un fascio di nervi, dobbiamo prepararci e partire alle 8:30 per essere in tribunale alle 9.
Perché DOBBIAMO? Perché lo accompagnero', lui è maggiorenne ormai e i suoi genitori se ne sbattono del proprio figlio.

Sono molto puntuale, mi sono messa un vestito stretto non troppo elegante lungo fino alle ginocchia, giacca in pelle bianca e ballerine nere.
Esco e trovo Dylan vestito con pantaloni neri, giacca nera e camicia bianca. Ma manco fosse un funerale.
Ci avviamo con la sua macchina e arriviamo in tribunale 10 minuti prima dell'inzio.
Il processo dura 1 ora e mezza e dopo attimi di ansia il verdetto del giudice reputa Dylan.............. colpevole
No scherzo, non colpevole.
Siamo molto felici entrambi!
Torniamo a casa per festeggiare.
Verso le 21 stiamo preparando cena a base di pollo e patatine, é un bravo cuoco.
Dopo aver mangiato ed esserci cambiati con abiti piu comodi, ci sediamo sul divano e ci accocoliamo l'uno all'altro. Decidiamo di mettere un film e optiamo per "Io, robot" film con Will Smith. Verso la fine ci addormentiamo e a risvegliarci è il cane che abbaia in modo insistente e cattivo.
Dylan ha detto che succede solo se c'è un intruso.
"Tesoro, stai qua esco io." Dice
"Nono non andare stai qua ti prego" piagnucolo
"Senti, non succede nulla stai tranquilla" ribatte.
Contro voglia lo faccio andare. Apre la porta e con cautela esce

DYLAN POV
Sono sul pianerottolo a guardarmi in giro e ciò che vedo è solo il cane che abbaia. Decido di fare il giro della casa allora.
Vedo un'ombra e con cautela la seguo senza farmi sgamare.
Ammetto di avere un po paura

NATASHA POV
Dylan è 5 minuti che è di fuori e io sono davvero preoccupata. Pur sempre controvoglia esco e lo cerco.
Ad un certo punto sento
"Che cazzo ci fai tu qua?!" Questo è Dylan
"Dylan, Dylan, Dylan tu non lo sai, ma mi sto vendicando per ciò che hai fatto a Robert." È una voce famigliare. Chiudo gli occhi e ci penso, ah oddio no. È l'amico di Robert, colui che mi ha tirato il dizionario in testa.
"Cosa vuoi farmi, eh?" Dylan...
"Ucciderti AHAHAHAHAH no?" Dice l'altro
Dylan sgrana gli occhi, è impaurito, lo vedo e non può succedergli nulla.
"NOOOOOOO!" Urlo correndo verso di loro.
Ad un certo punto cado a terra, sono inciampata e mi sono fatta beccare.
"Natasha!!!!!" "Dylan!!!!!!"  Urliamo
Quell'essere spaventoso si avvicina a me piano piano con la pistola puntata su di me.
Inizio a piangere "T-ti prego... n-on uccidermi" dico tra i singhiozzi
"Ti prego Matt, lasciala stare non farle del male uccidi me!" Parla Dylan.
Matt, così si chiama, vuole uccidere me. L'ho capito. Vuole farlo soffrire.
Io continuo a piangere, vedo Dylan all'attacco, corre verso di me ma Matt gli spara alla gamba con conseguente caduta del mio povero ragazzo. "AAAAAAAH" urla accasciandosi a terra. "DYLAN" urlo e piango rialzandomi e correndo verso a quel  mostro ma poi è solo buio.
Per sempre.

DYLAN POV
Le ha sparato. Le ha sparato.
Sono impalato, non respiro.
Arriva la polizia e ambulanze e nonostante la gamba dolorante mi alzo e 'corro' dalla mia Natasha. "Ti prego, ti prego svegliati!" Piango e urlo. È bianca.
I paramedici mi precedono e cercano di rianimarla. "Non c'è polso!" Urla uno di loro.
Piango piango e non capisco più nulla.
È bianca. E così per sempre.

ANGOLO AUTORE:
Oh... la fine del libro è questa a seguire l'epilogo e poi un paio di info alquanto interessanti ;)
Che ne pensate?! Fatemelo sapere qui sotto e tante ☆☆☆
Ps: Buon Natale, che regalo avete ricevuto?

-Daisy

Vittima Del Mio BulloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora