Morning

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-Be-Beep Be-Beep....- la mia maledettissima sveglia. sento gli occhi pesanti, le braccia non rispondono ai comandi, insomma uno schifo. Io sono Elena, ma in molti mi chiamano Ele, per risparmiare tempo. Oggi e' il mio primo giorno di scuola in questa nuova città' e sono un po in ansia, ma non più' di tanto. Ovviamente sono l'unica sveglia in casa dato che abitiamo non molto vicino alla scuola e io ho la mania di dover essere perfetta per andare a scuola, mi sveglio alle 6 -maledette- e 30. Vivo con mio padre. E lui dorme beatamente, mentre io sembro un maledettissimo zombie. Faccio colazione, mi lavo, mi vesto, mi trucco, e poi parto per una giornata fredda, e scolastica.

Arrivata a scuola, controllo ancora sul telefonino se il posto e' quello....si..si e' giusto, mi sembra a posto. Tutte quelle facce estranee, nessuno che sa chi sei e quello che hai fatto, una pacchia. Puoi essere chi vuoi, puoi decidere di far sapere agli altri quello che ti pare della tua vita. Sorvolando il mio poema mentale, la scuola sembra a posto. Entro, chiedo informazioni per la mia classe, - devi andare al primo piano- dice una bidella un po' distratta da qualcosa dietro di me, - ah! Ma sei scemo?! Fai Piano!- impreco sentendo una forte spinta da dietro, mi sono ritrovata con il naso a pochi centimetri da un bancone che ho notato solo adesso, mi giro, e vedo un ragazzo alto, capelli neri, occhi azzurri più' del cielo, un piercing al labbro, e al naso, con le cuffiette nelle orecchie,forse e' per questo che la bidella era cosi' distratta, appena mi sente imprecare, oppure dato che ha le cuffiette, ha visto solo la mia faccia spazientita, con aria colpevole si tira via entrambe le cuffiette e dice con una faccia da cucciolo bastonato - Mi dispiace tanto!, non volevo davvero avevo la testa tra le nuvole.-, in quel momento credo di aver avuto una faccia, più' che colpita, allora presa dal senso di colpa dico - No guarda non fa niente, scusami tu se ti ho urlato addosso.-, fa un cenno con la testa si rimette le cuffiette e se ne va verso la sua classe, vedo che sale le scale quindi probabilmente sarà al mio stesso piano. Comincio a salirle anche io, ovviamente con le cuffiette nelle orecchie. Ascoltandomi un brano che ascolterò finche' non vomiterò l'anima.

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