Ranya's Xmas

Note:

Anche le Ranya si meritano un po' di gioia... e in questo caso direi che è tanta!! Quindi se volete proseguire a leggere questa shoot siete avvisati... chiudetevi in camera lontano da occhi indiscreti e preparatevi a dover affrontare una doccia fredda alla fine prima di ripresentarvi in pubblico.

Buona lettura...

Pai

ANYA P.O.V.

Uno strano rumore di campanelle inizia a turbare il mio sonno, una melodia festosa ed allegra attacca, e poi una voce calda e gioiosa inizia a intonare "Jingle bell's". A fatica apro le palpebre sbattendole un paio di volte, da parte a me il letto è già vuoto, non mi sono nemmeno accorta che ti sei già alzata. Mi volto nella direzione della musica che mi ha disturbata, e mi accorgo proviene dalla mia sveglia. Come tuo solito ti sarai divertita a cambiargli la suoneria per farmi un dispetto, scegliendo questa canzone che rincara l'atmosfera Natalizia.

Oggi è la vigilia di Natale, ed ho ancora un mucchio di cose da sistemare per domani. Arrivata in soggiorno mi accorgo che in casa non c'è più nessuno. Dalle grandi vetrate del loft, noto che qualche fiocco di neve comincia a fluttuare nel cielo coperto di Manhattan, posandosi ad imbiancare le cime dei grattacieli.

Lexa mi aspetta per lo shopping di regali dell'ultimo minuto, e poi assieme raggiungeremo gli altri sulla 5th Avenue.

Io Lexa e Lincoln siamo cresciuti assieme, loro anche se non biologicamente parlando sono tutta la mia famiglia. Dal niente e contro ogni probabilità della vita ci siamo creati un futuro, ed ora abbiamo ognuno la sua brillante carriera e tre meravigliose ragazze a rallegrarci la vita.

Dopo essere passata a prendere mia sorella, e aver girato ore per il centro commerciale a prendere i regali per i bambini, finalmente è giunto il momento di passare a qualche negozio più interessante... Trascino Lexa con me a comprare della lingerie per passare una notte meno tradizionale e decisamente più piccante, ma poi mi tocca seguirla ed accompagnarla in gioielleria per comprare il regalo alla sua Clarke. Mia sorella ed io, abbiamo proprio idee diverse di romanticismo, a volte mi chiedo come faccia a non nausearsi da sola con tutta quella dolcezza. Alla fine mi sorprendo di me, e faccio una follia. Chissà forse sarà colpa dell'aria festosa natalizia che ha rammollito il Grinch che c'è in me.

Mangiamo qualcosa al volo, e svelte ci dirigiamo al St. Patrick. Questo posto non sembra cambiare mai, tutte le volte che torniamo padre Titus ci tratta come i ragazzini sperduti che eravamo un tempo abbandonati dalla famiglia e costretti nella vita del sistema. Dietro la chiesa, a parere mio la cattedrale più bella di tutta New York, nell'enorme struttura dell'orfanotrofio dove siamo cresciuti ci aspetta la direttrice Indra. Noi sappiamo bene quanto possa essere dura e triste crescere senza una famiglia, soprattutto durante le feste, ecco perché tutti gli anni diamo una mano a rendere il Natale un giorno felice in questo posto.

A Lincoln come sempre tocca vestirsi da babbo Natale con tanto di pancione finto, e paziente seduto sul suo trono prende in braccio tutti i bimbi facendoli sorridere grazie all'aiuto dei suoi splendidi tre elfi in calzamaglia, che guarda a caso sono le nostre bellissime ragazze.

RAVEN P.O.V.

Ma tu guarda come mi è toccato conciarmi per far sorridere i bambini dell'orfanotrofio del St. Patrick, queste calze a maglia sono fastidiosissime e danno un prurito incredibile. Fortuna che almeno le mie due amiche, sono qui a fare le buffone con me. Tutti gli anni mi ripeto sempre che non lo farò mai più, e tutti gli anni quegli occhi nocciola supplicanti mi fanno sciogliere convincendomi in meno di 2 minuti. E così eccomi qui vestita da elfo a passare la mia vigilia con i miei amici a far ridere dei bambini.