Frost || Storie brevi

The Guardian.

NdA:
Hello everybody! It's Mars here! Come se non si fosse capito hahah Lo so, lo so, è sparita "Nel cuore di ghiaccio (parte 2)" ed il motivo è che Wattpad ogni tanto si prende gioco di me e non mi aveva caricato tutta la storia. Presa dall'angoscia di non aver mai fatto vedere al mondo la seconda parte, l'ho subito caricata (nemmeno Bolt, dico davvero). Poi mi sono accorta che non si era caricata bene la pagina e niente.. sono proprio scema.
Sta di fatto che lo avevo annunciato e alla fine ce l'ho fatta. "The Guardian" è il mio speciale Natale (esattamente come in certe serie tv) e spero davvero che vi piaccia. In realtà non ho avuto molto tempo per lavorarci, però spero davvero che possa piacervi.
Vi ringrazio vivamente per votare, commentare ed inserire la mia raccolta nelle vostre liste, significa davvero molto per me e mi trasformo in una bimba tanto felice che va fuori di testa nemmeno mi avessero dato le mie caramelle preferite. 
Vi faccio i miei più sinceri e migliori auguri di un Buon Natale (indossate abiti caldi e vedete di non prendere l'influenza!) e di un Buon Anno nuovo!
Con affetto,

Mars. 

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"Caro sconosciuto,

Il mio nome è Elsa e sono---"

"Così non va per niente bene" mormorò Elsa tra se e se, abbassando per un momento lo sguardo verso il foglio scarabocchiato. Era la terza volta che provava a scrivere qualcosa. Era un qualcosa più per se stessa che per qualcuno in particolare, un modo per rilassarsi, per esternare i propri sentimenti che sempre teneva nascosti alle altre persone, soprattutto ad Anna. Se avesse saputo, probabilmente avrebbe smosso l'intero regno pur di fare qualcosa per aiutarla. Elsa sorrise a quell'immagine che si era creata nella propria mente e prese un nuovo foglio, tuffando la punta del pennino all'interno della boccetta di inchiostro, prima di ricominciare a scrivere.

Non so come iniziare questa lettera; non essendo indirizza a nessuno in particolare, non saprei come cominciare e quindi credo proprio di dover improvvisare.
Ultimamente sono sempre così presa dall'idea di dover scrivere qualcosa per poter liberare la mia mente. Non sento la necessità di comunicare direttamente a qualcuno quello che ho dentro, preferisco tenerlo per me. Solo che a volte – molte volte – il peso della corona che porto sulla testa e del regno che ho sulle spalle si fa sentire ed io mi ritrovo ad essere sfinita. La burocrazia, gli scambi, le alleanze, da quando tutto ciò ha cominciato ad avere importanza? Io ero (e sono tutt'ora) uno spirito libero. Il mio essere in un determinato modo rispetto alle altre persone rende tutto più difficile. Mi sento come in una gabbia; le sbarre sono così spesse che quasi formano un muro ed io fatico a respirare.
Io non racconto mai nulla di me ad altri perché so che non potrebbero capirmi; so che non potrebbero capire quanto sia difficile portare dentro di se un potere che a volte faccio ancora fatica a controllare; non capirebbero quanto terrore io abbia di sfiorare qualcosa, per paura di trasformarla in ghiaccio. Si, tutto ciò che tocco si trasforma in ghiaccio. Io sono ghiaccio, neve e gelo. Tutto questo mi distrugge ed è così fin da quando ero solamente una bambina. Ma non voglio raccontare la storia della mia vita, sarebbe ancora più deprimente di quanto non sia già ciò che ho scritto.
Vorrei solamente trovare qualcuno che possa capirmi, qualcuno che possa aiutarmi, qualcuno che possa.. non importa.
Credo proprio che concluderò qui la mia lettera, sperando porti qualcosa di buono.

Elsa

Rimase a guardare la lettera per qualche minuto, rileggendo la attentamente, prima di prendere una busta. Ripiegò il foglio tre volte, aprì la busta e lo infilò al suo interno, prima di sigillarla con un po' di cera calda presa da una delle candele lì accanto.

Era ormai scesa la notte su Arendelle e tutti, anche la sua iperattiva sorella, erano nel mondo dei sogni. Si alzò dalla sedia, posando la busta sul palmo della mano ed aprì la finestra, lasciando che l'aria invernale avvolgesse il proprio corpo.