Capitolo 3

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E' incredibile come l'amore possa stravolgere la vita delle persone. La mia vita è perfetta, ho un fratello straordinario e degli amici fantastici, all'università vado bene, gli allenamenti vanno benissimo, ma mi manca qualcosa, anzi qualcuno. Perché la mancanza di una persona nella tua vita deve stravolgerti così tanto? Dovrei essere la ragazza più felice della terra per tutto quello che la  vita mi ha dato, ma mi ha tolto una persona importante. Dovrei andare avanti, come tutti mi dicono di fare, ma non ci riesco anche se ci sto provando con tutta me stessa. Lui se n'è andato, è sparito e non so se farà mai ritorno, e io dovrei dimenticarlo ma  è impossibile. Non so se la mia tristezza è causata dalla sua assenza, forse è anche la voglia di sapere la verità, che forse non scoprirò mai. Sto sul mio letto e penso sempre alle stesse cose da due mesi ormai. Il mio telefonino inizia a squillare. Non rispondo subito, vorrei rimanere da sola nel mio silenzio, ma so che questo è sbagliato, non posso trascurare i miei amici per un problema che alla fine riguarda anche loro. Non posso trascurali, soprattutto dopo tutto quello che hanno fatto per me. Loro non sono caduti, non si sono dati alla tristezza e al dolore come me. Sono rimasti forti per me, quando loro, soprattutto i ragazzi, sarebbero dovuti crollare, visto che lo conoscevano da molto più tempo. Più volte mi sono chiesta se loro fossero a conoscenza della  verità, ma l'ho sempre trovato un pensiero un po' stupido. Se fosse perché non dirmela? Perchè continuare a vedermi soffrire? Sono andata a chiederlo a mio fratello e a Thomas, ma hanno subito negato, loro non sanno niente. Dopo un bel po' di squilli decido di rispondere.

<< Pronto ?>> dico. Non ho neanche guardato chi  mi sta chiamando.

<< Finalmente, ce l'hai fatta a rispondere ! Allora... che ne dici di unirti al tuo fantastico gruppo di amici, che ti vuole tanto bene. >> mi chiede Gabriele. Non ho proprio voglia di uscire oggi.

<< Gabri io...>> inizio ma vengo subito interrotta da Sam. Ci fosse una volta che Gabriele chiami senza il viva voce.

<< Abby ! Guai a te se dici di no. Gabriele te l'ha chiesto gentilmente, ma io ti obbligo a raggiungerci al nostro bar. E se entro dieci minuti non sei qua, vengo nella tua stanza e ti ci porto con la forza, capito !>> tuona lei. Rimango sbigottita dal suo tono di voce minaccioso. Non l'ho mai sentita parlare così, tranne che in quei casi eccezionali e rarissimi dove lei si è arrabbiata con mi sorella. E visto che ho paura di lei quando si arrabbia scatto in piedi e mi dirigo subito verso il bagno per darmi una sistemata prima di uscire.

<< Okay, okay. Non serve che ti arrabbi, dieci minuti e arrivo !>> dico prima di attaccare.

Dieci minuti esatti dopo sono davanti l'ingresso del bar dove una Sam un po' irritata mi sta aspettando. Chissà cosa le è successo ? Io non ho fatto niente.  Ha le mani sui fianchi e ha spostato tutto il peso su una gamba mentre batte un piede per terra. Ha una faccia buffissima, con le  labbra  contratte.  Quando la saluto, lei neanche mi ricambia e mi trascina dentro il bar dove il nostro gruppo è seduto tutto intorno a un tavolo. Wow, siamo veramente tanti ! Prima di arrivare al tavolo mi fermo, costringendo Sam a fermarsi con me e mi giro verso di lei.

<< Cosa succede ?>> gli chiedo. Inizialmente lei non risponde, ma dopo un po' la rabbia  scompare dal suo volto e i lineamenti del suo viso si rilassano, prima di rispondermi prende un respiro profondo.

<< Mh... non ne ho proprio voglia di parlarne adesso, vorrei solo godermi il pomeriggio. Comunque ho litigato con tuo fratello.>>

<< E' tutto okay ?>> chiedo, anche se è una domanda un po' stupida  mi importa solo se lei sta bene.

<< Sisi, è solo una piccola lite, non è successo niente>> dice. Non voglio insistere, se me ne vorrà parlare io sarò pronta ad ascoltarla.Sarò una buona amica come lei lo è stata con me nelle settimane che hanno seguito la scomparsa di Chris. Gli rivolgo un piccolo sorriso rassicurante e mi dirigo verso il nostro tavolo, seguita da lei.

<< Ciao ragazzi !>> li saluto tutti quanti.

Nel gruppo con noi oggi ci sono anche Nicholas e Amanda. Sono un po' di mesi che fanno parte del nostro gruppo. Nicholas, è stato praticamente fin da subito ben accetto, visto che già ne faceva parte. Amanda... bè si è integrata bene anche se ci sono ancora delle divergenze tra noi ragazze.

Mi siedo al mio posto ed inizio a chiacchierare con i mie amici,quando mi fermo a osservarli. Questa è la mia vita. Loro fanno parte di essa. Sono mesi che ci sediamo tutti insieme in questo bar per raccontarci le ultime novità. E' questa la mia vita questa è la mia normalità.

Normalità. Molte persone la desiderano. Molte persone desiderano di avere una vita normale. Perché ? E cosa di intende quando si parla di normalità? Quando non si soffre? O quando si parla di monotonia ?

Molte persone dicono che essere normali è noioso. No sono le persone normali a fare la differenza ma quelle con un pizzico di pazzia. Sarà vero? Io non sono una persona "matta". Non cerco il rischio, non vivo la mia vita con intraprendenza ignorando per un po' le conseguenze. Questo mi renderebbe troppo normale e noiosa ? Rende così la mia vita? Non lo so, non mi interessa. Ho imparato che bisogna accettarsi per quello che si è. Bisogna accettare a vita che si conduce. Questo ovviamente non vuol dire non renderla migliore e accontentarsi di tutto senza puntare a qualcosa di più, che ci meritiamo. Ma forse adesso sto andando un po' fuori tema. Quello che volevo dire, il punto di tutto è che anche se ho sofferto anche se non tutti i giorni vivo grandi avventure la mia vita mi piace. E' questa la mia normalità: ritrovarmi insieme ai miei amici nel nostro bar a parlare, a ridire ed a esserci l'uno per l'altra. Forse altre persone non l'apprezzerebbero, ma ognuno ha la sua normalità. 

Guardo i miei amici e il petto mi si gonfia di affetto puro nei loro confronti. Non potevo avere amici migliori che hanno pensato a me in un momento difficile per tutti. Hanno trovato tempo nelle loro giornate per stare con me a consolarmi, per un po' hanno messo da parte le loro vite, i loro problemi e le loro sofferenze per stringermi nelle loro braccia, per prendersi cura di me. Mi ero lasciata andare, non volevo più né mangiare né lavarmi. Desideravo solo porre fine a tutto il dolore che provavo e di rimanere sola, fortunatamente loro non mi hanno mai dato retta e mi sono rimasti a canto. 

Non ho smesso di soffrire e probabilmente non smetterò di farlo ancora per molto.

E' arrivando il memento però di mettere un punto a questa storia e di risollevarmi.

Chris mi mancherà per sempre. Se è scomparso dalla mia vita ci sarà stata una ragione, il destino ha voluto che le cose fra noi andassero così e non so cos'altro riserva per me  ma finalmente qualunque cosa succederà, alla fine, andrà bene perché renderà più unica la mia vita, anche se soffrirò ancora.Capisco questo mentre osservo i miei amici, e subito un grande sorriso mi nasce sul mio viso. 

Come Back To Me #wattys2017Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora