La sveglia suonava forte, così allunghai il braccio destro e la spensi. Segnava le 6:30 avevo dormito a malapena un'oretta e mi girava la testa, mi sentivo stordita e infastidita, così decisi di fare una doccia per svegliarmi del tutto.
Tolsi i vestiti dal mio corpo con noncuranza per poi gettarli nel porta biancheria, mi infilai nella doccia e lasciai le goccioline d'acqua invadere il mio corpo.
...
Mi sentivo rilassata quando il mio corpo veniva riscaldato dal getto d'acqua come se le preoccupazioni per un'attimo sparissero anche se in quel momento avrei dovuto preoccuparmi sul serio. Mi sarei trovata bene in questa scuola? Sarebbe stato tutto uguale a prima? e mille altre domande mi vennero in mente e mi sentivo di nuovo confusa.
...
Appena uscita avvolsi un'asciugamano attorno al mio corpo e asciugai i miei lunghi capelli.
Ci volle un po per asciugarli tutti ma appena finito mi diressi in camera per scegliere cosa indossare quando sentii di rumori provenire dalla cucina.
Mi vestii velocemente con una felpa e un paio di jeans e corsi in cucina. Ero dietro la porta, mi sporsi per vedere da dove provenisse quel baccano...non potevo crederci! Mio Zio John si era alzato così presto per prepararmi la colazione. Mi avvicinai, lo abbracciai forte e lo ringraziai.
Lo aiutai ad apparecchiare la tavola e dopo aver servito i pancakes in tavola ci sedemmo a mangiare.
Mentre mangiavo con gusto i pancakes mio zio mi disse ridacchiando " Non sapevo di saper cucinare così bene ma dal modo in cui mangi dovrò ricredermi!"
Io annuii con un sorriso. Successivamente mio zio mi chiese seriamente " Sei pronta per iniziare un nuovo percorso? "
Rimasi perplessa.
Non sapevo se fossi pronta sapevo solo che questa era la mia unica soluzione per poter ricevere un diploma e riuscire a scappare da una situazione che non mi faceva affatto bene.
Mio zio richiamò la mia attenzione ed io dissi " Si " ma il mio era tutt'altro che un si.
Mi alzai e andai in camera per sistemare le ultime cose. Nel frattempo mio zio era uscito e mi aspettava in macchina allora presi il giubbotto lo zaino e uscì da casa. Nel tragitto per andare a scuola rimasi tutto il tempo a guardare fuori dal finestrino ad ammirare la bellissima il città, il cielo nuvoloso e gli alberi oramai non più verdi, dato che eravamo quasi in Autunno.
Passato qualche minuto eravamo già arrivati. Mio zio si limitò a darmi un forte abbraccio e ad augurarmi buona fortuna, aveva capito che ero impaurita così preferì non disturbarmi.
Uscì dalla macchina e inzialmente mi sentii persa, c'erano molti ragazzi ed era difficile capire dove andare ma fortunatamente riuscii a trovare un bidello che mi aiutò a capire come funzionavano le cose. Oggi, dato che era il primo giorno non avrei dovuto assistere a delle lezioni, poiché era stata programmata una presentazione generale nella palestra della scuola, su come si sarebbe svolto l'anno scolastico e quali fossero i progetti e le regole da rispettare.
La palestra era davvero grande c'erano molte panchine e la mia insegnante di italiano, che mio zio mi aveva presentato in precedenza, mi invitò a sedermi vicino a lei.
Affianco a me si sedette una ragazza molto carina con dei lunghi capelli biondi si chiamava Amanda. Era molto simpatica e abbiamo subito fatto amicizia anche se purtroppo non potevamo parlare molto poiché dovevamo stare attente. Dopo qualche ora la noisa presentazione finí io e Amanda ci salutammo ed io anche. Non avevo appreso nulla da quella presentazione apparte "niente atti osceni nei bagni, nei corridoi o nell' ufficio del signor Smith " non voglio nemmeno immaginare perchè una persona debba mettersi a fare cose del genere nell'uffucio di un collaboratore, ma non è questo il punto, è stato solo noioso. Ero quasi arrivata quando vidi dei ragazzi sulle loro macchine che scherzavano e ridevano.
Mi sembrava molto strano, nel mio quartiere non c'erano mai ragazzi abitavano solo anziani. Continuai a camminare e arrivai davanti al cancelletto quando scoprii di aver dimenticato le chiavi di casa.
Suonai il campanello ripetutamente ma mio Zio non sentì dato che si scorda sempre di mettere l'apparecchio acustico, che utilizza poiché non sente molto bene. Fantastico! E adesso come faccio ad entrare? Cercai di trovare un'idea ragionevole ma l'unica che mi venne in mente fu quella di provare a scavalcare il cancello.
Incastrai il piede sinistro in una fessura poi il piede destro. Non ci credevo, ce la stavo facendo, finalmente una mia idea stava funzionando. Ero quasi salita fin quando persi l'equibro e caddi. "Ahi la testa " esclamai, la mia vista diventò appanata e......
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Lost | Justin Bieber
Fiksi RemajaMaggie Lindemann, una ragazza che ha vissuto in un piccolo pesino nel nord del Canada ma all'età di 17 anni sarà costretta a trasferirsi da suo zio a Chicago. Cosa succederà?