CAPITOLO 2

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E' ormai calato il sole, intorno a me è buio e quella poca luce è prodotta dai vari lampioni posizionati nella città. Mi ritrovo sola, con una valigia tra le mani, a girovagare per questa città in cerca della mia nuova casa. Roma di notte è un qualcosa di magico, sembra irreale, un mondo parallelo. La luce riflessa sull'acqua sembra penentrarle all'interno e arrivare in profondità, dove tutto è nero pece, il cielo è blu scuro con qualche nuvoletta nera qua e là e l'aria fresca della notte mi attraversa il viso inebriandomi. Mi lascio cullare da questa sensazione magica , dimenticando quello che mi circonda. Ma la mia attenzione viene interrotta quando sento i passi di qualcuno sempre più vicini a me. Mi giro di scatto e mi ritrovo un ragazzo, alto , moro , carnagione scura, sguardo tenebroso; il solito ragazzo mediterraneo.
"Cosa ci fa una ragazza così bella, in giro per Roma e con una valigia in mano?" Mi chiede , guardando prima me e poi indicando la valigia.
"Sono arrivata oggi da Venezia e stavo cercando il Piazzale Aldo Moro, ma poi sono rimasta incantata da tutto questo, e il tempo è volato"
"Oh Piazzale Aldo Moro eh? Beh io sono diretto proprio lì , se vuoi possiamo andarci insieme. Non ti mordo , promesso" dice, mettendosi una mano sul cuore e l'altra protesa verso l'alto.
"Accetto, basta che non fai domande, è stata una lunga giornata"
"Certo, piccola viaggiatrice"
Come promesso, non fa nessuna domanda durante il tragitto e devo dire che la situazione è alquanto imbarazzante. Camminiamo vicini, diretti nello stesso punto e non ci parliamo neanche.
"E così ...."
"E così..." Diciamo entrambi nello stesso momento, e scoppiamo in una grossa risata. Ha un bellissimo sorriso il bel mediterraneo , devo dire.
"Dai inizia prima tu" dico
"E così ti sei trasferita qui? Come mai? Problemi amorosi?" Mi chiede, dandomi un leggero colpetto sulla spalla.
"Beh non mi va di parlare molto di questa storia, diciamo che mi sono trasferita per gli studi. E tu è da molto che sei qui?" Cerco di cambiare discorso.
"Da un po'. Ci siamo trasferiti da un paio di anni" dice, con sguardo triste e la mia curiosità prende il sopravvento.
"Come mai lo dici con quella faccia? Roma è una bella città , dovresti essere contento."
"È molto complicato. Tutti i luoghi in cui sono stato erano molto belli,solo che non ci sono mai stato per più di un anno. Il lavoro dei miei genitori non ci permette stabilità in una sola città, ed è per questo che non ho nessun amico da quando ero piccino." Dice con sguardo perso.
Lo guardo senza parlare, qualsiasi cosa io dica ora non sarebbe quella giusta. Mi limito a camminare di fianco a lui fino all'arrivo della mia nuova casa.
"Ecco siamo arrivati, la nostra passeggiata termina qui.Ciao piccola viaggiatrice" dice
"Grazie di tutto. Ciao bel mediterraneo dallo sguardo tenebroso." Dico, facendogli l'occhiolino, e vedo sul suo viso comparire un leggero sorrisino.
Proseguo il tragitto da sola , su quella strada, con ancora la valigia tra le mani. Tra le chiavi di casa c'è un portachiavi con un numero "31" e dovrebbe essere il numero civico. Finalmente la trovo. È bella all'esterno. Un grosso giardino ospita una piccola villetta illuminata da tantissime luci. Apro il Cancello e entro all'interno. Decido di non aprire con le mie chiavi e per questo busso alla porta. Nessuno mi apre. Prendo le chiavi e mentre sto per aprire la porta...
"Oh tu dovresti essere la nuova arrivata, vero? Scusaci, se non ti abbiamo aperto prima" dice una ragazza alta , bionda, occhi chiari. Sembra quelle modelle da rivista.
"Non ti preoccupare, stavo giusto aprendo con le mie chiavi. Comunque piacere Celeste"
"Oh entra, prego. Comunque io sono Chiara"
Entro nella nuova casa e mi ritrovo sulla sinistra una grande stanza, tutta dipinta di bianco, con un grosso divano in pelle al centro e un piccolo tavolino.
"Vieni Celeste, ti indico la camera. Dobbiamo salire per di qua" Mi indica delle scale a chiocciola.
Saliamo e finalmente trovò un corridoio con tante porte , per la precisione sei.
"Ecco questa è la tua. Qui ci sono solo le nostre camere. Mentre lì, in fondo ci sono i due bagni. Appena hai fatto scendi, così ti faccio conoscere gli altri"
"Vabbene grazie" le dico, mentre si volta per uscire dalla camera.
La stanza è spaziosa e , per mio grande stupore, è rosa. Appena entro , mi getto sul letto e guardo il soffitto dando un forte sospiro. Finalmente ce l'ho fatta. Chiudo la camera e scendo verso la cucina.
"Chiara?" La chiamo dal soggiorno
"Si, Celeste vieni, siamo qui"
Entro e anche la cucina ha un arredamento moderno e le pareti sono bianche.
"Celeste, questo è Davide" Dice , indicandomi un ragazzo molto simile al bel tenebroso di stasera.
"Ciao Davide, io sono Celeste"
"Questo invece è Riccardo" Indica questa volta un biondino, a quanto pare un po' timido, con alcune lentiggini sul viso. Molto tenero.
"E questo è Liam"
"Ciao, Celeste" Dico facendo finta di nulla, quasi dimenticavo di dover convivere con quell'essere spregevole dal sorriso incantevole.
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Salve piccoli lettori. Finalmente dopo mesi sono riuscita a pubblicare un nuovo capitolo, sono molto contenta. Spero che per coloro che avevano apprezzato il primo capitolo , sia successo anche con il secondo. Faccio sempre del mio meglio. Vi saluto piccolini e vi dò con ritardo gli Auguri di Buon Natale 😘

RICOMINCIO DA MEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora