"Chi sa che succede oggi, dai che magari sarà una buona giornata" la speranza che prima o poi ci sarà un giorno allegro e spensierato nella mia vita non lascia mai i miei pensieri.
Apro la porta di casa e come sempre mangio, studio, fino alle 16:30 quando inizio ad avere ansia, la paura che magari quella sera non mi abbandonerà nemmeno sotto le coperte. In quel momento sento la serratura della porta scattare e il cuore inizia a battermi forte.-Jackson sono a casa!-
La voce di mamma risuona per la casa e la speranza di saperla sobria anche sta volta svanisce, ha la solita voce da sbornia: acuta, non è la sua e lo si capisce subito. -Vieni a dare un bacio alla mamma su.-
Così nonostante sia incazzato mi alzo e vado a darle un bacio. -Ciao mamma, com'è andata oggi?- -Come vuoi che sia andata, una merda, come sempre- Io ormai so che con chi ha bevuto è inutile creare conversazioni serie così me ne ritorno nella mia camera al computer. Sono le 18:08, lui sto studiando quando si sente il timer del forno a microonde che suona -Jackson vieni- mi alzo e vado in cucina, mi siedo a tavola anche oggi ad un'ora assurda ma protestare peggiorerebbe solo le cose; così inizio a mangiare la bistecca e le zucchine e tempo dieci minuti mi alzo da tavola, sparecchio la mia roba e me ne torno, senza aver detto parola, in camera.
Ogni giorno, tutti pomeriggi spero che torni sana, spero continuamente che un giorno potrò parlare con lei senza la paura di essere insultato per ogni cosa ma ormai questo giorno viene rimandato da mesi. 18:30, mia mamma prende il cuscino, la bottiglia d'acqua, il telefono e se ne va a letto, se tutto va bene la rivedo il giorno dopo nelle stesse condizioni o anche peggio ma ormai con il tempo si fa l'abitudine ad essere ignorati, insultati e trattati male.
21:14, la porta si apre ma sta volta è papà ad entrare, tornato da lavoro, viene in camera mia e mentre mi da un bacio in fronte mi chiede sussurrando com'è la mamma oggi, faccio spallucce per fargli capire che è come al solito e sospira. Papà insieme a me sopporta le continue sbronze di mamma ma nonostante tutto, e non so ancora come faccia, la ama ancora. Dopo avermi salutato va di là a salutare mamma ma quasi sempre dorme così torna indietro, va a lavarsi e rimane sul divano a guardare la tv. Le sere si svolgono in silenzio per paura di "svegliare il drago che dorme".
Prima di addormentarmi guardo il soffitto e per l'ennesima volta mi domando perché, perché ogni giorno deve essere così? Perché non riesco a passare giorno normale? Ma tutte le notti passano senza aver risposto ai miei dubbi e ogni mattina mi sveglio con la consapevolezza che una fine ancora non la si vede, la luce infondo al tunnel è lontana come la speranza, un giorno, di vivere come un ragazzo con una famiglia normale.
6:45, suona la sveglia e mi alzo svogliatissimo, vado in bagno a lavarmi, mi vesto, bevo un caffè e dritto a scuola, mi impegno ogni giorno ad ottenere buoni risultati almeno nello studio; cinque ore passano in fretta ed è già ora di tornare a casa per poi di nuovo passare un pomeriggio pieno di ansia e paure, ma non sempre passano allo stesso modo, a volte la situazione è peggiore, si sentono grida da tutto il palazzo e la maggior parte delle volte per cazzate o per mio padre, si sentono insulti a volte sono per me a volte per papà, ogni frase che viene urlata è sempre più offensiva di quelle prima ma ormai siamo abituati anche a ricevere ogni sorta di parole. -Non combinerai mai nulla! Non hai mai voglia di fare qualcosa di utile!- Io come sempre sto in silenzio, a testa bassa cercando di non assorbire ogni insulto per non stare male io, o almeno per non peggiorare la situazione...
![](https://img.wattpad.com/cover/94499333-288-k901175.jpg)