Porta d'ingresso

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Noi esistiamo solo per mezzo degli altri. Provate a riflettere, se non esistessero specchi, o modalità per vedere il proprio viso, l'unico mezzo per sapere com'è fatto il nostro volto, parte del corpo che più ci distingue dagli altri, sarebbe domandare a chi ci circonda. Provate a pensare di non aver mai visto il vostro volto, provate a pensare che lo specchio sia solamente il riflesso di una realtà distorta, una realtà che non è la nostra, strano vero?
Un giorno tutto questo mi saltò alla mente, eravamo distesi su di un prato verde, le zanzare erano fastidiosissime, ma le ignoravamo, il cielo era così azzurro che i suoi occhi quasi si mimetizzavano, non riuscivo a comprendere la differenza fra essi.
Pensai a come dev'essere vedere dalla sua prospettiva, in realtà lo penso spesso. E se l'unico mezzo per conoscere me stessa fosse lui? Avrei tanto voluto chiedergli cosa vedesse. Il mio volto è conoscibile solo attraverso lui, solo egli può rivelarmi chi sono Io, diversa dagli altri, solo lui. Il volto è l'unica parte di corpo che non riusciamo a vedere, e se lo specchio fingesse?
Solo lui poteva dirmi chi ero io.
Il sole era caldo, primo pomeriggio, gli parlai della teoria sulla realtà. La realtà è quella che vediamo, questo spicchio di realtà; io e te, tutto il tuo campo visivo è la tua realtà esistente ora, ciò che non vedi non esiste. Ciò significa che la realtà in cui siamo cambia sempre perché ci muoviamo, cambia poiché ciò che vediamo esiste, ma ciò che non riusciamo a vedere non esiste in quel preciso istante, vedere è essere, non vedere è non essere. mi chiese il perché di tutta l'importanza della vista. In realtà con "vedere" intendo "percepire" con i sensi, tutti i sensi, ma ciò che non percepiamo, ciò che non entra ossia in relazione con noi stessi non esiste. Il modo di vedere le cose cambia, percepisci la realtà che vedi, senti, in maniera diversa. Non è che ciò che non percepiamo muoia, ma probabilmente nella linea della nostra vita è in stand by.
"Quando io non ti vedo tu che fai?"
"Lavoro, probabilmente, o studio..."
"Quindi esisti... Ma la mia teoria non è sbagliata, tu esisti ma per te, per me sei fermo, non stai aggiungendo sensazioni alla mia realtà quindi sei in stand by".
Ma cosa vuol dire esistere? Probabilmente apriremo un capitolo infinito, ma non mi dilungherò più di tanto. Esistere vuol dire aggiungere percezioni alla nostra "linea della vita". Con linea della vita d'ora in poi indicherò tutto ciò che riguarda noi stessi dal primo respiro all'ultimo. Ogni sensazione, o per meglio dire Emozione, e qui che aggiungo un concetto fondamentale da non dimenticare, che si aggiunge alla nostra linea della vita ci farà affermare che esistiamo. Esistere dunque vivere, se vivessimo in stand by, ossia in una realtà ferma, in cui non stiamo aggiungendo emozioni in nessuna linea della vita, né alla nostra né a quella di qualcun altro, ciò significa che non stiamo esistendo, non stiamo vivendo.
Emozioni. Vi siete mai chiesti cosa fossero? Io sì, ogni giorno, ogni secondo della mia vita. Ho dedicato tempo, forse inutile, a studiarle teoricamente, dopo aver giunto alla conclusione che esse significano vita, esistenza, ho cominciato ad analizzarle.
Vi assicuro che ciò che potete studiare non serve a nulla nel rapporto con esse, sono talmente imprevedibili che qualsiasi studio teorico non vi prepara ad affrontarle. Le emozioni non è che siano un uragano che vi travolge e vi uccide, al contrario, vi fa vivere. Non dimenticate che per emozioni intendo tutte, anche il dolore, anche la morte. Sapete, la morte è un emozione, ed essa per quanto difficile possa sembrare è vita, la morte è vita in quanto aggiunge un emozione alla linea dell'esistenza, l'ultima emozione, l'ultimo punto, l'ultimo segno. Eppure la morte è vita.
Dopo la morte si pensa non sia più vita, sbagliato.
Dopo la morte è vita, è vita quando si aggiungono emozioni nelle linee di vita altrui. Quindi vive un idea nata da qualcuno che è morto, un idea che genera emozioni. Vive una canzone, vive un opera d'arte, vive un libro,una poesia,una scultura, una frase. E con tutto ciò vivono i loro creatori seppur biologicamente morti.
L'arte,in ogni sua forma, è eterna, anzi ci rende eterni, ogni segno lasciato nell'anima degli altri è arte, segni incisi sulle persone, possibili solo attraverso emozioni suscitate da creazioni d'arte. L'arte aggiunge emozioni alle linee di vita, dunque l'arte, e chi la crea, è vita eterna, essenza delle essenze. Concentrato di primavera. Fiorire della vita in un unica azione, così intensa.
Prendete una goccia d'essa.

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