Mi perseguita.
"il senso di tutto, dimmelo."
"Non tutto è sensato, smettila"
"Smettere cosa? Smetto di farmi domande? Smetto di chiedermi perché?". Il freddo di febbraio si abbinava con la temperatura della loro conversazione. Le domande ci costringono a pensare, che Dio benedica chi si tortura di domande, chi non riesce a rispondersi. Mi capita di dover chiudere gli occhi e urlare perché non riesco a farlo zittire. Lui parla, non chiude mai quella dannata bocca, non smetterà mai di farmi domande, di chiedermi perché questo e perché l'altro, Il senso di ogni cosa, di fare rumore. Rumore. Non conosce il silenzio, e neanche io lo conosco. Ho sempre odiato chi non sa tacere, chiunque non riesca a chiudere quel dannato aggeggio che produce suoni non trovava spazio tra le mie compagnie. Eppure di lui non posso liberarmi, come puoi chiedere proprio a lui di tacere? . Nel buio della notte mi sveglia e mi costringe ad ascoltarlo, e se provo a ignorarlo lui troverà modo di farti stare male, finché la tua attenzione non sarà rivolta tutta a lui, un bambino viziato. È come una galera in cui l'unico suono che puoi sentire è la sua voce, come se anche le sbarre sussurassero l'eco della sua voce. Quella stramaledetta voce. Eppure grazie a lui ho creato scompartimenti in esso stesso contenenti qualsiasi ragionamento, probabilmente tutto ciò che scrivo non verrà compreso da nessuno di voi, forse solo da lui stesso e da me, per quanto io possa rigettarlo non faccio altro che rivolgermici tutte le volte che un interrogativo mi si presenta. A volte è anche piacevole, sì gradevole, quando non mi obbliga a dovergli rispondere subito. Non posso darti una risposta così frettolosamente se la domanda è così importante! Chi di voi risponderebbe ad una domanda di taglia grossa con una riposta di valore minore?
Ci sono domande che mi perseguitano . E non intendo domande sulla mia vita, credo che quelli siano enigmi risolvibili senza troppe difficoltà, domande sull'esistenza, e non vi parlo di domande filosofiche. Perché esisto? Io so già perché esisto. Non ho necessità di farmi domande sul perché esisto. il senso della mia vita? Io vivo per l'amore della vita. Vivere per la vita, una vita per vivere. Vi ho risposto? Probabilmente no. Probabilmente neanche io mi sono risposta. non ti preoccupare.
Vi starete domandando quindi che cosa mi domanda lui? Non gli importa di me ovvio. Di me importa a me e alla mia anima. A lui interessa spiegare ciò che vede. Mi fa domande sulla luce, perché la luce illumina? Perché il buio è scuro? Perché le stelle brillano ? Perché gli occhi possono vedere?
E non si accontenta di sapere come, lui vuole sapere Perché. Perché la luce illumina? Che domanda è mai questa?
Non si accontenta di conoscere tutta la parte teorica fisica sui fasci di luce, sugli elettroni, lui vuole sapere perché. Vorrete sapere anche voi a questo punto? In questa sede vi parlo delle domande e non delle risposte, provate a rispondere voi. E il vostro lui vi fa domande su ciò che vedete? Probabilmente io e lui abbiamo un rapporto diverso, e sicuramente vi starete chiedendo
lui chi è?
Domande come queste mi perseguitano.

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La Facoltà Di Modificare La Realtà.
SpiritualNonostante provasse a farla apparire geometrica e razionale, la sua stanza mutava ogni volta che riapriva gli occhi, nonostante volesse ordinarla in attesa della felicità lei si deformava sempre di più. Ricerca l'ordine in attesa della felicità.