Capitolo 1 - La nave, la bestia e il coraggio.

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Sun, Moon, Hau e il professor Kukui mi stavano salutando dal molo, man mano che mi allontanavo, le loro figure si facevano sempre più piccole.

Mi voltai e iniziai a camminare per la nave, scesi al piano inferiore ed entrai in una stanza che conoscevo bene.

Mia madre era distesa su un lettino da ospedale con al fianco un enorme macchina che doveva servire a monitorare i flussi vitali.

Al fondo della stanza un Chansey stava sistemando degli oggetti su un tavolino, sentendomi entrare si voltò e sorrise.

Un infermiera entrò nella stanza e li mise di fianco a me, mentre fissava il lettino disse -« Stia tranquilla signorina Lilya, sua madre guarirà presto »-.

Io mi voltai verso di lei e dissi -« So che state facendo del vostro meglio, e per ciò vi ringrazio »- poi uscii dalla stanza e mi diressi verso la mia cabina.

Aprii la porta, entrai e mi sedetti sul letto; dietro di me c'era un oblò, quindi mi voltai e guardai fuori.

Eravamo nel mezzo di una tempesta ed il mare era sempre più mosso, vidi un lampo e sentii un tuono in lontananza.

Scesi dal letto, il pensiero di mia madre non mi faceva prendere sonno, mi avvicinai alla mia borsa e presi una foto.

Essa mi raffigurava mentre abbracciavo nebulino, che insieme a Moon aveva salvato la regione di Alola dopo essersi trasformato in Lunala.

Mi scese una lacrima "non temete amici, io tornerò....ve lo prometto!" pensai e nel mentre stavo rivivendo i ricordi delle mie avventure nell' arcipelago.

Un rumore mi distolse dai miei pensieri, sembrava il ruggito di un qualche Pokémon, inizialmente pensai ad un Wailord quindi mi diressi sul ponte per vedere cosa stesse succedendo.

Sul ponte erano accorsi alcuni membri dell' equipaggio che stavano assistendo con me ad un inquietante spettacolo.

Una grande figura nera si avvicinava alla nave con aria minacciosa, il suo corpo era enorme e sul ventre aveva una bocca piena di fauci aguzze.
Le sue braccia terminavano con delle chele, mentre la sua testa era molto piccola, le cavità degli occhi erano bianche, molto luminose ed anch'esse molto piccole.
Non avevo idea di che Pokémon fosse ma pareva molto pericoloso.

"E se fosse, no impossibile nessuna ultracreatura si spingerebbe fino in mare aperto" pensai, la creatura si avvicinava sempre di più quando ad un tratto sentii una voce proveniente dai flutti.

-« Vai Guzzlord divora quella nave! »- disse la voce.

Nel mentre io ero corsa nella cabina di pilotaggio urlando -« Cosa sta aspettando capitano? Cambi rotta! »-.

Il capitano mi rispose con aria spaventata -« Impossibile, qualcosa blocca la nave, non riesco più a muoverla »-.

Dovevo andarmene da lì al più presto se volevo salvarmi, ma poi venni come fulminata da un pensiero "Mia madre!" pensai, ero indecisa sul da farsi ma poi mi venne in mente anche un altra cosa.

"Non arrenderti e combatti sempre al massimo, con questa filosofia andrai lontano ragazzina", mi venne in mente una frase che Mr. Royale mi aveva rivolto una delle poche volte che avevo avuto occasione di parlarci.

-« Signorina Lilya, Capitano, alle scialuppe presto! »- urlò un membro dell' equipaggio.

-« Mia madre é già con voi? »- chiesi io.

-« E-ehm...vede, signorina Lilya s-sua madre...»-

-« Mia madre, cosa? »-

-« Nelle condizioni in cui di trova sua madre é intrasportabile »-

Io sbiancai -« Co-come sarebbe a dire intrasportabile? »- chiesi.

Lui rispose -« L' intera apparecchiatura per monitorarne i segnali vitali la rende non trasportabile »-.

-« Io resto qui »- risposi -« Quel mostro dovrà passare sul mio cadavere prima di toccare mia madre! »-.

Il marinaio chiese -« Almeno voi capitano...»-.

Il capitano rispose -« Un capitano non abbandona mai la propria nave! Questa é la mia casa, e io resterò con lei anche se dovesse colare a picco »-.

Il marinaio mi fissò per un attimo e disse -« Almeno, protegga la ragazza...»-.

-« Questa ragazzina sa badare a se stessa, e ha compiuto un atto davvero coraggioso, ma....hai la mia parola »-.

Il marinaio si voltò e corse verso la scialuppa per poi calarsi giù con essa.

La creatura era sempre più vicina, ad un tratto spalancò le fauci sul ventre, "É finita" pensai.

In quell' istante vidi un raggio rosso colpire la creatura, alzai lo sguardo e notai una figura nera volteggiare sopra la nave, che continuava a sparare raggi rossi contro la bestia marina.

Ad un tratto un raggio rosso molto più potente degli altri colpì la creatura, si alzò un alone di fumo, ero accecata scivolai e poi nulla, il buio.

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Questa é la mia nuova storia a tema Pokémon, spero vi piaccia!

Alla prossima!

Fantasiassente.

Pokémon: Oltre i confini di AlolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora