Capitolo 3

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IMPORTANTE: Il personaggio di Michael (amico di Harry e vero wedding planner) è stato sostituito da Michelle, francese d.o.c.

HARRY'S POV

"Quindi posso andare li tranquillo Michelle? Non è che poi iniziano a farmi domande sul fatto che tu non ci sia e bla bla bla, facendomi finire nella merda?"

Sono agitato. Non si direbbe eh?

Tra poco Nathalie sarà qui per andare a vedere gli abiti da sposa e io ho una gran fifa di dimenticarmi le cose, rovinare tutto e fare una figuraccia. E non sarebbe di certo il caso.

"Oui  Harry. Stai tranquillo!" mi dice, marcando il suo accento francese d.o.c. "Fortunatamente per te nessuna delle mie clienti, fino ad ora, ha richiesto un abito in questa boutique. Quindi puoi farti passare tranquillamente per me. Sembra fatto apposta, non è cosi? Ah, la solita fortuna del principiante."

E mentre il mio amico si prende beffe di me, io non riesco a smettere di camminare per tutto il suo ufficio, in preda al panico più totale.

"Se vuoi avere ancora di più il culo parato, portati dietro il fascicolo per sicurezza. Parce qu'on ne sait jamais" dice, strizzandomi l'occhio.

"Non iniziare a parlare francese te, che mi metti ancora più ansia addosso!" e lui ride.

Lo fulmino con gli occhi, ma per sua fortuna il citofono annuncia l'arrivo di Nathalie. Se solo avesse suonato un minuto dopo, gli avrei sicuramente tirato uno di quei coppini che non si scordano facilmente. Proprio tra capo e collo (ma si scherza sempre così tra noi due).

Lo vedo precipitarsi alla porta, proprio come un gatto quando gli viene messo il cibo nella ciotola, aprendola e facendomi scorgere la sua figura perfetta.

"Ciao Harry!" mi saluta entrando, lasciandomi un bacio sulla guancia "E ciao a te?"

"Bonjour mademoiselle, io sono Michelle. L'assistente di Harry" le dice, salvandomi in corner.

"Piacere di conoscerti, Michelle."

"Bene, direi che possiamo andare. Michelle, ci pensi tu all'ufficio vero?" lo prendo per il culo, vedendolo farmi una faccia tipo "Non cagare fuori dal vaso, Harry"*.

Prendo la mia giacca dall'appendino e mi dirigo fuori con Nathalie. L'aria gelida ci fa stringere ancora di più nei nostri cappotti ma, fortunatamente, non dobbiamo fare molta strada poiché la mia macchina è parcheggiata non molto distante da qui.

Dopo essere entrati e aver chiuso a chiave le portiere, faccio partire il riscaldamento e spanno un po' i vetri, togliendo un po'della condensa che si è venuta a creare.

"Che tempo eh? Fa davvero freddo" dico.

"Harry ma è possibile che con tutti gli argomenti che potevi cattar fuori, sei andato a parlarle del tempo? Io ci rinuncio." il mio subconscio mi si sta rivoltando contro e credo che sia meglio andare e cercare di recuperare terreno, dopo questa piazzata da imbecille.

"Già, non sai mai come vestirti." mi risponde lei. Allora non sono l'unico a sentirsi in imbarazzo. Menomale.

"Oppure ti ha semplicemente risposto, idiota" delicatissimo, davvero.

Senza dire più nulla, imposto il navigatore satellitare, dato che non ho la benché minima idea di dove si trovi questa boutique. Dopo averlo fatto, metto in moto e parto.

Vorrei sapere qualcosa in più su di lei, così per rompere il ghiaccio le chiedo che lavoro fa.

"Anche se ci vivo, non lo definirei proprio come un lavoro. Lo definirei più come una passione, che con gli anni si è trasformata in lavoro. Sono una ballerina."

Fake wedding plannerDove le storie prendono vita. Scoprilo ora