La guerra era finita, i morti erano tanti e Sakura Haruno, migliore medico in circolazione dopo Tsunade, era tra i più richiesti soprattutto tra i casi più gravi. Nel mentre i civili si davano da fare per rimettere in piedi Konoha, i ninja dovevano riprendersi fisicamente e psicologicamente da quel conflitto così devastante.
Sakura correva da una parte all'altra del campo, a ogni emergenza, e si chiedeva come mai le persone più gravi non potessero essere messe tutte nello stesso punto. In fondo non sarebbe stato così complicato e lei si sarebbe risparmiata tutta quella corsa inutile. Mentre correva il pensiero andava sempre alle due teste quadre che si trovavano nella tenda 21 in mezzo al campo. Alle sue due teste quadre.
Quando li aveva soccorsi era stato il giorno più bello della sua vita, per una volta lei li aveva salvati e lui, Sasuke Uchiha, aveva deciso di tornare. Chiaramente tutto questo era successo grazie a Naruto, ma in fondo poco importava.
Mentre Sakura di tempo per pensare a quello che era successo non ne aveva molto perché doveva pensare ai pazienti e Naruto perché Hinata continuava, con insolito coraggio, a fargli visita e passare tempo con lui, Sasuke che di visite non ne riceveva, se non quelle di controllo, aveva fin troppo tempo per autocommiserarsi. Si chiedeva come gli fosse passata per l'anticamera del cervello buttare via quell'affetto che Naruto, Kakashi e soprattutto Sakura gli avevano offerto, affetto che aveva sempre agoniato, per una vendetta che poteva effettuare con loro ad aiutarlo. Come aveva potuto lui mettere sullo stesso piano i suoi amici, che continuamente gli dimostravano di essere li per lui se solo lo avesse voluto, con Danzo e tutte le fecce che avevano architettato quel massacro. Si sentiva un idiota, voleva solo scappare e nascondersi, voleva fuggire da quegli occhi azzurri che lo fissavano con affetto e stima ma soprattutto da quegli occhi verde smeraldo così limpidi da fare paura, che lo guardavano con amore, nonostante tutto. Non c'era odio, niente rammarico, niente di niente se non affetto.
'Non me lo merito, tutto questo affetto io non me lo merito' si tormentava. 'Forse dovrei andarmene, magari Sakura potrebbe andare avanti con la sua vita e a Naruto scriverei.' pensò poi.
'Codardo.' gli urlò una voce dentro di lui. 'Acclami così tanto il tuo coraggio di Uchiha ma non lo tiri fuori quando si tratta dei tuoi sentimenti.' continuò.
Nello stesso istante in cui dalla sua bocca uscì un "Accidenti" che suggellava un'ammissione di colpa, vide una chioma rosa che passava davanti alla tenda a passo veloce. Era da 4 giorni che non andava a fargli visita perché ormai lui e Naruto non erano più in condizioni gravi e nonostante avesse trascorso molto più tempo senza di lei, vedendo Naruto con Hinata, sentiva la sua mancanza. Inoltre, per quanto odiasse ammetterlo, aveva una paura fottuta per il processo e lei era l'unica che lo aiutava a non pensarci.
Chiuse gli occhi e decise che sarebbe stato meglio se non ci avesse pensato, cadendo così tra le braccia di Morfeo.
Venne svegliato da due mani che gli stavano delicatamente spostando le coperte, nel chiaro tentativo di non svegliarlo, ma per chi, come lui, aveva un sonno leggero, non importava se le avessero scostate velocemente o piano, l'effetto sarebbe stato lo stesso.
Aprì piano gli occhi, tanto sapeva che sarebbe stato un ninja medico che voleva sostituirgli le bende del braccio sinistro. Ogni volta che ci pensava lo assaliva lo sconforto, in fondo lui da mancino, usava la sinistra per tutto, la sua katana, il chidori, tutto e ora si sentiva vuoto senza il suo amato braccio. Nell'aprire gli occhi rimase sorpreso nel non vedere uno dei soliti 3 medici che si alternavano per curarlo ma nel vedere Sakura.
"Scusami, non volevo svegliarti. Ho cercato di fare più piano possibile. In ogni caso ti saresti svegliato mentre ti toglievo le bende sporche." gli disse Sakura con voce pacata. Se non lo guardava negli occhi riusciva a darsi contegno e ad essere quella che era con tutti, un cazzutissimo ninja medico che si faceva valere e faceva valere le proprie opinioni.
"Non preoccuparti." rispose Sasuke guardandola. Voleva aggiungere un 'grazie' ma si tratteneva nell'uso di quella parola con lei. Cominciò a guardarla meglio mentre con fare esperto gli toglieva le bende. Era cresciuta, eccome se era cresciuta. Era diventata una donna, matura, più forte e decisamente sexy. Si sorprese per l'ultimo pensiero, non era da lui, ma Sakura era diventata davvero più bella. Chiuse gli occhi e si rilassò sulla scomoda brandina su cui dormivano.
"Come ti senti?" gli chiese lei mentre aprofittava del rilassamento dell'Uchiha per guardarlo meglio. Anche lui era cresciuto, aveva i lineamenti più spigolosi e la barba che stava ricrescendo.
"Meglio" rispose ad occhi chiusi, ma poi li riaprì e le chiese: "Tu?"
La vide guardarlo negli occhi e sorridergli dolcemente per poi rispondergli:
"Sono un po' stanca, sai corri di qui e corri di lì, ma sono felice. Sono felice sia perché la guerra è finita, sia perché posso salvare delle vite ma soprattutto perché sei tornato. Comunque è questione di giorni e torneremo a Konoha."
Gli vide alzare gli occhi con uno sguardo indecifrabile e cercò di capire cosa significasse, non voleva chiederglielo, non voleva disturbarlo così continuò a pulirgli il braccio che gli era rimasto.
Sasuke guardò in alto perso nei suo pensieri e dopo pochi secondi sentì le mani di Sakura che avevano ripreso a pulirgli il braccio rimasto. Al suo tocco il ritorno a Konoha non sembrava così terribile o così spaventoso.
Quando Sakura ebbe finito la guardò rialzarsi per andare a buttare le bende sporche di sangue e, grazie alla visuale ampliata dall'allontanamento della ragazza, notò un sacco a pelo sopra la brandina in fondo alla tenda perpendicolare alla linea immaginaria che formavano la sua brandina e quella di Naruto.
Sakura, intercettando lo sguardo di Sasuke, presa dal panico si sentì in dovere di spiegare.
"Non ci sono tantissime emergenze ormai, quindi il mio carico di lavoro è diventato come quello di qualsiasi medico. Così ho chiesto di essere spostata in tenda con voi, per recuperare il tempo che ho perso in queste settimane a occuparmi degli altri." disse cercando di mantenere un tono neutro e sorridendogli mentre dentro di se sentiva una tempesta di emozioni in attesa della risposta di Sasuke. Si sentiva come se ricevesse delle scariche elettriche su tutto il corpo ogni volta che Sasuke posava gli occhi su di lei.
"Hai fatto bene." rispose Sasuke semplicemente, almeno in apparenza. Si era esposto, non era da lui. Aveva paura della reazione di Sakura. La ragazza, che a causa di quella risposta aveva il cuore in subbuglio, gli sorrise dolcemente per poi, raccogliendo tutta la sua forza di volontà, andare a sistemare il proprio sacco a pelo sopra la brandina.
Gli diede le spalle e si tolse la divisa, per poi togliersi il reggiseno lasciando la schiena nuda sotto gli occhi di un imbarazzato e sorpreso Sasuke. Infine si mise una semplice maglietta larga a maniche lunghe e dei pantaloncini corti. Persino lei stessa si sorprese dell'audacia avuta a spogliarsi davanti a Sasuke mentre quest'ultimo rimase piacevolmente sorpreso alla vista del fisico della ragazza, anche se spiazzato.
Le giornate continuarono tra le visite di Hinata, il chiacchiericcio di Naruto, Sakura che di tanto in tanto tornava in tenda e le chiacchiere di Naruto e Sakura la sera. Era come tornare ai vecchi tempi, erano di nuovo insieme, si prendevano cura gli uni degli altri insieme. Si stava ricreando di nuovo una famiglia.
Il giorno prima del ritorno a Konoha Naruto uscì dalla tenda per prendere un po' di aria pura e Sakura ne aproffitò per aiutare Sasuke a radersi la barba. Tra l'imbarazzo di entrambi e vari momenti di ilarità dovuti alla sbadataggine di Sakura riuscirono a finire senza troppi tagli.
Quella sera era l'ultima che avrebbero trascorso in quel campo, poi sarebbero tornati a casa. Tra tutte le persone felici ce n'era una spaventata a morte all'idea di tornare a Konoha.
'Una volta lì, che succederà?' si chiedeva Sasuke.
Author Speaking
Ciao a tutti,
questa è la prima fanfiction che scrivo, e mi atterrò solo a certi momenti del manga. Spero che questo capitolo, per quanto solo introduttivo, vi sia piaciuto. Cercherò di aggiornare frequentemente, per quanto la maledetta scuola non mi permetta di avere una vita.
Bella lì a tutti, un bacio dall'amante della cazzutissima Sakura.
K.
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Determination Game
FanfictionUna Sakura determinata e non più noiosa che effetto farà alla turbolenta e tormentata mente di Sasuke Uchiha? Ma soprattutto che ne sarà del suo cuore? Dopo la guerra milioni di vie si aprono, ma sceglieranno quella giusta?