Determination Game

Chapter 9

Sakura rimase sorpresa nel constatare che il ragazzo fosse Sasuke. Non sapeva come reagire. Da una parte era davvero contenta della svolta che stavano prendendo le cose, però non capiva come facesse Sasuke ad essere così bipolare. Fino a qualche giorno fa la evitava, sembrava freddo. Adesso invece si presentava a casa sua di notte e la abbracciava di getto. Si sentiva che era successo qualcosa ma non sapeva cosa, eppure c'era qualcosa che le creava un fastidio all'altezza dello stomaco che non presagiva nulla di buono.

Rimasero così per qualche secondo, poi Sasuke, con l'imbarazzo che cercava di celare, si allontanò chiedendosi il perché di un gesto così avventato. Insomma era certo ormai che da Sakura non avrebbe avuto nessun tipo di rifiuto e che anzi, in questo modo la stava rendendo felice. D'altra parte, però, non capiva cosa gli stesse succedendo. Non gli era mai capitato di controllare così poco i suoi sentimenti vicino a qualcuno, anche se ammettendolo, in questo caso si trattava di non controllarli proprio.

"Vuoi entrare?" chiese gentilmente Sakura. E' incredibile quanto renda tutto più semplice. si ritrovò a pensare l'Uchiha nascondendo un sorriso.

"In realtà, volevo chiederti se volevi venire tu da me. So che è molto tardi, ma mi farebbe molto piacere se venissi a stare da me stanotte." disse prendendo tutto il coraggio che aveva in corpo. 

"Ehm, ok ma entra dentro intanto che mi preparo." disse perplessa e felice allo stesso tempo. Sasuke, se non fosse stato Sasuke, l'avrebbe abbracciata, baciata, fatta girare e avrebbe saltato ovunque, ma essendo Sasuke non aveva fatto niente se non sorridere ed entrare ringraziandola. 

"Che cos'è successo?" chiese Sakura mentre preparava la borsa con il portatile e i documenti. 

"Te ne parlo dopo quando siamo da me." disse Sasuke che cercava di darsi un perché del suo atteggiamento così impulsivo. Insomma Sakura si meritava una spiegazione del perché lui stesse agendo così, ma in realtà se la meritava anche lui, che nell'ultimo periodo non capiva cosa stesse succedendo con la sua testa. Certo, c'era sempre stato un macello disumano nel suo cervello, ma bene o male almeno i suoi pensieri tormentavano lui in silenzio e gli altri non si accorgevano di niente, così si evitava lunghe ed inutili spiegazioni di cose che non capiva nemmeno lui. Questa volta però non riusciva a gestire le proprie emozioni e stava coinvolgendo l'unica persona che non ne avrebbe dovuto soffrirne, ma che anzi aveva bisogno di certezze. Eppure non poteva evitarselo. 

Dopo pochi minuti Sakura era vestita di tutto punto, con la borsa da lavoro da una mano e la borsa con pigiama e beauty nell'altra. Sasuke decise di prendere la borsa più pesante, ossia quella da lavoro, anche questa volta sorprendendo sia Sakura che se stesso, e si avviarono in silenzio verso casa del moro. 

Sakura dal canto suo, non ci stava capendo niente. Era completamente confusa. Certo era contenta delle attenzioni che Sasuke le stava rivolgendo, ma questo non spiegava il perché di queste attenzioni così controverse. Dopo pochi minuti però le sue riflessioni furono interrotte dalla serratura della porta di casa del ragazzo che scattò ed entrarono insieme dentro. 

Una volta dentro Sasuke si diresse verso camera sua facendo cenno a Sakura di seguirlo. Appoggiò le sue cose nella sedia vicino al letto, prendendo il pigiama e andando nel secondo bagno e lasciando a Sakura il bagno della camera da letto. Dopo essersi entrambi cambiati si sdraiarono a letto. Tutta la situazione pareva surreale, loro due sdraiati sullo stesso letto come una coppia ma di fatto non era ancora successo nulla. 

"Naruto questa sera mi ha chiamato per andare urgentemente da lui, nell'ufficio dell'hokage." cominciò Sasuke prendendo tra le mani il fascicolo che aveva appoggiato nel comodino di fianco al letto. "In realtà non so bene di cosa si tratti ma, riguarda Kaguya, quindi suppongo sia grave. Devo partire domani mattina all'alba." concluse. Si rese conto anche lui che non aveva dato nessuna spiegazione sul perché Sakura si trovasse lì. Non sapeva minimamente cosa dire anche perché l'unico motivo per cui lei era lì era che lui voleva passare del tempo con lei prima di partire.