Quando finalmente aprii gli occhi il sole stava tramontando
"Che ore sono" chiesi sperando che qualcuno mi sentisse. Subito sentii dei passi correre veloci vicino al letto dove ero sdraiata e vidi un viso particolarmente familiare
"Famir..."
"Oh Miky....non sai quanto ti amo! Mi hai fatto stare in pensiero! Stupida! Vieni qui!" detto questo mi sentii avvolgere dal suo dolce profumo alla canella respirai a fondo e sotto voce gli dissi "Mi sei mancato terribilmente...e Ila? Come sta?"
"Sempre a preoccuparti degli altri eh? Sta bene è a fare quattro passi con legas, fuori in giardino" con un sospiro mi liberai dall'aria che, non mi ero accorta, stavo trattenendo. Mi alzai con fatica dal letto e solo allora mi accorsi di avere una fame da lupi. Capendomi al volo Famir mi prese per mano e mi accompagnò nelle cucine. Appena entrai tanti bambini mi corsero incontro chiamandomi e tirando le maniche della felpa che avevo ancora addosso dal giorno precedente. Mi accuccai e li strinse in un dolce e caloroso abbraccio. Alzando lo sguardo vidi Mariel che mi osservava con un'espressione divertita dipinta sul volto. Corsi ad abbracciarla.
"Mia Signora!" mi girai di scatto non perché mi avevano chiamato col mio appellativo (odiavo essere chiamata «Mia Signora» anche se avrei dovuto farci l'abitudine visto che Famir era l'erede al trono e io la sua fidanzata non che sua futura sposa) ma perché c'era un tono d'urgenza nella voce di Diana la damigella della Regina Tauriell
"Diana, Diana, calmati, cosa è successo?"
"Oh Mia Signora! Dovete venire subito dalla regina! È urgentissimo e serve il Suo aiuto!"
"Il mio?"
"Si il Suo! Nessun altro sa fare queste cose meglio di Lei!"
"Allora è una cosa grave" dissi fra me e me...."Portami subito dalla regina!"
