Ti amo, andrà tutto bene.

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Dovevo fare le cose per bene, quindi decisi di scriverle una lettera, non potevo lasciarla senza prima averle detto tutto. Presi carta e penna e cominciai a scrivere qualche riga.

"Cara Cris,

Come stai? Spero tu stia bene ora che non sono più con te, io se vuoi saperlo sto discretamente bene, certo vorrei essere lì con te, ma ho accettato il mio destino, è questo che l'universo ha scelto per me. Ma a me va bene. Adesso ho tanta voglia di stare con te, avevo pensato a lungo a cosa fare per alleviare la mia sofferenza e così ti ho chiesto un mese di tempo, si un mese, affinché a nostro figlio, anche se piccolo, non rimanesse un cattivo ricordo del nostro matrimonio, affinché nostro figlio non subisse traumi, affinché a nostro figlio rimanesse impresso il ricordo di un padre meraviglioso e innamorato della madre. Quando ci siamo lasciati ancora non sapevo che di lì a poco sarei morto, l'ho scoperto subito dopo ma non ho voluto dirtelo. Nell'ultimo mese eri diversa, ma le tue mani erano sempre le stesse, io le tenevo tra le mie e mi forzavo di immaginare un mondo senza di noi e che mondo sarebbe stato. Tu pensavi sempre che fossi io a proteggere te, invece eri tu a proteggere me.

Non avrò risposte per i tuoi dubbi o timori, però da qui posso ascoltarli e condividerli con te, non posso cambiare nè il tuo passato, nè il tuo futuro, però quando serve starò vicino a te. Non posso evitarti di precipitare, solamente posso offrirti la mia mano, che ti sostenga affinché tu rimanga in piedi. Non posso tracciare i limiti dentro i quali dovrai muoverti, però posso offrirti lo spazio necessario per crescere. Non giudicherò le decisioni che prenderai nella tua vita, mi limiterò ad appoggiarti, ad aiutarti se me lo chiederai. Non posso evitare la tua sofferenza quando qualche pena ti toccherà il cuore e credimi se potessi, me li prenderei io tutti i tuoi malesseri. Piangerò con te e raccoglierò i tuoi pezzi per rimetterti a nuovo. Non posso dirti nè cosa e nè come devi essere. Posso solamente dirti di continuare ad essere la mamma meravigliosa che sei.

Ho detto a tutti di te, sai? Ho detto a chiunque della tua bellezza. Sei così bella, che non mi stanco mai di guardarti. Io ti amo, Dio se ti amo e sono così fortunato di amarti. Con il tempo ho constatato che quel dolore stava diventando più grande di me e che un giorno senza nemmeno avvisare mi avrebbe travolto con sè e così e stato. Ma sappi mia Cris, che io sarò sempre con voi, nascosto dietro un arcobaleno, un cagnolino che passa, un uccellino sul davanzale, ad ascoltare le prime paroline di nostro figlio, a guardare i suoi primi passi, ad aiutarvi nelle piccole difficoltà e anche in quelle grandi, sarò lì a bisbigliarvi quel poco che la vita mi ha insegnato. Il coraggio, la forza di volontà e la felicità delle cose vere. Sei stata tu la mia unica ricchezza e anche se adesso non sarò più lì con te, ricordati che tu avrai sempre, sempre un motivo per sorridere, il nostro fagiolino, che parte già avvantaggiato perché ha la mamma più dolce e fantastica che possa esistere sulla faccia della terra. So che vivere senza di me non ti piacerà, so che non sarà facile ma io ti amo, andrà tutto bene. Ora sono stanco, quindi andrò a dormire. Prima di andarmene avrei voluto baciarti, ancora e ancora senza mai fermarmi, quello sì che sarebbe stato un bel modo per morire. Volevo dirti che quando ti mancherò, quando penserai di non farcela, quando ti sentirai mancare il respiro, esci fuori e prendi una boccata d'aria, io sarò quel soffio di vento che ti solleverà i capelli, quell'aria che ti manca per respirare e con un fruscio ti sussurrerò un ti amo detto con il cuore. Non piangere perché non ci sono più, io vi guarderò da qua e continuerò a proteggervi, un giorno ci rivedremo e vi abbraccerò forte ma fino ad allora sorridi e portami nel cuore.

Buonanotte angelo mio.

Tuo, Leo."

E così mi addormentai con una penna tra le mani e il suo nome sulle labbra.

...

...

...

...

Mi svegliai, a notte fonda con un sussulto, respiravo con affanno. Era solo un sogno, un dannato incubo, il mio peggior incubo. Era un incubo ricorrente, otto notti su dieci mi perseguitava, era così veritiero e pieno di dettagli che ad ogni mio risveglio pensavo di esser morto, in paradiso o chissà dove. Poi strizzavo gli occhi, guardavo al lato sinistro del letto e vedevo lei, Cris. Ci sono momenti minuscolissimi di felicità, e sono quelli durante i quali si dimenticano le cose brutte, Cris era il mio millesimo di secondo di felicità. Dove tutte le paure svaniscono e se c'è lei al mio fianco io sono immortale. Amo guardarla dormire, è il mio momento segreto in cui abbandono tutte le paure e mi godo la sua presenza. Svegliarmi ogni mattina e trovarla qui, accanto a me e guardarla dormire. Era quella la felicità, era quello il mio momento preferito della giornata. Cris mi ha dato la più grande felicità possibile. Se qualcuno in futuro mi chiederà cosa sia la felicità, io risponderò: «lei e nessun'altra». Ho trovato la felicità nei suoi occhi e l'amore sulle sue labbra. Ho promesso al cielo che la porterò sempre con me, che sarà quell'amore che proteggerò sempre nel cuore, quell'amore di cui parlerò ai nostri figli. Ho promesso che una parte di noi sarà per sempre, una parte di noi vivrà nel suo cuore, come vivrà nel mio. Ho promesso di ricordarmi, di non dimenticare neanche un secondo della nostra magica ed incredibile storia d'amore. Ho promesso all'universo che si parlerà di noi.

FINE.

Leo e Cris || Un mese d'amore.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora