Capitolo 1

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Sento bussare alla porta della mia camera, però non ho la minima  intenzione di alzarmi dal letto. Ieri sono stata in giro tutta notte e oggi mi sento una morta vivente. Ho quasi paura di aprire gli occhi e vedere il mio riflesso nello specchio. Intanto continuano a bussare alla mia porta.

<< Liz !!! Liz, dai apri! >>
Michael. Chi sennò. Apro gli occhi e mi guardo attorno: una scrivania nera con sopra un computer, un armadio di legno, vestiti sparsi in tutta la stanza,uno specchio e una finestra con il balcone. Camera mia . Non ho una stanza molto grande, ma di certo non mi lamento. I Primini hanno solo un letto singolo e un comodino. Ci sono passata anch'io e sono stati i nove anni più lunghi di sempre. Io sono all'undicesimo anno. Undici lunghissimi anni in questa scuola. Che poi ...scuola è un parolone. I capi la chiamano OSC: organizzazione segreta criminali. Sono stata portata qui quando avevo più o meno 6 anni, a quanto pare i miei genitori sono morti in un incidente d'auto e ( per non farmi finire sotto un ponte ) mi hanno accolta qui dentro. O almeno questo mi è stato detto.

<< Liz, dannazione!!! Se non apri subito questa fottuta porta la sfondo !!! >> sento Michael gridare.
Ah giusto. Mi ero dimenticata che mi stava aspettando.
Lentamente e controvoglia mi alzo dal letto per andare ad aprire al mio migliore amico. Appena però vedo la sua faccia mi pento della mia azione, forse era meglio non fare niente ...magari avrebbe pensato che fossi già uscita. Michael è rosso in faccia e mi guarda con rabbia.

<< Che c'è ? >> gli chiedo annoiata.
<< Hai idea da quanto ti sto CERCANDO ??? O meglio ...hai idea da quanto sto bussando alla tua porta?>> mi dice quasi urlando.
<< Mhm...no ? >>

A questo punto credo che la sua vena in testa sia scoppiata da quanto è arrabbiato.

<< DA TANTISSIMO !!!!! >> urla.
<< Bene ! Adesso mi hai trovata, che cosa vuoi ? >>

Michael mi spinge via ed entra in camera mia sedendosi sul letto. Si passa una mano tra i capelli e sbuffa. È il suo modo di calmarsi. Mentre cerca di riprendersi io mi fermo ad osservarlo. È diventato davvero un bel ragazzo. Ci conosciamo da quando eravamo piccoli, lui ha due anni in più di me e mi ha sempre fatto da guida. In realtà gli è stato incaricato di farmi da guida e per i primi cinque anni ci siamo odiati a morte, poi non so come siamo diventati migliori amici, quasi fratelli.

Quando ci siamo conosciuti lui era  qualche centimetro più piccolo di me e molto magro. Anche adesso è magro ma pieno di muscoli a causa di tutti gli allenamenti che facciamo ed è molto più alto di me. Ha i capelli castani e gli occhi scuri, non riesci quasi a distinguere la pupilla dal resto. Credo che sia uno dei ragazzi più belli in questa scuola, le mie varie compagne lo chiamano "un figo da paura". È quasi impossibile camminare insieme a lui nei vari corridoi, non con tutte quelle cagne che gli saltano addosso o gli lanciano occhiate maliziose. Non che a Michael dispiaccia eh. Però sono tutte povere illuse, perché per quanto sia bello è uno stronzo di prima categoria. Della serie un angelo fuori con il diavolo dentro. Corteggia le ragazze, se le porta a letto e poi le lascia. È la sua routine. Tutte lo sanno eppure credono di poterlo cambiare e di farlo innamorare, ma non è mai successo. Possiamo dire che qui le ragazze sono divise tra quelle che lo odiano perché sono state lasciate, quelle che lo amano e che molto presto verranno lasciate, poi ci sono alcune lesbiche che lo ringraziano cosi possono consolare quelle lasciate ed infine io che non voglio assolutamente niente da lui tranne un'amicizia. Credo che lo stesso valga anche per lui perché non gli sono mai piaciuta in quel senso, sono la sorella minore che non ha mai avuto.

<< Allora, posso sapere adesso perché sei venuto qui di prima mattina?? >> gli chiedo desiderosa di tornare a dormire.
Lui mi guarda per poi sbuffare di nuovo.
<< Sono stato convocato da Loro e mi/ci hanno offerto una nuova missione>> per chi non lo sapesse noi chiamiamo i nostri capi/superiori  "Loro". Per un breve periodi li abbiamo chiamati "gli innominabili" , però era troppo lungo da dire così siamo passati a "Loro". Non li chiamiamo con i loro veri nomi semplicemente perché non ce li hanno mai detti.

<< Ah ok ...e che cosa vogliono ??>> gli chiedo leggermente confusa dato che siamo appena tornati da una missione.
<< Cito: Frequentare una scuola di ragazzi/e ricchi e viziati per poter entrare nelle grazie di William Walker, figlio di un potenziale candidato per la presidenza  >>
Lo guardo ad occhi  spalancati.

<< COSA ???>>
<< Andare a scuola e diventare amici di questo William >> risponde calmo.

<< CHE COSA DOBBIAMO FARE ??? >>

Il ragazzo alza gli occhi al cielo e sbuffa.
<< Andiamo Liz, è la terza volta che te lo spiego. Non l'ho mica deciso io...se proprio vuoi prendetela con qualcuno allora con Charles. È stato lui ad avere questo bellissimo piano >>
Sta volta sono io ad alzare gli occhi al cielo. Charles è il nostro mentore.

<< Non ho intenzione di andarci>> gli dico.
Lui mi guarda quasi dispiaciuto.
<< Lo so, nemmeno io. Però questa volta è diverso. È una missione d'obbligo >>

Esistono due tipi di missioni : quelle facoltative e quelle d'obbligo.  Fino ad ora io ho partecipato solo a quelle facoltative. Se uno non partecipa a nessuna missione nei migliori casi lo cacciano, nei peggiori lo uccidono.

<< Come hai detto che si chiama?? >> chiedo.
<< William Walker >>

Bene William...preparati per una bella sorpresa.

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Allora ...che ne pensate ??
Questo è solo l'inizio  però credete che potrebbe diventare  una bella storia ??

Lasciate commenti e ditemi la vostra opinione, sono curiosa di sapere come vi sembra.

Mi scuso subito per eventuali errori 🙄

TheAngles31

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