Chapter one

0 0 0
                                    

<Years and years, forever yours
Years and years, yet to come
I take every second of every minute
Long as you're in it, you know I'm winning
Years and years we won't forget
The time and place that we met
And now I remember it all so clear
You signed your name on my heart
Saying you were here >
Queste erano le parole che emettevano le cuffiette nelle mie orecchie.
Fuori pioveva, quel giorno sarei dovuta uscire con Tyler, il mio migliore amico, ma abbiamo rimandato causa maltempo.
Questo peró non ci aveva impedito di parlare su Whatsapp.
Era da un paio d'ore che continuavamo a mandarci messaggi vocali con le peggio cazzate.
La musica si fermó e solo ora sentii qualcuno che bussava alla porta.
Scesi di corsa le scale e per poco non cadevo.
Vidi attraverso lo spioncino che era mia madre, mi affrettai ad aprirle la porta aspettandomi un rimprovero per averla fatta attendere ma, stranamente, non fu così.
Entró e subito notai che era felice, tanto felice.
Aveva un bagliore negli occhi diverso dal solito.
< Tay, aiutami con la spesa.> mi chiese.
Subito mi affrettai a raggiungerla in cucina e, qualche minuto dopo mentre sistemavo i cereali nella dispensa le chiesi: < Successo qualcosa?>
<No... beh..forse ma non è nulla di certo non vorrei darti false speranze.>
Subito mi incuriosii: <Non capisco.>
<Beh... diciamo che tuo padre potrebbe ritornare la settimana prossima.>
<Dici sul serio?>
<Sì Tay, dico sul serio.>
Un urlo di gioia uscì dalla mia bocca e subito abbracciai la mamma.
Sentii le guance bagnate, stavo piangendo.
Dopo tanto tempo le mie lacrime erano di gioia.
Non ci potevo credere.
Ero così dannatamente felice: non vedevo mio padre da diversi anni poichè se n'era dovuto andare per lavoro.
In quel periodo era già tanto se, alla fine di una lunga giornata di lavoro, i miei tornavano con qualche spiccio.
Tempo dopo, a mio padre venne affidato un incarico a New York e tutti fummo subito felici, ricordo ancora le loro facce felici mentre si scambiavano un tenero bacio.
Nel periodo nel quale lui fu a New York ci mandava dei soldi e con il tempo la cosa si è calmata, ora non viviamo nel lusso ma è comunque meglio di prima.
Dopo tanto tempo lui sarebbe tornato, già facevo il conto alla rovescia.
Dopo esserci calmate finimmo di mettere a posto la spesa ed iniziammo a preparare la cena.
Dopo un' oretta la pasta era pronta.
Ci sedemmo a tavola ed iniziammo a mangiare.
< Alla fine io e Tyler non siamo più usciti, pioveva troppo per andare al parchetto.>
< Dove vuoi arrivare Tay?> disse mamma alzando leggermente gli occhi al cielo.
< Beh mi chiedevo se domani potesse venire qua a casa, per favoreeee.>
<Dí a Tyler che va bene a patto che non siate soltanto voi due.>
< Ma sei seria? >
< Questi sono i patti.>
< Okay, chiederó anche a Meggie.>
Dopo aver finito di sparecchiare salutai la mamma e mi diressi in camera.
Mi buttai di peso sul letto e subito chiamai Tyler.
Dopo tre squilli rispose:
< Ciao Tay. Come mai mi hai chiamato? Successo qualcosa?>
< Volevo solo avvisarti che domani mattina puoi venire qua a casa per stare insieme, solo che verrà anche Meggie, è un problema per te?>
<No, nessun problema. A che ora posso venire?>
< Verso le 10 credo.>
Dopo aver chiarito questi particolari mandai un messaggio a Meggie in cui la informavo dell'incontro.
Spensi il telefono e andai a dormire.

Stranamente mi svegliai in perfetto orario.
Ci misi un po' per alzarmi dal letto, ero ancora assonnata.
Mi diressi verso l'armadio ed indossai dei semplici jeans con una maglietta nera.
Scesi di sotto e notai che mamma dormiva ancora, strano, pensai.
Dopo aver fatto colazione andai in bagno per sistemarmi.
Appena ebbi finito il campanello suonò.
Scesi le scale ed andai ad aprire, era solo il postino.
Presi la posta e la poggiai sul tavolo.
Erano bollette, sempre e solo bollette.
Mi sedetti sul divano ed accesi la televisione.
Poco dopo sentii mia madre scendere le scale.
< Ti ho svegliata?>
< No, tranquilla.>
<Ancora non sono arrivati?>
< Beh... no.>
< Vado a vestirmi.> mi disse dopo che ebbe bevuto il suo solito caffè mattutino.
Sentii, di nuovo, il suono del campanello.
Andai ad aprire e il volto allegro di Tyler mi si presentó davanti.
Subito mi abbracciò, entrammo in casa e ci sedemmo sul comodo divano in pelle nera.
Appena gli dissi che mio padre sarebbe ritornato entro una settimana, gli angoli della sua bocca si alzarono fino a formare un sorriso.
Era davvero felice per me.
Dopo un po' arrivò anche Meggie  e dopo che ebbero salutato mia madre, salimmo in camera.
Erano le 11:30 quando iniziammo a parlare.
< Che belle le vacanze di natale vero?> disse Maggie.
< Già, ma che si fa a Capodanno?> chiesi.
< Beh, credo che Simon faccia una festa a casa sua.> rispose Tyler.
< Oh...>
Continuammo a parlare di cazzate fino a quando mia madre non ci disse che era pronto.
Scendemmo le scale, ma ad aspettarci non c'era mia madre.

You've reached the end of published parts.

⏰ Last updated: May 01, 2018 ⏰

Add this story to your Library to get notified about new parts!

ChangeWhere stories live. Discover now