24.09.2016
Francis Roberts.
Arrivato a casa mio padre mi fece il quarto grado, gli raccontai quasi tutto.
Escludendo il fatto che avevo fatto sesso con un ragazzo, mio padre era un tipo strano.
Negli anni era diventato violento. Quando mia madre venne a mancare decise di non frequentare mai più nessuno.
Il problema era che quando arrivava a casa incazzato se la sfogava con me e mi alzava le mani. Io ero stufo sinceramente di prenderle, ma non mi sarei permesso di alzargli le mani, rimaneva comunque mio padre.
I giorni passavano lentamente, soprattutto perché Daniel non venne a scuola per i successivi quattro giorni.
Quattro giorni in cui gli scrissi mille messaggi senza ottenere nemmeno risposta.
Finché una sera gli scrissi:
'' Se entro domani non ti fai vivo vengo a casa tua. ''
Non rispose lo stesso, e l'ansia si fece spazio dentro me. Cosa gli è successo? Possibile che sia sparito cosi?...
Andai a dormire con l'angoscia di non averlo nemmeno sentito.
***
29.09.2016
La mattina mi svegliai e controllai immediatamente il telefono, e ovviamente non c'era nessun messaggio.
Lancio il telefono sul letto e vado verso il bagno per farmi la doccia e trovo mio padre sdraiato sul pavimento ricoperto dal suo stesso vomito.
Andai nel panico.
- Papà! Papà sveglia! -
Bofonchiò qualcosa, per lo meno era vivo. Lo tirai su e lo portai a letto, non potevo andare a scuola oggi.
Lasciato mio padre sul letto, andai a farmi la doccia che non ero riuscito a fare prima. Mi vestii e andai a vedere come stava, non era a letto.
Andai in cucina e lo vidi bere direttamente dalla bottiglia della vodka.
- Pà ma che cazzo fai! -
Gli tolsi la bottiglia dalle mani e un pugno mi arrivò dritto in faccia, il sangue cominciò a colarmi sul viso e sui vestiti.
- Brutto coglione che non sei altro, non osare mai più a levarmi la bottiglia di mano chiaro? -
Di rimando lanciai la bottiglia a terra, consapevole delle conseguenze.
Cominciò a picchiarmi, pesantemente. Avevo il viso completamente ricoperto di sangue e sentivo che stavo per perdere i sensi.
***
01.10.2016
Svegliandomi trovai il telefono accanto alla mia faccia, ero ancora sdraiato sul pavimento della cucina non si era nemmeno degnato di tirarmi su.
Controllando il telefono notai di essere rimasto privo di sensi per due giorni. Bastardo.
Mio padre non era in casa, e soprattutto non volevo nemmeno vederlo, andai in camera sua e trovai un biglietto.
'' Figliolo come padre ho fallito, torno a Manchester, tu ti sei ambientato molto meglio di me, e voglio lasciarti la casa. La pago a distanza con i pochi soldi che riesco a fare e ti mando dei soldi per andare avanti, fidati è la cosa migliore per te. Ti voglio bene, ma senza tua madre io non sono in grado di gestire tutto. Andrà tutto bene, te lo prometto. Ti ho aperto un piccolo conto, in camera tua sulla scrivania troverai il bancomat e il pin. Non chiamarmi, quando sarò pronto ti cercherò io. Perdonami. Papà. ''
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Non lasciarmi andare via.
RomanceFrancis è nuovo in città, e non è un tipo che si ambienta facilmente, gli piace leggere e guardare serie tv. Quando si apre con le persone a cui vuole bene però diventa tutt'altra persona socievole ed estroversa. Biondo e col sorriso da copertina...